Rita Levi-Montalcini, recensione: Elena Sofia Ricci protagonista di un omaggio garbato

Elena Sofia Ricci è Rita Levi Montalcini

La recensione di Rita Levi-Montalcini, il film con Elena Sofia Ricci dedicato alla scienziata premio Nobel nel 1986: un racconto garbato che mostra soprattutto il lato umano della scienza

Rimettersi in gioco

Nel 1986 Rita Levi-Montalcini (interpretata da Elena Sofia Ricci) riceve il premio Nobel, tuttavia la sua soddisfazione non è completa. La scoperta per la quale ha conseguito l’importante riconoscimento, ovvero il Nerve Growth Factor (NGF), non riesce a raggiungere alcuna applicazione clinica. La sua partita col Nerve Growth Factor si riapre quando la scienziata si imbatte in Elena (Elisa Carletti), una giovane violinista che rischia di diventare cieca a causa di una rara patologia della cornea di origine neurologica. Il suo collaboratore storico Franco (Luca Angeletti) sta già conducendo degli esperimenti sulle possibili applicazioni della scoperta alle malattie della vista insieme al giovane oculista Lamberti (Ernesto  D’Argenio), ma la prima reazione della professoressa è negativa. Di cure a base di NGF non vuole più sentir parlare: troppe le delusioni del passato. Il dramma di Elena la pone tuttavia di fronte ad una scelta drammatica: rifugiarsi nella fama o rimettersi in gioco, accettando il rischio di un fallimento? Ovviamente la decisione non potrà che essere una sola: raccogliere la sfida e tornare in laboratorio.

Rita Levi Montalcini: una scena con Elena Sofia Ricci, Ernesto D'Argenio e Luca Angeletti ©foto Lucrezia Torchio
Elena Sofia Ricci, Ernesto D’Argenio e Luca Angeletti ©foto Lucrezia Torchio

Il lato umano della scienza

La storia raccontata dal film di Alberto Negrin pone l’accento sull’aspetto più umano della scienza. Rita Levi-Montalcini viene ritratta come una donna determinata e risoluta, ma anche estremamente generosa. Da qui la volontà del regista di mostrare retroscena forse più frivoli ma necessari per approfondire alcune sfumature del personaggio. Basti pensare al legame tra la scienziata e i giovani, più volte sottolineato, oppure ai dialoghi fatti con le ricercatrici più giovani su femminismo, famiglia, figli e persino torte gelato. Non dispiace la decisione di dare spazio a tali aspetti, scelta perfettamente coerente con i movimenti chiari e semplici, privi di fronzoli, della regia.

Il contributo di Elena Sofia Ricci

Elena Sofia Ricci invecchia il suo volto, le movenze e il modo di esprimersi per avvicinarsi il più possibile all’immagine di Rita Levi-Montalcini. L’operazione dà i suoi frutti, perché in effetti la somiglianza è evidente in ciascuno di questi aspetti. Inoltre la sua recitazione resta sempre elegante e garbata. Buono anche il lavoro fatto da Carolina Sala, che interpreta la scienziata da giovane nei vari flashback inseriti nella narrazione. Spetta a lei il compito di raccontare gli inizi di carriera, passando per i successi universitari e per la decisione di non sposarsi, fino al legame col suo mentore il prof. Giuseppe Levi (Franco Castellano) e alle discriminazioni operate a danno di studenti e professori ebrei.

Elisa Carletti interpreta la piccola Elena nel film Rai Rita Levi Montalcini
Elisa Carletti interpreta la piccola Elena nel film Rai Rita Levi Montalcini

Realtà e fantasia

È anche in questo che si mostra la parte più sensibile di Rita Levi-Montalcini. Il suo talento e la sua determinazione non scemano di fronte alle difficoltà, e quelle stesse caratteristiche saranno ancora percepibili decenni dopo quando la scienziata proverà a dare una nuova speranza alla piccola Elena. Qui chiaramente realtà e invenzione si mescolano, lasciando spazio a vicende volte a suscitare l’empatia del pubblico (sebbene la cura somministrata a questa ipotetica paziente 0 sia davvero entrata a far parte della pratica clinica). Un vero omaggio ad una donna straordinaria e moderna, portato avanti con garbo utilizzando un linguaggio alla portata di tutti.

Rita Levi-Montalcini è una coproduzione Rai Fiction – Cosmo Productions EU e va in onda su Rai1 il 26 novembre.

VOTO:

1 commento

  1. Film molto distante come qualità dalle ultime realizzazioni italiane in fatto di fictions.
    Esclusa la Ricci, recitazioni a tratti goffi, lente, poco ematiche e molto costruite. Quasi teatrali e poco adattabili ad un film tv. La storia è poco accattivante, narrazione lenta e fin troppo fantasiosa. Personalmente, mi aspettavo molto di meglio. 2/5 il voto.

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