Acque profonde, recensione del disastroso thriller psicologico / erotico con Affleck e de Armas

Acque profonde - Ben Affleck e Ana de Armas in una scena del film
Acque profonde - Ben Affleck e Ana de Armas

La recensione di Acque profonde, un thriller psicologico superficiale diretto da Adrian Lyne con Ben Affleck e Ana de Armas, disponibile su Prime Video

Sospetti e risentimenti

Vic (Ben Affleck) e Melinda Van Allen (Ana de Armas) sono una ricca coppia di New Orleans il cui matrimonio sta cedendo sotto il peso di risentimenti, gelosie e sospetti. Lei appare disinibita e perennemente impegnata in ambigue liasons extra-coniugali, lui cova una rabbia pronta ad esplodere. Man a mano che le provocazioni e i giochi psicologici tra i due aumentano, la situazione si trasforma velocemente in un gioco mortale fra gatto e topo. Finché gli amanti di Melinda non iniziano a scomparire uno dopo l’altro…

Una coppia aperta

Basato sull’omonimo romanzo di Patricia Highsmith, Acque profonde descrive una coppia che si fa fatica a considerare anche solo vagamente plausibile. Colpa di un tenore di vita decisamente superiore agli standard (Vic ha creato un microchip che lo ha reso ricchissimo e che gli ha permesso di andare in pensione anticipata) ma anche di un legame dato fin troppo per scontato. Difficile capire cosa unisca davvero Vic e Melinda, a maggior ragione perché la pellicola – al contrario del libro – non parla mai di “coppia aperta”. Melinda colleziona – sotto gli occhi del marito – flirt con uomini rigorosamente giovani e belli, i quali continuano appunto “sparire” uno dopo l’altro. E questo è tutto ciò che la storia riesce a dire. L’ambiguità dei presupposti potrebbe anche funzionare, ma tutto si spegne entro la prima mezz’ora.

Acque profonde - Ben Affleck in una scena del film
Acque profonde – Ben Affleck

Sceneggiatura confusa e superficiale

Ben Affleck e Ana de Armas si ritrovano così invischiati in una sceneggiatura confusa e superficiale che fa acqua da tutte le parti. Melinda appare come una donnetta scialba e capricciosa, che fatica a restare con i vestiti addosso. Vic dal canto suo sembra incapace di dimostrare la benché minima forza caratteriale nonostante un’indiscussa intelligenza e un’evidente psicopatia. Le quasi due ore di pellicola indugiano più sulle case sfarzose in cui hanno luogo le tante feste della classe borghese che non sulla coppia in sé. Così viene meno sia l’elemento thriller che quello psicologico, lasciando spazio ad un erotismo completamente decontestualizzato.

Acque profonde - Ana de Armas
Acque profonde – Ana de Armas

Adrian Lyne

Adrian Lyne, dopo una pausa durata ben 20 anni (il regista era fermo dai tempi di L’amore infedele – Unfaithful), torna dietro la macchina da presa e recupera alcuni degli elementi che hanno decretato il successo delle sue più iconiche pellicole quali Proposta Indecente e 9 settimane e 1/2. Essendo un maestro del thriller erotico ci si sarebbe aspettati di più da lui: personaggi ambigui, qualche colpo di scena, un qualsiasi capovolgimento di fronte volto a far riflettere il pubblico. In Acque profonde, però, non c’è nulla di tutto ciò. Non si salva neppure la sua protagonista femminile, bidimensionale e priva di appeal. Ana de Armas ci prova ed è carismatica, incantevole, seducente, sfacciata. Eppure la storia è troppo slegata per essere realmente apprezzabile. Un’occasione sprecata, in cui nessun elemento riesce a rimanere a galla per più di venti-trenta minuti.

Acque profonde è disponile in streaming su Amazon Prime Video dal 18 marzo. Nel cast, accanto a Ben Affleck e Ana de Armas, anche anche Tracy Letts, Rachel Blanchard, Dash Mihok, Lil Rel Howery, Jacob Elordi, Finn Wittrock e Kristen Connolly.

VOTO:
1 stella e mezza

 

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