Dune, recensione: Timothée Chalamet e Zendaya nel maestoso fanta-kolossal di Villeneuve

Dune - Timothée Chalamet e Rebecca Ferguson
Dune - Timothée Chalamet e Rebecca Ferguson

La nostra recensione di Dune, maestoso kolossal fantascientifico di Denis Villeneuve con Timothée Chalamet, Zendaya e un cast stellare, che rende giustizia al romanzo di Herbert dando il via ad una spettacolare saga

Trasporre su schermo una delle saghe fantascientifiche più imponenti ed intricate mai scritte, il ciclo di Dune, è un’impresa particolarmente ardua: per numero di personaggi, maestosità delle ambientazioni, intrico delle situazioni, profondità delle tematiche affrontate dallo scrittore Frank Herbert nei suoi romanzi. Ne è consapevole il regista David Lynch che all’inizio degli anni ottanta girò il suo personale adattamento rivelatosi un completo disastro. Bistrattato dalla critica e odiato dai fan dei romanzi, che avevano visto condensarsi migliaia di pagine in appena 137 minuti, il Dune di Lynch pareva aver definitivamente messo una pietra tombale sulla possibilità di un adattamento riuscito. 

Una scena del Dune di David Lynch con Kyle MacLachlan nel ruolo di Paul
Una scena del Dune di David Lynch con Kyle MacLachlan nel ruolo di Paul

L’impresa di Villeneuve

Poi venne Villeneuve. Regista e sceneggiatore canadese dimostratosi interessante autore di ottimi blockbuster di genere fantascientifico come lo splendido Arrival e la scommessa Blade Runner 2049 (che non sfigura davanti all’originale cult di Ridley Scott), Denis Villeneuve sognava di girare il suo adattamento della storia sin da quando, bambino, per la prima volta si approcciò all’universo immaginato da Herbert. Un sogno che si è tramutato in Dune, presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2021, un lungometraggio maestoso che è solo il primo tassello di quella che si prospetta come una saga memorabile.

Dune - Il regista Denis Villeneuve e Javier Bardem sul set
Dune – Il regista Denis Villeneuve e Javier Bardem sul set

Nello scacchiere di Dune

Nell’universo immaginario e feudale figlio della fantasia di Herbert, Dune è il nome con cui è conosciuto il pianeta desertico Arrakis, tra le cui sabbie si annida la “spezia”. Polvere che rende possibili i viaggi interstellari e ritenuta sacra per i suoi effetti sulla psiche umana dai nativi di Arrakis, i Fremen, la “spezia” è il prodotto più importante dell’universo, sulla cui estrazione ed esportazione si basa la stabilità dell’Imperium. Quando l’imperatore decide di affidare il controllo di Arrakis alla nobile famiglia degli Atreides, privando i violenti Harkonnen del predominio sul prezioso materiale, il debole equilibrio della pace viene compromesso. Protagonista della vicenda è Paul (Timothée Chalamet), erede della casa Atreides, giovane brillante e promettente, assediato da continue visione riguardanti Arrakis e i Fremen. Divincolandosi tra i doveri di futuro duca ed i poteri ereditati dalla madre, strega Bene Gesserit, Paul dovrà affrontare le sue responsabilità e costruire il suo destino.

Dune - Timothée Chalamet (2)
Dune – Timothée Chalamet

Questo è solo l’inizio

Che questo Dune costituisca un lungo e minuzioso preambolo a qualcosa di ben più intricato e profondo appare chiaro in tutti i suoi 155 minuti. E se così limpido non lo fosse, ci pensa un personaggio a sentenziare durante la chiusa del film che «questo è solo l’inizio». Una promessa che Villeneuve, consapevole dell’impossibilità di condensare tutto il materiale dei romanzi in un unico film, fa ai suoi fan. Una garanzia visto il riverbero mediatico di questa pellicola e l’accoglienza di un pubblico che, anche quando non particolarmente soddisfatto, chiede a gran voce che venga dato seguito alla storia. Una precisazione necessaria a contestualizzare la natura introduttiva di questa gigantesca produzione in un quadro ben più ampio che, probabilmente, si riuscirà ad apprezzare in toto quando tutti i film della saga avranno visto la luce. Perché effettivamente questo Dune potrebbe soffrire, almeno agli occhi dello spettatore medio occasionale, di una vena da prologo particolarmente marcata che ne intacca inevitabilmente il ritmo.

