Saw X, recensione: il serial killer John Kramer diventa protagonista di un capitolo riuscito

Saw X - Tobin Bell
Saw X - Tobin Bell

La nostra recensione di Saw X, decimo capitolo di una delle saghe horror contemporanee più longeve: Tobin Bell torna a interpretare il killer John Kramer in un film che infonde più umanità ai personaggi assieme al sangue

L’enigmista è tornato. Non è però risorto dal mondo dei morti, bensì lo troviamo tra gli eventi del primo e del secondo Saw per sistemare un affare molto, molto personale. Tobin Bell interpreta nuovamente John Kramer dopo gli eventi (slegati dalla saga principale) di Spiral, ma in questo Saw X l’attenzione verso i personaggi si dimostra ben più a fuoco del solito e va di pari passo con la solita abbondante dose di emoglobina. Un Jigsaw sì brutale, come lo abbiamo sempre conosciuto, ma anche più vulnerabile, aperto, paterno. Umano.

Mai fregare John Kramer

John Kramer (Tobin Bell) è gravemente malato di tumore, ma quando sente di un miracoloso trattamento non ancora approvato negli Stati Uniti si reca in Messico per sottoporsi a una rischiosa procedura medica sperimentale, portata avanti dalla dottoressa Pedersen (Synnøve Macody Lund), nella speranza di una cura miracolosa per il suo cancro. Il suo sogno svanisce quando scopre che l’intera operazione non è altro che una truffa per frodare i più vulnerabili. Con un nuovo scopo, quello di vendicarsi dei suoi truffatori, il famigerato serial killer torna al suo lavoro con il suo subdolo e inconfondibile stile accompagnato dalla fida discepola Amanda (Shawnee Smith).

Saw X - Shawnee Smith
Saw X – Shawnee Smith

Più John, meno Jigsaw

C’erano già stati un paio di tentativi di umanizzazione del personaggio di John Kramer in passato, in particolare nel terzo e nel sesto capitolo (non a caso tra i più riusciti del lotto), ma mai come in questo Saw X l’iconico villain di Tobin Bell si prende la scena per esporsi alle sue vulnerabilità, alla paura della morte, sua e degli altri. Perché il grande equivoco che questo decimo film cerca di chiarire riguarda proprio la moralità apparentemente distorta di Jigsaw/Kramer: le trappoli mortali non sono una punizione ma un risveglio, l’intento non è punire ma rieducare alla vita e al valore delle proprie scelte. Certo, la logica appare comunque fallace agli occhi di una società civile, ma in questo contesto ha una sua valenza.

È comunque una visione molto più vicina all’uomo che al mostro quella che Kevin Greutert, già regista del sesto film e montatore storico della saga, cerca di restituirci tra una tortura mortale e l’altra. Aiutato da una performance attoriale di gran livello di Tobin Bell (attore fin troppo sottovalutato dal cinema mainstream) e dal gradito ritorno di Shawnee Smith nei panni di Amanda, Saw X si addentra come mai prima d’ora nella mente del suo protagonista e soprattutto nella sua anima, restituendoci il ritratto di un uomo comune annichilito dall’ineluttabilità di una morte imminente che è incapace di accettare ma anche di un uomo tradito da coloro ai quali aveva affidato le proprie speranze.

Saw X - una scena del film
Saw X – una scena del film

Un grande avversario

Verrebbe quasi da affermare come il vero antagonista di questa decima pellicola sia rappresentato dalla spietata e crudele dottoressa Cecilia Pedersen. In fondo ogni eroe, o in questo caso antieroe, che si rispetti ha bisogno di un avversario all’altezza ed è la prima volta che Kramer sembra venir messo all’angolo dalla scaltrezza e dal cinismo di Cecilia. In fondo il personaggio interpretato da una magnetica Synnøve Macody Lund, già vista in Everybody Loves Diamonds, rappresenta l’antitesi perfetta ai valori morali di John ma anche il lato oscuro di John stesso, poiché esprime le contraddizioni intrinseche di una filosofia che altro non è che una legge del taglione un poco rivisitata.

Saw X si accende quindi quando sul campo da gioco si affrontano a viso aperto Cecilia e John, e il divertimento ne beneficia non poco perché anche le trappole stesse (qui in un paio di casi particolarmente efferate e perfide) diventano un campo di scontro ideologico. In un film che cerca, con un po’ di ambizione e di coraggio in più del solito, di regalare maggiore rotondità e profondità all’Enigmista e al suo credo Cecilia rappresenta la cartina di tornasole grazie a cui mettere alla prova questa filosofia e, di conseguenza, anche il rapporto simbiotico tra John e Amanda.

Saw X - una scena del film
Saw X – una scena del film

Il sangue comanda

Rimane però pur sempre un torture porn, quindi come sono le torture a questo giro? Ancora una volta il duo di sceneggiatori Stolberg-Goldfinger sembra essersi divertito a immaginare tutti i modi più perversi con cui aumentare il tasso di emoglobina: squartamenti, amputazioni, craniotomie autoinflitte, persino una trappola con un’altalena mortale. Se il simbolismo trappola-peccato da espiare sembra essersi in gran parte sgonfiato, rimane un certo gusto per il sadico e una tendenza all’esagerazione comunque divertente, specialmente quando le torture diventano quasi catartiche quantomeno per lo spettatore.

Arrivato al decimo giro di giostra si può affermare come Saw X rappresenti uno dei capitoli migliori della saga, in cui ritrovare una buona dose di gore unita stavolta ad una cura di scrittura maggiore e a delle performance attoriali in più di un caso ben più che dignitose. Certo, probabilmente non basterà per far sì che gli scettici si convertano sulla via di Damasco ( o meglio di Kramer), ma per gli appassionati dei giochi dell’Enigmista si può tornare a respirare le atmosfere dei primissimi film con un po’ di sana nostalgia, tra un cadavere e l’altro.

TITOLO Saw X
REGIA Kevin Greutert
ATTORI Tobin Bell, Shawnee Smith, Synnøve Macody Lund, Steven Brand, Michael Beach, Renata Vaca
USCITA mercoledì 25 ottobre
DISTRIBUZIONE Eagle Pictures

 

VOTO:

Tre stelle

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