La nostra recensione di The Miracle Club, dramedy diretta da Thaddeus O’Sullivan con Maggie Smith, Kathy Bates e Laura Linney: il problema è che il miracolo è nel titolo, mentre il film imbarca acqua e affonda sotto la sua stessa inconsistenza
Ultimamente il cinema britannico sembra avere una predilezione particolare per i film in cui il cambiamento interiore dei protagonisti avviene attraverso uno spostamento fisico, prima ancora che interiore. Che si parli di viaggi religiosi come in questo The Miracle Club o di pellegrinaggi per trovare un’amica morente come ne L’imprevedibile viaggio di Harold Fry, il cuore emotivo sembra essere comunque legato ad un cambiamento esterno e ambientale. Il problema è che, nonostante un trio di protagoniste d’eccezione come Maggie Smith, Kathy Bates e Laura Linney, il film di Thaddeus O’Sullivan rimane incomprensibilmente vuoto e superficiale, rasentando spesso il mellifluo e il patetico.
Il viaggio della speranza
Servirebbe un miracolo
Un film fin troppo accomodante
Forse il problema principale di The Miracle Club sta però nel suo essere troppo accomodante, persino pavido in certi momenti, nell’accontentarsi cioè di sfiorare la superficie di ciò che racconta senza preoccuparsi di andare in profondità. Ne è un esempio la rivelazione che avviene alla fine del secondo atto che dovrebbe in qualche modo screditare la funzione e il senso di un luogo come Lourdes, nonché della fede stessa, ma che qui viene abbandonato senza troppe cerimonie e soprattutto senza vere conseguenze su storia e personaggi.
Un atteggiamento rinunciatario, questo, che inevitabilmente danneggia tutto l’impianto narrativo e tematico fin lì messo in piedi da O’Sullivan e che riafferma ancora una volta l’importanza di un’intenzione chiara a priori, ma anche di un approccio meno conservativo e rassicurante rispetto a certi argomenti più scomodi. Non bastano perciò un paio di sequenze più riuscite come quello del bagno nelle acque gelide delle vasche di Lourdes, o quella iniziale dell’autobus che viene continuamente fermato dagli arrivi scaglionati dei partecipanti; The Miracle Club resta purtroppo sempre piatto e poco ispirato, pigro sia nell’esposizione che nella messa in scena.
Un’opera dimenticabilissima e meno che mediocre quindi, nonostante cast e premessa facessero presagire tutt’altro risultato. La dimostrazione che al cinema i miracoli non esistono, che il mezzo filmico necessita di consapevolezza e capacità sia di sintesi che di analisi, di onestà artistica e di intenzioni chiare e ben definite. Per il resto sarebbe meglio recarsi a Lourdes, quella vera però, o magari recuperare il bel film che Jessica Hausner ha girato negli stessi luoghi con tutt’altri esiti. Per quanto riguarda il trio Smith-Linney-Bates speriamo di rivderle comunque presto assieme, con un materiale migliore possibilmente.
TITOLO | The Miracle Club |
REGIA | Thaddeus O’Sullivan |
ATTORI | Laura Linney, Kathy Bates, Maggie Smith, Stephen Rea, Mark O’Halloran |
USCITA | 4 gennaio 2024 |
DISTRIBUZIONE | Europictures |
Due stelle