Il nuovo cast ha presentato The Crown 5: ecco cos’hanno raccontato Imelda Staunton (Elisabetta II), Jonathan Pryce (Principe Filippo), Dominic West (Carlo), Elizabeth Debicki (Diana), Jonny Lee Miller e Lesley Manville
A Londra si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di The Crown 5, l’attesissima nuova stagione della serie creata dallo sceneggiatore candidato al premio Oscar Peter Morgan che racconta l’evoluzione del regno di Elisabetta II d’Inghilterra dagli anni ’50 fino ai giorni nostri, nonché le dinamiche e gli eventi fondamentali che hanno plasmato la sua figura e quella della sua famiglia.
Alla domanda sul come si sentissero gli attori nell’interpretare personaggi realmente esistiti e per la maggior parte tuttora in vita, Imelda Staunton, che ha ereditato il ruolo di Elisabetta II da Olivia Colman, ha voluto per prima prendere la parola: “Sono molto eccitata per questa stagione e molto fiera di ciò che è stato creato. Il livello di ricerca, di perfezione, di dettaglio e di amore che è stato messo in questo show è incredibile e sono sicura che tutti gli spettatori potranno percepirlo. Nulla è stato lasciato al caso, neanche il modo in cui mi servivano la colazione a letto. Costumi, trucco, scenografia, è stato tutto di altissima qualità.” A questo proposito Elizabeth Debicki, la nuova interprete della regina Diana, ha ammesso di essere molto curiosa di vedere la quinta stagione, ma ha poi scherzato sul fatto che Netflix le abbia bloccato l’account fino all’uscita per evitare che potesse spoilerare qualcosa. Anche Jonny Lee Miller, nella serie l’ex primo ministro britannico John Major, ci ha tenuto ad elogiare tutti i reparti, dalla produzione alla sceneggiatura, dai costumi alle scenografie: “Quando partecipi ad uno show che è fatto così bene su ogni livello in tutti i reparti, per un attore è infinitamente più facile e l’avermi concesso il privilegio di poterne fare parte, l’averci lavorato per di più di un anno è stato faticoso ma decisamente gratificante.”

Ancora più difficile, per tutto il cast di The Crown 5, è stato il lavoro di entrata nelle vesti dei singoli personaggi, non solo perché ormai parte della cultura popolare e della storia britannica ma anche di quelle del mondo intero. Jonathan Pryce, che interpreta il ruolo del principe consorte Filippo, ha rivelato come sia stato particolarmente impegnativo catturare l’essenza di un personaggio così enigmatico come Filippo: “Questa serie non ha cambiato il modo in cui vedo i reali, ma lo ha rinforzato. Il principe Filippo ha sempre ricevuto una cattiva pubblicità dalla stampa per essere scorbutico, scontroso, poco incline a manifestazioni pubbliche di affetto, ma volevo che venisse fuori un altro lato di lui, un lato che nessuno o che in pochi conoscevano. Ho cercato l’approvazione del vocal coach, del movement coach (colui che si occupa della rappresentazioni dei movimenti corporei o facciali ndr), non avevamo un acting coach ma forse avremmo dovuto averlo, ci hanno aiutato tanto nel calarci nei panni dei personaggi e ci hanno soprattutto aiutato a conoscerli tramite il modo in cui si muovono o parlano.”
Imelda Staunton ha poi aggiunto riguardo al suo lavoro su Elisabetta II: “È stato un difficile esercizio di recitazione interpretare la regina. La difficoltà sta nel portare il pubblico all’interno di ciò che fai e di ciò che senti, poiché questa famiglia è stata confinata nei propri comportamenti e nel proprio dolore. Peter Morgan non ha fatto altro che investigare questo dolore e i motivi di questi comportamenti.” Elizabeth Debicki ha trovato non poche sfide nell’approcciare un ruolo come quello dell’amata principessa Diana: “Ero molto nervosa dal fatto di interpretare un personaggio così iconico. Una responsabilità enorme che sentivo prima e che sento ancora, con tantissima pressione sulle spalle, ma anche un processo interessante nel portare la tua interpretazione di questa persona soprattutto per gli spettatori che guardano e che si sentono ancora così emotivamente legati alla principessa. Mi sento ancora in mezzo alle onde mentre cerco di nuotare per restare a galla.”

