
Presentato in conferenza stampa alla Festa del Cinema di Roma Il Colibrì, un film di Francesca Archibugi sul dolore, la speranza e l’amore per la vita, interpretato da Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak e Nanni Moretti
La Festa del Cinema di Roma 2022 si apre con la conferenza stampa de Il Colibrì di Francesca Archibugi, alla presenza degli attori Pierfrancesco Favino, Kasia Smutkiak, Bérénice Bejo, Laura Morante e Nanni Moretti. Presenti in sala anche Sandro Veronesi, l’autore del romanzo vincitore del Premio Strega 2020 da cui è tratto il film, e Marco Mengoni, interprete di una canzone inedita di Sergio Endrigo inserita nei titoli di coda.
«Conosco Sandro da 30 anni, ho comprato il libro il giorno dell’uscita e l’ho amato profondamente, anche se mi ha profondamente turbato» ha dichiarato la regista Francesca Archibugi «Non è partito da me il desiderio di realizzare un film dal libro, sono stati proprio Sandro e Domenico Procacci di Fandango a volermi affidare Il Colibrì, e gliene sono molto grata». Parlando della fedeltà del film rispetto al romanzo ha poi detto «Il libro tocca molti dei temi a me più cari, ho voluto tuffarmi in questo progetto cercando di riportare su schermo il 100% del racconto». Infine ha parlato di uno dei temi più delicati del film, l’eutanasia: «La storia finisce nel 2030, cioè solo tra 8 anni, e io voglio sperare che davvero le persone avranno la possibilità di scegliere come morire, senza doversi sparare in testa o buttarsi da un ponte, perché adesso le alternative sono solo queste».
Il protagonista Pierfrancesco Favino è poi intervenuto parlando del suo ruolo nella pellicola: «Anch’io ho amato molto il libro di Veronesi, quando ho saputo che sarebbe stato realizzato un film de “Il Colibrì” sono stato molto felice, e lo sono ancora di più adesso che ne faccio parte» parlando del suo ruolo ha aggiunto: «del personaggio di Marco ho amato sopratutto la sua maschilità, molto diversa da quella che viene spesso raccontata, e ricca di attribuiti che tendiamo a definire esclusivamente femminili. Un uomo circondato da donne (proprio come me), che mette gli altri prima di sé, dotato di una maschilità che non ruota attorno al desiderio sessuale». Ha poi proseguito: «Gli aspetti di quest’uomo ci riguardano da vicino, tutti noi ci teniamo abbarbicati alle a cose a cui teniamo di più, ma al tenersi ancorati a ciò che consideriamo importante non è un atto di viltà, non reputo il Marco un uomo immobile come viene definito dagli altri personaggi del film, anzi».

Lo scrittore Sandro Veronesi ha valutato il film come pienamente coerente col suo romanzo: «Come accade nel mio libro anche Francesca spesso racconta la borghesia con dolcezza e pietà, per cui l’ho reputata perfetta per realizzare il film. Il risultato mi è piaciuto molto, mi complimento soprattutto con gli sceneggiatori per la grande fedeltà allo scritto e per il rischio che si sono presi nel mantenere la struttura non lineare del racconto, una scelta molto coraggiosa dal momento che lo spettatore cinematografico preferisce essere guidato in una storia».
Presente anche il regista Nanni Moretti, il quale ha recitato una parte nel film «In 30 anni Francesca mi ha chiesto ben 6 volte di recitare per lei, questa volta ho dovuto cedere perché ho amato moltissimo il libro da cui è tratto il film. Mi è piaciuto molto tornare a recitare e basta, e sono contento di averlo fatto per questo film».
Nel film è presente anche Kasia Smutniak nel ruolo di Marina, compagna di Marco: «Ero timorosa di distruggere questo film interpretando Marina, un personaggio così forte e impetuoso in un racconto così delicato. Per interpretare il personaggio mi ispirata a una persona in particolare nella mia vita, ho dovuto comprenderla, perdonarla e amarla senza riserve per poterla interpretare. Marina è una persona incastrata in uno schema che prevede una ricerca di una felicità disperata, al di fuori degli schemi che la società ci impone. Penso a quanta fatica fanno le persone come Marina per cercare di mantenere il loro mondo integro, come il colibrì che continua a sbattere le ali per non cadere» Sul romanzo ha aggiunto: «Ho amato molto il romanzo di Sandro, l’ho trovato spirituale nel messaggio che porta con sé e soprattutto l’ho trovato pieno di speranza, per me questo film è un film di speranza».

Parlando della colonna sonora del film la regista ha detto: «Ho scelto le canzoni che più mi piacevano per rappresentare le varie epoche che si vedono nel film, e sono stata molto fortunata a potermi permettere delle canzoni bellissime nel film visto quanto costano». Il cantante Marco Mengoni è invece intervenuto parlando del suo contributo: «Sembrava quasi che tutti avessimo terrore e timore di fare qualcosa di meraviglioso durante questa produzione, abbiamo il timore di fare delle cose belle ed è assurdo. Sono onorato di essere entrato in questo progetto con un pezzo di Sergio Endrigo, un brano bellissimo nel quale sono entrato in punta aggiungendo una mia personale interpretazione. Ringrazio infinitamente Claudia Endrigo per avermi voluto affidare questa canzone».
In fine la montatrice Esmeralda Calabria ha parlato della particolare struttura del racconto: «Abbiamo dovuto analizzare attentamente il romanzo e ricostruire la timeline del racconto, un processo lentissimo! Stavamo impazzendo, ma volevamo accettare la sfida di Sandro. Non sapevamo come iniziare, così siamo partiti da una delle bellissimi frasi presenti nel libro: “dovrebbe essere noto che tutto quello che accadrà è già accaduto all’inizio”».
Il Colibrì. Regia di Francesca Archibugi, con Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Laura Morante e Nanni Moretti uscirà nelle sale il 14 ottobre 2022, distribuito da 01 Distribution.