The Miracle Club, recensione: Maggie Smith, Kathy Bates e Laura Linney ci sono, il miracolo no

The Miracle Club - Laura Linney e Mark O'Halloran
The Miracle Club - Laura Linney e Mark O'Halloran

La nostra recensione di The Miracle Club, dramedy diretta da Thaddeus O’Sullivan con Maggie Smith, Kathy Bates e Laura Linney: il problema è che il miracolo è nel titolo, mentre il film imbarca acqua e affonda sotto la sua stessa inconsistenza

Ultimamente il cinema britannico sembra avere una predilezione particolare per i film in cui il cambiamento interiore dei protagonisti avviene attraverso uno spostamento fisico, prima ancora che interiore. Che si parli di viaggi religiosi come in questo The Miracle Club o di pellegrinaggi per trovare un’amica morente come ne L’imprevedibile viaggio di Harold Fry, il cuore emotivo sembra essere comunque legato ad un cambiamento esterno e ambientale. Il problema è che, nonostante un trio di protagoniste d’eccezione come Maggie Smith, Kathy Bates e Laura Linney, il film di Thaddeus O’Sullivan rimane incomprensibilmente vuoto e superficiale, rasentando spesso il mellifluo e il patetico.

The Miracle Club - Maggie Smith
The Miracle Club – Maggie Smith

Il viaggio della speranza

Irlanda, 1967. Le anziane Lily Fox (Maggie Smith) ed Eileen Dunne (Kathy Bates) sognano da sempre di andare a Lourdes nella speranza di assistere a un miracolo che cambi le loro vite. Quando capita loro di vincere un viaggio nella città francese partono con entusiasmo, ma l’arrivo inaspettato di Chrissie (Laura Linney), la figlia di una loro amica da poco morta, complica notevolmente le cose perché fa riemergere conflitti e traumi dimenticati.
The Miracle Club - Kathy Bates
The Miracle Club – Kathy Bates

Servirebbe un miracolo

I titoli sono impegnativi e spesso fuorvianti, ma soprattutto rischiano di promettere ciò che non riescono a mantenere. È sicuramente questo il caso di The Miracle Club, una pellicola che riesce nel duro compito di non funzionare neanche attrici di indubbio talento e carisma come Laura Linney, Maggie Smith o Kathy Bates. E ci sarebbe davvero bisogno di un miracolo, magari non dell’Altissimo ma di uno sceneggiatore e di un regista migliori, affinché questa dramedy dal sapore religioso e spirituale che unisce il travel movie al film intimista e riflessivo possa almeno azzeccare tono e gag. Invece è tutto terribilmente spento e apatico perché i pochi conflitti drammaturgici sono spesso esili e pretestuosi.
Sorprende l’incapacità di The Miracle Club di afferrare il senso e il mistero di un luogo, come quello di Lourdes, in cui fede e dubbio si rincorrono da quasi due secoli e da cui la pellicola di O’Sullivan avrebbe quantomeno potuto trarre un po’ di sana ambiguità diegetica in più. Persino il tema del perdono qui è affrontato in maniera didascalica e manipolatoria, perché non c’è mai un momento nella pellicola in cui la storia (piuttosto debole) non tenti di impietosire lo spettatore attraverso dialoghi pieni di risentimento, sempre troppo scritti ed enfatici e per questo mai credibili. Manca totalmente la levitas delle emozioni e dello sguardo, e soprattutto manca l’intelligenza emotiva del racconto.
The Miracle Club - Laura Linney e Mark O'Halloran
The Miracle Club – Laura Linney e Mark O’Halloran

Un film fin troppo accomodante

Forse il problema principale di The Miracle Club sta però nel suo essere troppo accomodante, persino pavido in certi momenti, nell’accontentarsi cioè di sfiorare la superficie di ciò che racconta senza preoccuparsi di andare in profondità. Ne è un esempio la rivelazione che avviene alla fine del secondo atto che dovrebbe in qualche modo screditare la funzione e il senso di un luogo come Lourdes, nonché della fede stessa, ma che qui viene abbandonato senza troppe cerimonie e soprattutto senza vere conseguenze su storia e personaggi.

Un atteggiamento rinunciatario, questo, che inevitabilmente danneggia tutto l’impianto narrativo e tematico fin lì messo in piedi da O’Sullivan e che riafferma ancora una volta l’importanza di un’intenzione chiara a priori, ma anche di un approccio meno conservativo e rassicurante rispetto a certi argomenti più scomodi. Non bastano perciò un paio di sequenze più riuscite come quello del bagno nelle acque gelide delle vasche di Lourdes, o quella iniziale dell’autobus che viene continuamente fermato dagli arrivi scaglionati dei partecipanti; The Miracle Club resta purtroppo sempre piatto e poco ispirato, pigro sia nell’esposizione che nella messa in scena.

Un’opera dimenticabilissima e meno che mediocre quindi, nonostante cast e premessa facessero presagire tutt’altro risultato. La dimostrazione che al cinema i miracoli non esistono, che il mezzo filmico necessita di consapevolezza e capacità sia di sintesi che di analisi, di onestà artistica e di intenzioni chiare e ben definite. Per il resto sarebbe meglio recarsi a Lourdes, quella vera però, o magari recuperare il bel film che Jessica Hausner ha girato negli stessi luoghi con tutt’altri esiti. Per quanto riguarda il trio Smith-Linney-Bates speriamo di rivderle comunque presto assieme, con un materiale migliore possibilmente.

TITOLO The Miracle Club
REGIA Thaddeus O’Sullivan
ATTORI Laura Linney, Kathy Bates, Maggie Smith, Stephen Rea, Mark O’Halloran
USCITA 4 gennaio 2024
DISTRIBUZIONE Europictures

 

VOTO:

Due stelle

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