Villetta con ospiti, recensione: noir insipido che condanna le “famiglie bene”

Villetta con ospiti, recensione: noir insipido che condanna le "famiglie bene"

Villetta con ospiti è un film che condanna i peccati di una famiglia ricca che di giorno vuole solo apparire e di notte incarna tutti i vizi capitali: il risultato è un noir inefficace, in cui i personaggi sono la vera debolezza.

I peccati di una famiglia altoborghese

Diletta (Michela Cescon) è l’erede di una ricca impresa viticola, ormai gestita dal marito fedifrago Giorgio (Marco Giallini). La sua famiglia fa il bello e il cattivo tempo nel paesino del Nordest italiano nel quale abitano. Intorno a loro, una serie di personaggi tutt’altro che edificanti: sua figlia Beatrice è un’adolescente arrabbiata, la mamma Miranda (Erika Blanc) è snob e taccagna, don Carlo (Vinicio Marchioni) è un prete che ha un debole per le sue parrocchiane. A completare il quadro c’è poi un medico venduto (Bebo Storti), un poliziotto corrotto (Massimiliano Gallo) e una famiglia di immigrati rumeni. Sonja (Cristina Flutur) è la cameriera di famiglia, il fratello Ilia è meno onesto e si occupa di affari loschi, mentre il figlio Adrian è combattuto tra l’animo buono di sua madre e la scaltrezza dello zio. Eppure sono solamente loro, alla fine, ad uscirne puliti.

I 7 vizi capitali

Ogni singolo personaggio di Villetta con ospiti rappresenta un vizio capitale: c’è l’avidità, c’è la superbia, c’è l’ira, c’è la lussuria, c’è l’accidia e così via per ciascuno dei 7 protagonisti. Il discorso ovviamente non include Sonja e Adrian, unici veri innocenti in una trama che non fa sconti a nessuno. Persino gli ordini stabiliti rappresentati dal parroco e dall’agente di polizia si macchiano di peccati imperdonabili. La regia di Ivano De Matteo, insieme dalla sceneggiatura di Valentina Ferlan, evidenzia in particolare modo la differenza tra giorno e notte: di giorno le apparenze sono salvate da un mix di opportunismo e compiacenza, ma di notte ogni maschera è destinata a cadere.

Villetta con ospiti: Vinicio Marchioni interpreta il ruolo di un prete lussurioso che ha un debole per le sue parrocchiane
Vinicio Marchioni interpreta il ruolo di un prete lussurioso che ha un debole per le sue parrocchiane

Personaggi inefficaci, unidimensionali

Peccato però che in tutto questo manchi la giusta dose di ferocia e la profondità dei personaggi. Al contrario, la pellicola raccoglie figure che posseggono una sola dimensione e che proprio per questo non riescono a dimostrarsi incisive. La Blanc ha la bravura di caricare la sua interpretazione rendendo così il suo personaggio politicamente scorretto all’ennesima potenza, quasi caricaturale nella sua brutalità. Gli altri, al contrario, restano nei binari con mestiere ma lasciandosi imbrigliare dai limiti di una storia che non ha tempo né modo per diventare un noir capace di lasciare il segno.

Un noir in cui mancano le sfumature

In mezzo a tanti vizi e a qualche leggerezza di troppo nella stesura della pellicola, spicca la donna interpretata da Cristina Flutur. La sua Sonja è l’unica a non piegarsi, a restare integra anche di fronte a qualcosa di molto più grande di lei. Dopo aver vinto il premio come Miglior attrice al Festival di Cannes 2012 con Oltre le colline, l’attrice rumena conferma di possedere una sensibilità particolare che le permette di aggiungere qualcosa ad un lavoro che purtroppo avrebbe avuto bisogno di molte più sfumature.

Villetta con ospiti: Marco Giallini in una scena del film
Marco Giallini in una scena del film

Villetta con ospiti arriva nelle sale il 30 gennaio distribuito da Academy Two.

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