The Specials – Fuori dal comune, recensione: dai registi di Quasi amici, un’altra storia eccezionale

The Specials - Fuori dal comune: Vincent Cassel e Reda Kateb

Éric Toledano e Olivier Nakache dirigono gli ottimi Vincent Cassel e Reda Kateb in un racconto delicato e dall’innegabile impatto emotivo: la nostra recensione di un film assolutamente da vedere

Una storia vera

Bruno (Vincent Cassel) e Malik (Reda Kateb) lavorano da anni nel mondo delle associazioni e si occupano di bambini e adolescenti affetti da autismo. Il loro lavoro è doppiamente utile alla comunità, visto che insegnano ai giovani provenienti da aree disagiate ad assistere quei casi rifiutati dalle istituzioni e classificati come “estremamente complessi”. Se la medicina si affida ai protocolli, l’ebreo Bruno e il musulmano Malik si affidano a cuore e fede. Proprio in questo risiede il segreto del loro successo. Bruno però non possiede tutte le autorizzazioni necessarie e le autorità competenti iniziano ad indagare, ponendo domande a medici e genitori che hanno interagito con lui. È a rischio chiusura, nonostante gli innegabili benefici portati ai ragazzi autistici da lui assistiti? Ispirato ad una storia vera, The Specials – Fuori dal comune racconta il coraggio dell’associazione fondata da Stéphane Benhamou.

Vincent Cassel e Reda Kateb

Bastano poche scene per capire quando Vincent Cassel e Reda Kateb siano dentro alla storia, coinvolti in modo professionale ma anche empatico. I due interpreti francesi, tra i migliori della loro generazione, si immergono nella sceneggiatura e la impreziosiscono con due performance eccellenti. Merito anche della delicatezza con la quale la sceneggiatura riesce a dipingere questi due uomini straordinari, mostrandone il lato umano a 360 gradi. A parlare sono i loro gesti, il trasporto, l’affetto con il quale si approcciano a quei ragazzi straordinari che senza di loro vivrebbero perennemente sedali, legati ad un letto o semplicemente inascoltati.

The Specials - Fuori dal comune: Vincent Cassel e Reda Kateb
Vincent Cassel e Reda Kateb

Un occhio che sa osservare

Éric Toledano e Olivier Nakache hanno la particolare capacità di scovare storie commoventi ma soprattutto dimostrano di possedere una sensibilità straordinaria nel raccontarle. Anche stavolta, come in Quasi amici, SambaC’est la vie, la chiave vincente è la perfetta gestione di un’ironia intelligente. Difficile avvicinarsi al tema dell’autismo infantile col sorriso, senza apparire melensi ma senza nemmeno risultare irrispettosi. Questa ispiratissima coppia riesce nell’impresa per l’ennesima volta e regala al pubblico un bellissimo film, toccante ma anche dotato della giusta ferocia nei confronti di tutti coloro (autorità competenti in primis) che preferiscono chiudere gli occhi anziché farsi carico di problematiche ardue da risolvere.

Forte impatto emotivo

Tratta appunto da una storia vera, la sceneggiatura de The Specials – Fuori dal comune affronta quello che viene definito il “paradosso dell’autismo”: più il caso è grave e più il soggetto rischia di rimanere a lungo isolato, senza assistenza. Semplicemente, nessuno vuole farsene carico. La Voce dei Giusti – questo il nome dell’organizzazione senza scopo di lucro diretta da Bruno – però, è diversa: cerca di tendere la mano, non senza immensi sacrifici, anche ai ragazzi con maggiori handicap. La ricompensa è semplicemente il sorriso di quei ragazzi (basti pensare, nella pellicola, al saggio di danza cui partecipano tutti insieme) e la consapevolezza di aver fatto la cosa giusta. Di lottare, in pratica, dal lato giusto della barricata.

The Specials – Fuori dal comune ha chiuso il Festival di Cannes 2019, ha vinto il Premio del Pubblico al San Sebastián International Film Festival e infine è stato presentato al Festival del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città. Costretto a saltare l’uscita nelle sale a causa dell’emergenza Covid-19, la pellicola è disponibile sulle principali piattaforme on demand a partire dal 18 novembre.

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