Space Jam: New Legends, recensione: un reboot che non valorizza i Looney Tunes

Space Jam: New Legends, recensione

La nostra recensione di Space Jam: New Legends, reboot diretto da Malcolm D. Lee: LeBron James prende il posto di Michael Jordan in una storia che non regge il paragone col film cult del 1996

Looney Tunes e pallacanestro, 25 anni dopo

Il campione di pallacanestro LeBron James viene imprigionato in uno spazio virtuale chiamato server-verso dall’intelligenza artificiale Al-G (Don Cheadle). Con lui anche suo figlio (Ceyair Wright), col quale ha un rapporto conflittuale: LeBron non accetta che il ragazzo preferisca i videogiochi al basket. Messo alle strette, il campione si unisce alla squadra dei Looney Tunes nel tentativo di sconfiggere la fortissima Goon Squad – composta da cloni computerizzati di fenomeni quali Anthony Davis, Clay Thompson, Damian Lillard, Diana Taurasi e Nneka Ogwumike – e salvare suo figlio. Ma per farlo dovrà imparare a giocare… “in stile Looney Tunes”.

Animazione: mix di 2D e 3D

Per l’animazione si è scelta una combinazione mista 2D e 3D della quale non si può certo discutere la qualità. Tutt’altro discorso, però, va fatto dal punto di vista del coinvolgimento. Le immagini, in effetti, peccano di eccessiva freddezza: insomma, si finisce inevitabilmente col rimpiangere la resa grafica (di certo meno tecnologica) datata 1996, in cui i Looney Tunes venivano rappresentati nella loro veste più classica, moderna al punto giusto, presentando tutte le caratteristiche che li hanno fatti amare dal pubblico tutte le età e regalato loro un’invidiabile longevità.

Space Jam: New Legends - LeBron James e I Looney Tunes
Space Jam: New Legends – LeBron James e I Looney Tunes

Autocitazionismo DC

Un altro aspetto che convince poco è l’eccessivo auto-citazionismo della DC. La partita vera e propria, tanto attesa dai fan di Space Jam, si fa decisamente attendere e viene preceduta da numerosissimi camei di personaggi e film provenienti proprio dal vasto catalogo DC. È così che vediamo Duffy Duck e Porky Pig accanto a Superman e altri supereroi DC, Lola Bunny in Wonder Woman, Speedy Gonzales e la Nonna in Matrix, Willy il Coyote in Mad Max, Yosemite Sam in Casablanca. E gli esempi potrebbero essere più numerosi. Non mancano, tra il pubblico che assiste poi al tanto agognato match di basket, King Kong, The Mask, I Flintstones, I Gremlins, l’Orso Yoghi, il Gigante di Ferro, Robin, Batman e Cat Woman (i quali, a volte, sembrano più che altro dei Cosplay).

Essere sempre se stessi

Un po’ scontata anche la morale che aleggia nella storia, la quale invita a “essere sempre se stessi”. Se Lebron James, da bambino, non ebbe dubbi nello scegliere il basket al posto dei videogiochi, nel corso del film dovrà rendersi conto che suo figlio non dovrà percorrere per forza la stessa strada. Al contrario, il campione imparerà ad accettare le scelte del ragazzo e a concedergli finalmente quel sacrosanto libero arbitrio. Ripetere tali concetti in maniera quasi tantrica non aiuta la pellicola, che al contrario in alcuni scene scivola nel melenso. Infine, una delusione per tutti coloro che speravano in un cameo di Michael Jordan: dovranno accontentarsi dell’ironica comparsata dell’attore Michael B. Jordan!

Space Jam: New Legends, diretto da Malcolm D. Lee, arriva nelle sale italiane il 23 settembre 2021 distribuito da Warner Bros. Pictures. Tra i doppiatori Zendaya (Lola Bubby) e Rosario Dawson (Wonder Woman) nella versione originale; Fedez (Wet-fire) e Carlton Myers (The Brow) nella versione italiana.

VOTO:
2 stelle e mezza

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