Wonder Woman 1984, la recensione del nuovo capitolo DC con Gal Gadot

Wonder Woman 1984, la recensione del nuovo capitolo DC con Gal Gadot
Wonder Woman 1984

La recensione di Wonder Woman 1984: desideri e verità nel film diretto da Patty Jenkins, con Gal Gadot, Chris Pine, Pedro Pascal e Kristen Wiig nel secondo kolossal interamente dedicato all’invincibile guerriera amazzone dei fumetti DC Comics

1984

Con un notevole salto temporale rispetto al primo film (ambientato in piena Guerra Mondiale), l’amazzone Diana Prince (Gal Gadot) vive nel 1984 al servizio della giustizia ma sempre proteggendo gelosamente il proprio anonimato. La normale quotidianità viene sconvolta quando l’imprenditore e personalità televisiva Maxwell Lord (Pedro Pascal) sfrutta un’antica pietra magica per saziare la sua sete di potere. Sebbene questo permetta a Diana di ritrovare l’amore di Steve Trevor (Chris Pine), le conseguenze delle sue folli  manovre mettono a rischio l’intera umanità. Spetterà proprio alla supereroina sistemare le cose, anche se questo comporterà il sacrificio più duro e un’aspra battaglia con Cheetah (Kristen Wiig), un’avversaria dalla forza straordinaria e animalesca.

Quanto costano i desideri

Diana Prince racconta il suo lato più vulnerabile in questo secondo capitolo dedicato all’invincibile guerriera amazzone. Dopo un iniziale scorcio sull’infanzia del personaggio, nel quale la sua mentore Antiope (Robin Wright) le insegna l’importanza della verità, il personaggio viene mostrato all’interno di un contesto che non potrebbe essere più umano. Tra il lavoro da antropologa, la vita privata e il ritrovato amore col suo Steve, il personaggio conduce una vita normale, se si esclude qualche intervento in difesa della legge (sempre munita dell’immancabile lazo della verità). Ad un certo punto, tuttavia, dovrà fare i conti proprio con questa umanità: qual è il prezzo da pagare per esaudire i propri desideri? E a cosa si è disposti a rinunciare in nome della verità? È proprio qui che si gioca la partita di Wonder Woman 1984.

Wonder Woman 1984 - Gal Gadot
Gal Gadot in una scena di “Wonder Woman 1984”

Due villains figli del consumismo

Ovviamente la risposta dell’eroina sarà diversa rispetto a quella dell’avido Maxwell Lord o a quella dell’insicura Barbara/Cheetah, il che offrirà lo spunto per l’immancabile scontro tra bene e male. Questi due villains sono figli del consumismo e della società frenetica tipica degli ultimi decenni. È così che la storia appare convincente ma soprattutto appassionante, degna del miglior kolossal DC. La presenza di Gal Gadot contribuisce al buon risultato raggiunto dal film, visto che l’attrice si mostra ancora una volta all’altezza della situazione grazie alla sua naturale eleganza mista alla giusta combattività. Due caratteristiche fondamentali quando si parla di Wonder Woman, soprattutto se si pensa all’impronta data al personaggio da Lynda Carter (cui viene concesso un rispettoso cameo dopo i titoli di coda), storica interprete del celebre telefilm degli anni ’70.

Squadra che vince non si cambia

Fa piacere rivedere Chris Pine ancora nel ruolo del pilota Steve Trevor, mentre il lato per così dire “oscuro” viene portato avanti dal Mandaloriano Pedro Pascal – perfetto nel ruolo e capace di rubare la scena grazie ad un personaggio davvero ben studiato – nonché dall’attrice comica Kristen Wiig. Tutto sembra funzionare negli ingranaggi pensati da Patty Jenkins. La regista torna al timone di Wonder Woman 1984 dopo l’incredibile successo del 2017 e, forte degli oltre 822 milioni di dollari collezionati al botteghino, prosegue con successo la strada tracciata dal primo film. Squadra che vince non si cambia, sembra essersi detta (giustamente) la Warner Bros, e puntare su un team tecnico già rodato dà stabilità all’imponente progetto DC. L’elevato minutaggio della pellicola non appesantisce la visione, anche se comporta alcuni passaggi a vuoto nella prima metà del film. Da apprezzare invece le musiche di Hans Zimmer (Premio Oscar nel 1995 per Il Re Leone), cui non servono presentazioni.

Wonder Woman 1984 doveva arrivare nelle sale a giugno 2020 ma l’uscita è stata posticipata a dicembre a causa dell’emergenza Covid-19. Con il prosieguo della pandemia e della chiusura dei cinema, la pellicola ha fatto il proprio esordio su HBO Max e limitatamente in alcune sale il 25 dicembre. Tale data non ha corrisposto a quella della distribuzione italiana, visto che la Warner Bros ha annunciato un calendario globale con un lancio scaglionato che prevede l’arrivo della pellicola in Italia presumibilmente il 28 gennaio 2021.

VOTO:
4 stelle

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