Tratto da una fortunata serie di romanzi, American Assassin rappresenta un potenziale punto di partenza per una riuscita saga di spionaggio
L’assassino americano
In origine c’è la serie di romanzi scritti da Vince Flynn, fenomeno editoriale moderno contante più di 15 pubblicazioni, in cui l’agente segreto Mitch Rapp è chiamato a sventare svariate minacce di matrice terroristica. A fornire da base per la prima trasposizione cinematografica diretta da Michael Cuesta è il prequel L’assassino americano (American Assassin), pubblicato nel 2011, che racconta l’origine dell’irriducibile spia. La trama vede Rapp (interpretato da Dylan O’Brien) accettare l’incarico di agente CIA dopo la brutale uccisione della sua donna in un attacco terroristico. La sua sete di vendetta sarà gestita dal veterano della Guerra Fredda Stan Hurley (interpretato da Michael Keaton): i due si troveranno ad affrontare una pericolosa missione sulle tracce di 15 chili di plutonio rubato.
L’origine del protagonista
American Assassin parte da un interessante incipit narrativo: il film si chiede cosa succederebbe se una vittima di un attentato terroristico (eventi che siamo ormai tristemente abituati ad accettare come parte della nostra contemporaneità) cercasse vendetta verso i suoi stessi attentatori. Da qui parte il personaggio di Mitch Rapp, giovane segnato da una profonda perdita: il suo essere accecato dalla rabbia e la sete di vendetta sarà il vero e proprio motore che lo spingerà a trasformarsi in una macchina da guerra. Il personaggio è ben interpretato da Dylan O’Brien, star di Teen Wolf e Maze Runner, che pur alle prese con un ruolo monoespressivo, riesce, quando richiesto, a donare le giuste sfumature alla parte, risultando sempre credibile nel ruolo della spia venticinquenne.

I comprimari
Il cast è sicuramente uno dei pregi di American Assassin: i comprimari del protagonista infatti non sfigurano affatto, a partire da Michael Keaton, qui nel ruolo di mentore, che spicca come unica vera stella del film e si riconferma una garanzia. Una discreta sorpresa anche il personaggio femminile di Annika, interpretata dalla bella Shiva Negar, che non funge da macchietta al puro scopo di inserire una romance nel film, ma è anzi una donna forte e legata ai suoi principi: un peccato non aver approfondito di più il ruolo. Deludente invece il villain Ghost, mal presentato e fortemente già visto, seppure anch’esso ben interpretato da Taylor Kitsch.
Cinema di spionaggio
In American Assassin spesso e volentieri l’azione scatta all’improvviso, cercando di cogliere alla sprovvista lo spettatore: funzionale in questo senso la regia di Michael Cuesta, famoso principalmente per aver diretto il pilot della serie Homeland. Il regista se la cava bene nel mostrare i combattimenti, anche crudi e violenti, che pur non essendo memorabili raramente risultano confusionari, merito anche di un grande lavoro di stunt. È interessante notare come buona parte della troupe è segnata dall’esperienza nel campo delle serie televisive: a parte i già citati Cuesta e O’Brien infatti, anche la sceneggiatura è stata scritta a quattro mani da professionisti passati, fra i vari lungometraggi, anche da serial come The Americans.

Aprire una saga
Lo svolgimento del film è articolato su diverse suggestive location: da Washington D.C. a Instabul, chiudendo con Roma. Della nostra capitale non viene incredibilmente mostrato solo il centro ma anche la periferia, ancora in una maniera meno macchiettistica di quanto auspicabile. American Assassin convince però soprattutto nell’essere un film che funziona bene a sè stante, non scadendo (come moderna prassi) nel lasciare un finale aperto o sospeso. Si esce anzi dalla sala non avendo chiara la risposta sulla possibilità di un sequel o meno, vista anche la vastità della produzione letteraria legata al personaggio. Probabilmente un nuovo capitolo verrà valutato in base al successo della pellicola, che rimane comunque in possesso di tutte le carte in regola per un possibile salto in avanti.
American Assassin, diretto da Michael Cuesta con Dylan O’Brien, Michael Keaton, Sanaa Lathan, Shiva Negar e Taylor Kitsch uscirà nelle sale italiane il 23 novembre, distribuito da 01 Distribution.