Glassboy, la recensione del grazioso film per ragazzi con Goggi e Wurth

Glassboy
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La recensione di Glassboy, il film diretto da Samuele Rossi con Loretta Goggi, Giorgia Wurth, David Paryla e il giovanissimo Andrea Arru: un grazioso film per ragazzi in stile I Goonies, che richiama temi tristemente attuali quali l’isolamento e il distanziamento sociale

Glassboy, fragile come il vetro

Pino (Andrea Arru) ha 11 anni, è un bambino come tanti ma a differenza dei suoi coetanei vive da sempre isolato da tutti. Il motivo purtroppo è serio: una malattia ereditaria che ne mette a rischio la vita lo costringe a restare confinato nella sua grande villa e a osservare il mondo soltanto attraverso una finestra. Così, Pino non può che sognare di vivere una vita come gli altri ragazzi e di entrare a far parte degli Snerd, uno sgangherato gruppo di amici che in sella alle loro velocissime bici vede sfrecciare per le strade del paese. Tutto cambia dopo l’inaspettato incontro con la leader del gruppo Mavi (Rosa Barbolini), Ciccio (Stefano Trapuzzano), Domenico (Gabriel Mannozzi De Cristofaro), Mei Ming (Mia Pomelari) e Gianni (Luca Cagnetta), che lo mettono alla prova offrendogli la possibilità di far parte degli Snerd e di aiutarli a rivaleggiare con la banda avversaria. Animato dal coraggio e da uno sfrenato desiderio di avventura e libertà, il ragazzo intraprende la strada verso l’emancipazione.

La severa nonna Helena

A mettergli i bastoni tra le ruote ci sono le rigide regole di nonna Helena (Loretta Goggi), intenzionata a far valere le sue convinzioni sul destino del nipote, e dei suoi genitori (Giorgia Wurth e David Paryla), iperprotettivi ed inevitabilmente assoggettati alle imposizioni della dispotica nonna. La Goggi si ritrova quindi a vestire gli inediti panni di una donna severa e intransigente, che non riesce a mettersi nei panni del nipote. Insomma, una cattiva in piena regola che ricorda quasi la temibilissima Crudelia Demon. Né lei né la coppia costituita da Wurth e Paryla possono essere considerati dei veri e propri personaggi negativi, eppure è proprio con loro che il giovanissimo Pino dovrà ingaggiare la sua personale battaglia per dimostrare che anche lui merita una vita come gli altri ragazzi.

Loretta Goggi in una scena del film Glassboy
Loretta Goggi – Glassboy

Bambini contro adulti, ai tempi del distanziamento sociale

Bambini contro adulti, desiderio di libertà contro regole e paure: parte così il conflitto generazione posto alla base di Glassboy (ecco il video incontro con il cast). Ma non finisce qui. Il film parla infatti del valore dell’amicizia e della difficoltà di diventare grandi, ma riesce anche a risultare estremamente attuale. Lo ha spiegato lo stesso regista Samuele Rossi: “È un film che parla all’oggi, che interpreta il disagio che i bambini stanno vivendo, il dramma della separazione e dell’isolamento. Mai avremmo immaginato di vivere questi tempi di costrizione. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i più piccoli a cui, in questi mesi, è stato negato il gioco, la scuola e la socialità. Credo che Glassboy ricordi che, in fondo, tutti i ragazzi si sentono un po’ come il protagonista, Pino, cioè fragili, non accettati. E lo stesso vale anche per i genitori, obbligati a vivere le stesse ansie, speranze e aspettative“.

Il bambino di vetro

Glassboy è liberamente ispirato al romanzo Premio Andersen 2014 Il bambino di vetro di Fabrizio Silei. Rossi, abituato ad approcciarsi al genere documentaristico, realizza questo secondo film di finzione cercando di creare un prodotto adatto ai ragazzi – principali destinatari della sua opera – ma anche agli adulti. Ricorrere a volti amatissimi del cinema e della tv quali Loretta Goggi e Giorgia Wurth certamente lo aiuta, ma a costituire il vero pregio della pellicola è il buon bilanciamento di tutti gli elementi. L’equilibrio tra avventura, divertimento, malattia, scontro tra bande e scontro generazione rende fluida la visione e mette in campo una storia vivace, piacevolmente adatta a tutta la famiglia.

Glassboy è una coproduzione internazionale tra Solaria Film con Rai Cinema, Peacock Film e WildArt Film, in collaborazione con Minerva Pictures Group. Unico lungometraggio italiano in concorso al Giffoni Film Festival Winter Edition, il film è disponibile sulle principali piattaforme VOD (Sky Primafila, Google Play, Infinity, Apple tv, Chili, Rakuten Tv, The Film Club e Io resto in Sala) a partire da 1º febbraio 2021. Nel  cast anche Massimo De Lorenzo e Giorgio Colangeli.

VOTO:
3 stelle

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