Ready Player One, recensione del capolavoro nerd di Steven Spielberg

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Con Ready Player One Steven Spielberg sforna un adrenalinico capolavoro fanta-ludico sulla realtà virtuale in grado di accontentare contemporaneamente i giovani degli anni ’80, i videogamers moderni, i cinefili e i nerd di tutti i livelli, strizzando l’occhio agli adolescenti di oggi.

Il grande Steven Spielberg è stato da sempre un precursore, dispensatore di storie per grandi e di sogni per i più piccoli. Senza bisogno di sciorinare i titoli di cui è stato autore, tra i più importanti film della storia del cinema, il regista di Cincinnati, superati ormai i 70 anni d’età, non smette di stupire. Tratto dal best seller di Ernest Cline, Ready Player One è infatti un vero e proprio capolavoro fanta-ludico indirizzato ad un pubblico che abbraccia fino a tre diverse generazioni, da chi era bambino negli anni ’70-’80 fino a strizzare l’occhio agli adolescenti di oggi, risultando entusiasmante ad ogni livello.. non solo di gioco.

Benvenuti ad Oasis

Il film è ambientato in un futuro distopico (precisamente nel 2045), in cui il mondo è sull’orlo del caos, vista la sovrappopolazione e la fame. L’eccentrico James Halliday (Mark Rylance) per alleviare la sofferenza generale, ha però creato con la sua azienda IOI uno scintillante mondo parallelo, Oasis, a cui chiunque può accedere con il proprio avatar tramite la realtà virtuale, finendo per passare più tempo lì che nel mondo reale. Poco prima di morire, Halliday (non avendo eredi), crea un complessa competizione ambientata su Oasis: il primo che riuscirà a trovare le tre chiavi e il conseguente Easter Egg nascosto all’interno del gioco, erediterà tutto il suo patrimonio e l’azienda, ormai diventata la seconda più importante del mondo. Tutti inizieranno quindi una spasmodica ricerca delle chiavi nascoste, compreso Wade Watts (Tye Sheridan), un adolescente emarginato che non ha amici nella realtà e come tutti si rifugia nel virtuale con il suo avatar Parzival, vista anche la pessima situazione familiare che vive. Suo amico in Oasis è il possente meccanico Aech, in grado di riparare di tutto in poco tempo, mentre la famosa gunter Art3mis (Olivia Cooke) è pronta a gareggiare con loro per arrivare alla vittoria. Ma non è tutto, perché il reggente della IOI, Nolan Sorrento (Ben Mendelsohn) non ha alcuna intenzione di lasciare che qualcun altro diventi proprietario dell’azienda. Wade avrà quindi bisogno di nuovi amici, con cui formerà gli Altissimi Cinque (High Five) e affronterà pericoli di ogni tipo per tentare di trovare per primo il preziosissimo Easter Egg su Oasis.

Ready Player One
Uno dei luoghi virtuali di Oasis

Una storia di formazione con innovativi effetti speciali

Steven Spielberg regala alla cinematografia mondiale un’altra pietra miliare del suo cinema di fantascienza. Settant’anni e non sentirli: dimenticate The Post, indubbiamente intenso ma pesante e non proprio alla portata di tutti. Questo ennesimo omaggio alla sua decade preferita, gli anni ’80, è un pirotecnica avventura divisa tra il mondo reale, con gli attori in carne ed ossa, e il virtuale, con gli avatar e l’incredibile mondo di Oasis, creato dai maghi della ILM, Industrial Light & Magic e del Digital Domain, con un clamoroso utilizzo della motion capture. Ma Ready Player One è molto di più: Spielberg realizza delle sequenze virtuali di incredibile impatto, ma con gli esaltanti effetti speciali (assolutamente innovativi e da Oscar), che restano comunque al servizio della storia, come sempre è accaduto nei suoi film. Storia che racconta del giovane perdente Wade, un ragazzo intelligente ma solitario che scoprirà come tutti possano diventare eroi, a prescindere dalla propria età o razza. Un film di formazione, con il tema centrale della consapevolezza di se stessi (vista anche la totale diversità di caratteri tra il timido Wade e il suo sfrontato avatar Parzival), soprattutto quando da Oasis ci si trasferisce nel mondo reale.

Nuove stelle e veterani

Implicito ovviamente un potenziale avvertimento sulla deriva che da qui a qualche decennio potrebbe causare l’utilizzo smodato della realtà virtuale (ormai imminente), cosa che già oggi in parte riscontriamo: siamo perennemente connessi ed assorbiti da internet, social network, identità virtuali, vere o presunte, figuriamoci in prospettiva.. Nel cast le ottime prove delle nuove stelle di Hollywood Tye Sheridan, il giovane Cyclops degli X-Men, Olivia Cooke, vista in diversi horror e nella serie tv Bates Motel e Lena Waithe, prima donna afro-americana a vincere un Emmy come sceneggiatrice comica. Con loro tre veterani come il nuovo attore feticcio di Spielberg, il premio Oscar Mark Rylance (in una interpretazione che non può non ricordare l’indimenticato Robin Williams, a cui il ruolo di questa sorta di Willy Wonka 2.0 sarebbe calzato a pennello), il Montgomery “Scotty” Scott di Star Trek, Simon Pegg e il Danny della serie tv Bloodline, Bob Mendelsohn.

Tye Sheridan in Ready Player One
Tye Sheridan e la realtà virtuale

Gli Easter Egg.. ma senza spoiler

Per chi non conoscesse il termine, un Easter Egg (Uovo di Pasqua) è un qualcosa come un premio, un bonus, un oggetto o simili, nascosto in un videogioco, oppure, in ambito cinematografico è una “piccola sorpresa” all’interno di un film, come la fugace apparizione di un personaggio speciale o un cameo famoso. E di Easter Egg (anche musicali) e citazioni, il film di Spielberg è talmente pieno da non riuscire a contarli tutti al primo colpo. Da Parzival che guida l’auto di Ritorno al futuro ad Art3mis in sella alla moto di Akira, da King Kong a Il gigante di ferro (non è uno spoiler, sono anche nel trailer!), dai videogiochi anni ’80, arrivando anche ad autentiche fanta-icone giapponesi e altri personaggi che non svelo per non rovinarvi la sorpresa. Nella parte centrale c’è un lungo “omaggio virtuale” ad uno degli “horror” più celebri della storia, così meravigliosamente curato e geniale da valere da solo il prezzo del biglietto.. ma anche dei popcorn e della bibita! Starei per ore a parlarvi delle meraviglie del film, raccontandovi anche di chi si scontra con chi, ma credetemi, se siete stati giovani una trentina d’anni fa e/o se amate un certo tipo di cinema, o anche se siete dei moderni videogamers, al termine del film sarete colti da una strana sensazione.. un misto tra esaltazione, malinconia e gioia.. e avrete l’irrefrenabile voglia di correre a fare il biglietto per rivedere questo autentico gioiello, che definire “capolavoro del cinema nerd”, sarebbe riduttivo.

Ready Player One, diretto da Steven Spielberg, con Tye Sheridan, Olivia Cooke, Simon Pegg, Mark Rylance, Hannah John-Kamen, T.J. Miller, Ben Mendelsohn, Julia Nickson, Lena Waithe, Win Morisaki, Philip Zhao, uscirà nelle sale italiane mercoledì 28 marzo 2018, distribuito da Warner Bros.

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