Lillo e Greg esordiscono alla regia con D.N.A. (Decisamente Non Adatti), una commedia che prende in giro egocentrismi e difetti: complementari come sempre, i due artisti danno vita ad un film a tratti prevedibile ma pur sempre spassoso.
Un esperimento migliora la vita?
Nando (Lillo) ed Ezechiele (Greg) si conoscono da quand’erano bambini: il prepotente Nando bullizzava l’indifeso Ezechiele, puntualmente costretto a cedergli merendine, soldi, penne e quaderni. I due si rivedono dopo molti anni: uno si occupa di minacce ed estorsioni, l’altro è diventato professore di biologia all’Università. C’è una cosa, tuttavia, che li accumuna: entrambi sono insoddisfatti e desidererebbero migliorare la propria vita. Decidono così di sottoporsi ad un esperimento scientifico con l’obiettivo di scambiarsi il codice genetico e, magari, anche lo stile di vita. Ma le conseguenze non tarderanno ad arrivare.
Difficile pensare Lillo senza Greg (e viceversa)
D.N.A. (Decisamente Non Adatti) segna l’esordio alla regia per la storica coppia formata da Lillo e Greg. La sintonia tra i due, come sempre, è evidente: dopo tanti anni di attività sarebbe difficile pensarli separatamente. Loro stessi hanno ironizzato su questa doppia regia ricorrendo ad alcuni sketch montati alla fine del film, quasi fossero dei ciak sbagliati o dei fuori onda. Dal punto di vista attoriale, i loro personaggi beneficiano della vena ironica che il pubblico conosce bene, carico di umorismo e tagliente sarcasmo. Molte scene appaiono prevedibili e la trama in effetti segue i passaggi che chiunque può immaginare sin dal principio, ma si tratta di un peccato in fondo “veniale”.

Gli opposti che si attraggono
Bullo uno e fin troppo educato l’altro, sulla loro compensazione si gioca l’intero equilibrio del film. Divertente anche la banda di delinquenti formata da Tarzanello (Max Paiella), Mecojo (Lallo Circosta), Piattola (Marco Marzocca), Trepalle (Fabrizio Sabatucci) e Svampa (Renato Zappalà). Quella che viene proposta è una comicità “facile”, per così dire “classica”, ma non per questo meno efficace. Il dialetto romano fa la sua parte e caratterizza cinque macchiette che inesorabilmente strappano la risata. Divertente e buffa e anche Anna Foglietta, nei suoi tre ruoli: quelli della prostituta Jessicah, quello della moglie intransigente Renata e quello della timida libraia Elena appassionata di poesie. Insomma, quando la pellicola propone delle svolte sentimentali, tutte ruotano intorno ai diversi volti dell’attrice.
Sorrisi più che risposte
Lillo e Greg propongono una commedia nata per ridere e ma anche per criticare un certo egocentrismo. È piacevole vedere una certa chiarezza: nel film, tutto ciò che vuole essere mostrato viene semplicemente offerto al pubblico senza doppi registri. Si tratta di una commedia che intrattiene e diverta, in cui fortunatamente manca una doppia lettura che sarebbe risultata superflua e presuntuosa. In fondo non c’è nessuna riflessione profonda, nessuno scopo pedagogico. Semmai, c’è un consiglio: accettarsi per come si è, cercando di migliorarsi e smussare qualche angolo. Ultima considerazione sul finale, volutamente aperto. Ma una precisazione: Lillo e Greg non pensano ad un secondo capitolo: “Non siamo tipi da sequel”, hanno affermato in un video-incontro con la stampa. “Riusciranno i nostri eroi a salvare il mondo?”, può domandarsi lo spettatore che assiste al film. Ma anche in questo caso, più che una risposta viene offerto un sorriso.
D.N.A. (Decisamente Non Adatti) è disponibile on-demand a partire dal 30 aprile, distribuito da Vision Distribution.