Dune - Zendaya
Dune – Zendaya

La narrazione risulta diluita in più punti e l’azione, pur presente e perfettamente coreografata, si concentra in poche grandiose sequenze. L’intento primario del film, nonché la causa primaria di una certa lentezza è la volontà, con questo primo capitolo, di costruire un universo ed un immaginario, posizionare tutti i pezzi più importanti su questa scacchiera galattica, insomma preparare il terreno per gli eventi che verranno raccontati successivamente. E questo è forse l’unico grande inghippo di un film mastodontico come Dune: c’è tanta, tantissima carne al fuoco; così tanta che seguire con attenzione l’intero sviluppo del film, così fitto di nomi, definizioni, parentele, profezie, diventa un’intensa attività intellettuale. E quando sembra che la narrazione stia per entrare nel vivo, il sipario cala e lo spettatore resta stordito.

Dune - Timothée Chalamet, Stephen Mckinley Henderson, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Josh Brolin, e Jason Momoa
Dune – Timothée Chalamet, Stephen Mckinley Henderson, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Josh Brolin, e Jason Momoa

Un film maestoso

Ma se anche la durata strabordante del film potrebbe appesantire la visione a qualcuno, assistere per più di due ore alle meraviglie tecniche che giganteggiano sulla schermo è pura gioia per gli occhi. Il livello di maestosità di questo film è colossale: effetti speciali straordinari, ambientazioni suggestive rese con un realismo impressionante, un reparto costumi ricchissimo, una regia ariosa che contribuisce in maniera fondamentale a donare aulicità alla messa in scena. Il tutto accompagnato da una solenne colonna sonora che mette i brividi dal primo all’ultimo minuto della pellicola, un vero capolavoro compositivo che consacra ancora una volta (neanche ce ne fosse bisogno) Hans Zimmer come uno dei più grandi compositori viventi.

Dune - Timothée Chalamet
Dune – Timothée Chalamet

L’imponenza del cast

A rendere ancora più maestoso il progetto contribuisce un cast stellare: dall’amatissimo e talentuosissimo Timothée Chalamet, che restituisce con assoluta credibilità i dubbi e la malinconia del già iconico eroe protagonista Paul Atreides, alla conturbante Zendaya, che certamente avrà maggior spazio nei prossimi capitoli. Menzioni onorevoli per Sarah Ferguson, che interpreta la figura ambigua di Lady Jessica, madre di Paul, e Oscar Isaac, il magnanimo duca Leto Atreides. Ad arricchire il cast Stellan Skarsgård, Jason Momoa, Josh Brolin, Dave Bautista e Javier Bardem: tutti attori con un certo carisma che, in questo tripudio di messa in scena, attenzione maniacale al dettaglio tecnico e necessarie spiegazioni che permettano allo smettere di muoversi con consapevolezza nell’universo governato dall’imperatore, sopperiscono a una certa lacunosità nella caratterizzazione dei loro personaggi secondari.

Dune - Oscar Isaac
Dune – Oscar Isaac

Fantascienza d’autore

Dune è un blockbuster d’autore che riporta sul grande schermo una fantascienza puramente filosofica (siamo lontani dal sci-fi più scanzonato alla Star Wars che pure tanto deve al lavoro di Herbert). Un’operazione colossale che fa dell’estetica il suo punto più forte trasformando un film in un’esperienza sensoriale che travolge lo spettatore e lo immerge totalmente in una realtà che gli si costruisce attorno, con tale minuzia da far dimenticare di essere in una sala cinematografica. Un viaggio è appena cominciato, affrettatevi a prendere i vostri posti, si parte alla scoperta dei segreti nascosti tra le dune di Arrakis

Dune. Regia di Denis Villeneuve. Con Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Jason Momoa, Javier Bardem, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Zendaya, Chen Chang, David Dastmalchian, Sharon Duncan-Brewster e Charlotte Rampling.

VOTO:

4 stelle

 

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