Toglimi un dubbio è la classica commedia francese brillante, divertente, in cui risate e commozione si alternano e si fondono: protagonisti François Damies e Cécile De France, per la regia di Carine Tardieu.
Chi è mio padre? E mia sorella?
Erwan (François Damiens) va dal medico insieme alla figlia Juliette (Alice De Lencquesaing), visibilmente incinta. A lei servono delle analisi per avere delle risposte e fugare gli ultimi dubbi relativi alla gravidanza, tuttavia è proprio l’ignaro Erwan ad essere investito e scioccato da ciò che accade: i geni non mentono e quello che ha sempre considerato suo padre in realtà non lo è. Superato l’iniziale stupore, un pensiero comincia a fare capolino: chi sarà davvero il suo papà? Dopo aver ripercorso il passato della madre con l’aiuto di un’investigatrice privata decisamente fuori dagli schemi (Brigitte Roüan), gli indizi sembrano portare tutti verso l’anziano Joseph (André Wilms). Lui non sembra così stupito (né dispiaciuto) di aver ritrovato un figlio che fino a poco prima non sospettava nemmeno di avere, ma cosa fare se Erwan nel frattempo si è innamorato di quella che potrebbe essere sua sorella?
Un’affascinante tela di relazioni
Toglimi un dubbio si gioca gran parte del suo fascino su una fitta tela fatta di relazioni che, in modo o nell’altro, hanno per protagonista proprio Erwan. Quella tra lui e sua figlia è perennemente a rischio: la giovane, legatissima al padre dopo la perdita della mamma, è pur sempre una ragazza in subbuglio sempre pronta a contrastare il genitore e il suo modo di cercare sicurezze nella vita. C’è quella tra Erwan e i suoi due papà: non vorrebbe deluderli, eppure uno dei due è destinato a ricevere un rifiuto. Interessante anche quello con i suoi dipendenti: nonostante l’iniziale rigidità, l’uomo cercherà di dar loro una chance imparando a fidarsi dell’umanità proprio come consigliato dalla figlia. Infine, lo spettatore resterà col fiato romanticamente sospeso nell’assistere allo sbocciare della relazione tra il vedovo e Anna: i due sono fratello e sorella? Se la risposta dovesse essere negativa, entrambi potrebbero tornare ad amare davvero.
L’altalena di sentimenti
Se Toglimi un dubbio può essere considerato un film delicato e privo di eccessi, va precisato che queste due caratteristiche non sono altro che pregi. La sceneggiatura e la regia di Carine Tardieu accompagnano il pubblico dalle risate alla commozione e viceversa, catapultandolo nella storia e rendendolo assolutamente protagonista. Dalla poltrona viene spontaneo mettersi in gioco e chiedersi: “Cosa farei in questa situazione?”. Le risposte ovviamente restano soggettive e negoziabili, tuttavia coinvolgono e appassionano. Non sempre occorrono effetti speciali, esagerazioni, sex appeal o rumore: a volte sono sufficienti delicatezza, ironia, personaggi piacevoli e buone prestazioni attoriali.
Vedersi per il solo gusto di stare insieme
La pellicola regala un toccante messaggio d’amore: perché serve sempre un motivo per vedersi? Non si può trascorrere del tempo insieme semplicemente per il gusto di stare insieme? Queste domande sono poste da Joseph ad Anna, ma anche tra Erwan e Juliette si presenta lo stesso nodo. Occuparsi di una persona (malata o incinta poco importa) non è come stargli accanto o stare con lui. I personaggi impareranno sulla loro pelle la sostanziale differenza tra i due atteggiamenti e, ovviamente, ne usciranno più forti di prima. Alla maggior parte degli spettatori resterà quindi un sorriso sul volto e qualcosa su cui riflettere.
Toglimi un dubbio arriva nelle sale italiane il 21 giugno 2018 (qui le altre uscite in programma) distribuito da Academy Two.
