RomaFF14, Run with the Hunted recensione: Micheal Pitt in un thriller originale ma caotico

run with the hunted

Run with the Hunted è il nuovo film di John Swab con protagonista Michael Pitt nelle vesti di un uomo in bilico tra innocenza e violenza. Una discesa primordiale e caotica nella vita di strada e la criminalità organizzata.

Perdere l’innocenza

Il protagonista di Run with the Hunted è Oscar (Mitchell Paulsen), un ragazzo che per sbaglio commette un omicidio per salvare da un’aggressione Loux, la sua migliore amica. Costretto a fuggire dalla città di campagna in cui è nato e a lasciarsi tutto alle spalle scappa nella città più vicina, dove entra a far parte di una banda di piccoli ladri di strada e, mentre precipita nel crimine e nella corruzione, vede la sua innocenza scivolare via. Quindici anni dopo, Oscar (Michael Pitt) ha dimenticato il suo passato ed è diventato il capo di questa gang di ragazzini perduti. Quando Loux si trasferisce in quella stessa città in cerca di occupazione, inizia a lavorare con un investigatore privato, e si mette alla ricerca del ragazzo che le salvò la vita.

Lost Boys

Oscar dopo l’omicidio è costretto a fuggire e lontano da casa e famiglia diventa uno straniero che può contare solo sulle sue capacità per riuscire a sopravvivere in un mondo spietato in cui bisogna lottare e farsi strada per ascendere. Da Lost Boys Oscar ne diventa il capo e in questo bizzarra concezione di famiglia emerge una visione estremamente intima e profonda sul ruolo che li lega a loro poichè anche lui un tempo aveva bisogno di un posto dove stare ma sopratutto qualcosa in cui credere, con gente capace di motivarlo e insegnarli la vita di strada.

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Discesa nel caos

Run with the Hunted mostra una vera e propria discesa nel caos, dalla perdita dell’innocenza alla necessità di sentirsi liberi e non appartenere a niente e nessuno fino alla totale accettazione del suo lato più oscuro e la presa di posizione del ruolo che gli spettava. Insomma una vera e propria crescita che nella seconda fase del film, si perde come il protagonista nel coas di una narrazione abbozzata e poco strutturata che risolve approssimativamente e banalmente i vari plot-twist costruiti prima per concludersi come è iniziato senza nessuna reale evoluzione.

Lo sguardo ribelle dei bambini

La prima parte del film vede Oscar, lottare con i mostri della sua infanzia e come i personaggi del film è un bambino costretto a diventare adulto troppo presto che guarda il mondo con uno sguardo ribelle e carico di energia. In questo scenario, l’entrata di Oscar nella banda di questi Lost Boys si presenta ben costruito e lascia nello spettatore l’attesa e il desiderio di vedere che strada intraprenderà, peccato che il salto a 15 anni dopo diventa troppo per un film che forse si sarebbe dovuto concentrare sui bambini e il loro rapporto con il mondo reale e quello degli adulti, un inno alla giovinezza spezzato dall’arrivo insensato di una other story che si pone in maniera opposta a quanto mostrato fino ad ora, lasciando lo spettatore desideroso di un qualcosa che non vedrà mai arrivare.

Run with the Hunted è presentato in anteprima ufficiale alla 14ª edizione della Festa del Cinema di Roma. Diretto da John Swab con Michael Pitt, Ron Perlman, Dree Hemingway, Mark Boone Junior, Slaine, William Forsythe, Kylie Rogers, Isiah Whitlock Jr., Mitchell Paulsen, Sam Quartin, Brad Carter e Renée Willett.

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