Enrico Brignano, Paola Minaccioni e Ilaria Spada sono i protagonisti di Tutta un’altra vita: la commedia diretta da Alessandro Pondi diverte grazie ai suoi personaggi e a continue gag che prendono bonariamente di mira l’italiano medio.
Da tassista a miliardario
Gianni (Enrico Brignano: qui l’intervista rilasciata a Spettacolo.eu) è un tassista romano che sogna un’altra vita fatta di serenità economica e qualche soddisfazione in più. La moglie Lorella (Paola Minaccioni) è una parrucchiera di periferia dai modi veraci, sempre intenta ad occuparsi della casa e dei figli. L’occasione per sfuggire dalla routine che lo rende così insoddisfatto si presenta una mattina, per caso: due facoltosi clienti (Paolo Sassanelli e Monica Vallerini) dimenticano le chiavi di casa sul suo taxi. Lui, incuriosito, entra nell’abitazione e comincia a vivere come se fosse il padrone di quella sontuosa villa. Una sera partecipa persino ad un party esclusivo, durante il quale incontra l’affascinante Lola (Ilaria Spada). Tra il lusso e un nuovo amore, sembra davvero di vivere Tutta un’altra vita. Ma ovviamente i capovolgimenti di fronte sono dietro l’angolo.
Personaggi brillanti e divertenti
La trama di Tutta un’altra vita parte da un desiderio comune, ovvero quello di cambiare la propria routine in favore di lusso, divertimento e sentimenti forti. Chi non vorrebbe trovarsi al posto di Gianni, improvvisamente travolto da una straordinaria ventata di novità? Enrico Brignano condisce il suo personaggio con l’ironia e la romanità che il suo pubblico ben conosce e apprezza. Il suo è un tassista a metà tra sognatore e perdigiorno, tra sempliciotto ed egoista. Paola Minaccioni è la sua giusta contropartita femminile: Lorella è una mamma presente che ha messo un po’ troppo da parte la sua femminilità ma che allo stesso tempo risulta sempre gradevole e di compagnia. Insomma, non potrebbe essere più lontano dal personaggio interpretato da Ilaria Spada. La sua Lola è una donna conturbante, avvolta nel mistero: una femme fatale in piena regola che, come prevedibile, nasconde molti segreti.
Gag divertenti, qualche scivolone
La sceneggiatura del film (opera del regista Alessandro Pondi con Paolo Logli, Riccardo Irrera e Mauro Graiani) trae beneficio delle naturali caratteristiche di questo abile trio di protagonisti e mette in scena una commedia spensierata ma nella quale coesistono diversi livelli. I soldi fanno la felicità? Tra istinto e famiglia, è solo il primo ad indirizzare verso la piena realizzazione? Cosa bisogna scegliere per se stessi: la solita vita con moglie e figli o le pulsioni che regalano avventure e amanti? La pellicola prova a dare qualche risposta, lasciando però il pubblico in sospeso il più a lungo possibile. Fino alla fine ci si chiede come ne uscirà Gianni e quale strada sceglierà. In fondo lui è un italiano medio che sogna di vincere al gratta e vinci per potersi concedere qualche agio in più: facile identificarsi con lui e con i suoi desideri. Va meno bene quando si affrontano luoghi comuni o quando ci si incaglia sull’ostentazione del lusso. Scivoloni che per fortuna vengono superati rapidamente con una bella risata.
In fuga dalle solite routine
Sebbene l’identificazione tra famiglia e oppressione sia un po’ esasperato, Tutta un’altra vita consente di riflettere sull’importanza dell’autorealizzazione. Ciò non significa ambire per forza con bramosia ad una posizione di spicco nella società. Semmai, spinge a seguire i propri sogni personali e a rincorrere ciò che davvero fa sentire felici. Per Gianni tutto ciò sembra ridursi ad una bella casa e una donna seducente accanto – il che potrebbe sembrare un po’ superficiale – eppure la sua è una fuga da una quotidianità che gli sta stretta. Un tema così popolare, affrontato con semplicità e soprattutto con una gag dopo l’altra, rendono la commedia diretta da Pondi un film godibile e piacevole fatto di personaggi interessanti e spassosi.
Tutta un’altra vita esce nelle sale il 12 settembre distribuito da 01 Distribution. Nel cast anche Daniela Terreri, Giorgio Colangeli e Rossella Brescia.