Anche per la principessa Margaret The Crown 5 rappresenta una svolta, almeno dal punto di vista sentimentale. La sua relazione con l’ex scudiero reale Peter Townsend (Timothy Dalton) viene infatti raccontata nel quarto episodio e la sua interprete Lesley Manville, che ha preso il testimone da Helena Bonham Carter, ha raccontato quanto sia stato stimolante sia poter mostrare un altro lato della principessa solitaria che lavorare con Dalton: “È stato un piacere lavorare con lui, e anche se appare in un solo episodio la sua presenza si farà sentire all’interno di tutta la stagione. Margaret si trova in una fase solitaria della propria vita ed è anche una fase in cui è più anziana e vulnerabile. Sono scene molto ardenti, scintillanti quelle che ho con Timothy perché Margaret sarà in qualche modo costretta a recuperare tutto il tempo perduto, ma questo amore così intenso e fugace finirà per procurarle anche molto dolore. Ho dovuto imparare anche cose come tenere la sigaretta come faceva Margaret, il che è piuttosto complicato. Nello stesso episodio c’è una scena che racconta il rapporto tra le due sorelle, non tra la regina e la sua principessa. È una scena scritta molto bene, profonda, non c’è troppo detto ma c’è un non detto che rimane lì sospeso e che la rende ancora più potente.”
Jonny Lee Miller ci ha poi raccontato il suo John Major, primo ministro inglese durante gli anni di crisi della monarchia: “Sono cresciuto in una casa socialista, di sinistra, ero giovane negli anni ’90 e tutti pensavamo di sapere chi fosse John Major. Abbiamo frequentato la stessa scuola, abbiamo entrambi avuto genitori che lavoravano nel teatro, venivamo da posti vicini quindi in un certo senso è stato come interpretare un altro aspetto di me. Lo rispetto molto, sia come politico che come persona, e ammiro il modo in cui sia riuscito a restare a galla nonostante la situazione drammatica che la famiglia reale stava vivendo. Da questo punto di vista credo che il lavoro di drammatizzazione sia stato molto divertente.”

Dominic West, che in questa quinta stagione interpreta Carlo (con il figlio Senan West nei panni del piccolo William), ha voluto offrire un interessante sguardo laterale sul personaggio e sulla persona del nuovo re d’Inghilterra: “Anche Carlo non è stato trattato molto bene dalla stampa ma era nel momento del divorzio e ci sono sempre due campane da ascoltare, solo che non abbiamo mai davvero ascoltato la sua. Spero che le persone possano dare a Carlo il beneficio del dubbio mentre guardano lo show, e che la sua figura possa essere in qualche modo rivalutata alla luce dell’amore che ha sempre dimostrato per i figli e del dolore che la tragedia di Diana gli ha arrecato. Inoltre Carlo è sempre molto contenuto, quando incontra le persone sono loro che devono venire da lui e non il contrario, è stato interessante rappresentare un personaggio così chiuso in se stesso“. A proposito dei figli, Elizabeth Debicki ci ha tenuto a ringraziare Senan West e Will Powell per l’incredibile lavoro svolto nel portare in scena i principini William e Harry: “Amo i ragazzi nello show, i miei figli fittizi sono ragazzi talentuosi, generosi, ero molto più felice quando erano sul set e ho anche ringraziato il casting director per averli scelti.”

Riguardo alle polemiche per la rappresentazione non troppo veritiera dei reali Lesley Manville ha dichiarato: “Quello che succede in The Crown 5 può anche ignorare i veri eventi, è più che altro cosa questi personaggi stanno sentendo in quel momento e il modo migliore per rappresentarli. Noi umanizziamo queste persone, le rappresentiamo come vere indipendemente da ciò che hanno fatto o non fatto nella realtà.” Elizabeth Debicki ha poi aggiunto: “Abbiamo avuto accesso a filmati privati che non erano stati condivisi, brevi filmati che mi hanno aiutata a capire le interazioni, il linguaggio del corpo, abbiamo avuto coach dialettali e del movimento e il tempo di lavorare su questi dettagli è stato molto d’aiuto per portare la verità di Diana nella serie. Credo che quello che ha rappresentato il fascino maggiore di Diana sia stato l’aver portato il privato nel pubblico, cioè un qualcosa di fortemente trasgressivo fino a quel momento, quindi il poter vedere cosa succedeva dietro le porte chiuse, le sue paure private, i suoi desideri privati. Questo è l’aspetto davvero interessante di questa storia.”

La discussione si è infine soffermata, e non avrebbe potuto essere altrimenti, sull’impatto che la morte della regina Elisabetta ha lasciato sul popolo britannico e sul modo in cui The Crown deciderà di celebrarlo nella stagione finale in arrivo nel 2024. Per Jonathan Pryce non ci sono dubbi sul fatto che l’impatto sarà ancora molto lungo e profondo: “Quando ho visto le persone che facevano la fila al funerale della regina, ho pensato che questa fosse la persona che ho sempre voluto ci rappresentasse. I politici di oggi sono inconsistenti, cambiano bandiera e partito continuamente e non lasciano il segno. Come quella persona che è rimasta al potere per tipo una settimana (il riferimento è all’ex premier inglese Liz Truss, ndr). L’ultima parola è invece spettata alla sua interprete Imelda Staunton: “In fondo la regina ha mantenuto la sua promessa di amare il suo popolo, ha tenuto la sua famiglia insieme, ha continuato ad andare avanti nonostante tutto, ha fatto il lavoro che le era stato assegnato. Peter (Morgan) scrive grandi drama e questo è un drama, perciò è drammatico e il dramma comincia quando le cose cominciano ad andare storto.”
Aspettando la sesta e ultima stagione, The Crown 5 è approdato oggi su Netflix con tutti e 10 gli episodi.
The Crown 5. Creato e scritto da Peter Morgan con Imelda Staunton, Jonathan Pryce, Elizabeth Debicki, Lesley Manville, Dominic West e Johnny Lee Miller.