RoFF17: l’attesissima Masterclass di Russell Crowe. “I valori del cinema? Dettaglio e collaborazione”

Russell Crowe durante la masterclass
Russell Crowe durante la masterclass

Il mai dimenticato gladiatore Russell Crowe è arrivato a Roma per ritirare un premio Speciale alla Carriera e per presentare il suo ultimo film da regista. Per l’occasione si è reso protagonista di una Masterclass indimenticabile

A Roma, nella sua Roma che tanto lo ha reso leggendario, è tornato Russell Crowe . Ufficialmente per accompagnare l’uscita di Poker Face , sua seconda fatica registica di cui trovate qui la recensione, e ritirare il Premio alla Carriera ma ne ha anche approfittato per tenere una Masterclass presso l’Auditorium della Conciliazione.

” Il cinema ha solo due valori che contano: dettaglio e collaborazione. Se su un set non siete collaborativi, non vi fidate degli altri e non fate sì che gli altri si fidino di voi allora non state facendo bene il lavoro dell’attore.” Così Russell Crowe riassume il senso del fare cinema secondo lui. In quasi un’ora e mezza pregna di cose, di aneddoti e ricordi il divo neozelandese (e non australiano come erroneamente si pensa) non sta fermo un attimo. Gira tra le file, si ferma quando qualcuno vuole porgli una domanda, si siede, si rialza per poi tornare sul palco a gigioneggiare come solo lui sa fare. È un vero animale da palco e d’altronde è lui stesso a dirlo: “Quando non lavoravo come barman, come deejay o come cameriere, ed ero fottutamente bravo  a fare il cameriere, stavo sempre sul palco. Ho cominciato col teatro, è stata quella la mia scuola di recitazione dato che non ne ho mai frequentata una. Credo di aver fatto qualcosa come 415 rappresentazioni di Rocky Horror Picture Show e anche molte di Grease.” A poco possono i direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli e il giornalista Federico Pontiggia, moderatore dell’incontro. Crowe è letteralmente un fiume in piena.

Russell Crowe dialoga col pubblico
Russell Crowe dialoga col pubblico

Non ci sono molte regole per l’incontro, tranne una: “Solo gli studenti di cinema possono farmi domande. Voglio parlare di cinema, di narrazione, non di quello che ho mangiato oggi a colazione”. Crowe racconta della sua infanzia, con due genitori che si occupavano di catering proprio per il cinema e di come abbia iniziato da bambino. “Quando mi danno del bambino prodigio rispondo no. Sono un bambino comparsa.” Poi sono arrivati i primi ingaggi e finalmente, a 25 anni, l’esordio cinematografico nel film Giuramento di sangue. “Lì avevo già fatto qualcosa come duemila performance dal vivo con la band sul palco, suonando e componendo musica. Sono entrato nel mondo del cinema dopo una grande fatica, e quando mi chiedevano che desiderio avessi non dicevo mai di voler fare l’attore, bensì il musicista e compositore di canzoni.

Il protagonista di Insider, A beautiful Mind, Il gladiatore, Master and Commander, Cinderella Man e tanti altri si racconta a ruota libera. Se per i primi tre film ha ricevuto la nomination agli Oscar come miglior attore protagonista, è stato Il Gladiatore a consacrarlo nell’olimpo dei grandi di Hollywood facendogli anche vincere l’agognata statuetta. A proposito del Gladiatore, Crowe ha raccontato un aneddoto che riguarda Joaquin Phoenix: “Si sentiva talmente insicuro che non se la sentiva di indossare il suo costume. A Ridley Scott chiedeva continuamente cosa ci facesse lì, con quel costume da gelataio. Continuava a ripetere di essere solo un ragazzo della Florida. Ci vollero dodici ore, e non sto scherzando, per convincerlo a mettersi quel costume. La storia poi la conosciamo tutti, tutti abbiamo visto la sua performance incredibile.” Del set de Il Gladiatore Crowe ha reso tutti partecipi di un altro ricordo, questa volta che riguarda lui stesso: “La scena in cui Massimo torna a casa e trova la moglie e il figlio uccisi è stata difficilissima da girare. Continuavo a dirigermi verso il cono di luce dove Ridley mi aveva detto di andare, e a inginocchiarmi davanti ad un paio di piedi che sarebbero dovuti essere quelli di mia moglie, il tutto con la faccia piena di saliva, lacrime e muco. Ridley all’inizio non era un grande regista di attori, poi lo è diventato. È sempre un onore lavorare con lui.

Inoltre” ha continuato ” non sono uno di quegli attori che ambiscono sempre ai soliti ruoli, tipo Shakespeare. A me interessano ruoli nuovi, inesplorati, con registi che sanno guidarti per farti rendere al meglio. E poi i dialoghi sopra ogni cosa. Sono una sgualdrina del dialogo. E la storia. La cosa importante per me è la performance. Devi avere il controllo, sempre, e un equilibrio. Bisogna essere i burattinai di sé stessi. Non è che uno prende e si buttapuoi buttarti così giù dalla scogliera, devi ripeterle le scene. È importante ribellarsi, ma richiede anche  autocontrollo. Ogni singola performance conta e va fatta al meglio.”

E i suoi ruoli più impegnativi? “ Beh, in Noah abbiamo girato sotto la pioggia per quasi 40 giorni. Poi a Beautiful Mind in cui per mostrare il decorso della malattia di Nash sono arrivato  a dover mostrare 16 tic diversi in una sola scena. Nel mio ultimo film,  che si chiama L’esorcista del Papa, ho recitato con un ragazzino indemoniato e vederlo con gli occhi color sangue e il cranio divelto mi ha fatto stare male anche perché era fottutamente bravo.” Infine, il capitolo delusioni. “Le delusioni fanno parte quotidianamente della mia vita. Bisogna conviverci e imparare ad andare avanti. Quando ci fu l’anteprima di Les Miserables a New York mi alzai a metà film e tornai in albergo. Non mi piaceva il modo in cui avevano trattato Javier, il mio personaggio. Mi sono trovato benissimo, era un grande cast ma riguardandomi non mi sono piaciuto. Anzi, mi sono fatto proprio schifo. Come dicevo prima l’ego è importante, ma non si deve esagerare.”

Russell Crowe risponde ad una domanda
Russell Crowe risponde ad una domanda

Tra la folla esultante Crowe ci ha promesso che tornerà presto nella sua Roma. Anche solo per un concerto con la sua band.

Poker Face uscirà il 24 novembre nelle sale, interpretato da Russell Crowe, Elsa Pataky e Liam Hemsworth e distribuito da Vertice360.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome