Addio a Mirna Doris, regina della canzone napoletana, ma è giallo sulla morte

Mirna Doris

E’ morta Mirna Doris, leggenda della canzone napoletana, da Core spezzato a Preghiera a ‘na mamma. Il giallo della morte annunciata, poi smentita, poi riconfermata, e il cordoglio del sindaco De Magistris

Dopo Corrado Sfogli della NCCP, se n’è andato un altro pezzo di Napoli: Mirna Doris. Storica interprete della canzone napoletana, è morta all’età di 79 anni. Era ricoverata nella Clinica Villa Angela di Napoli per problemi neurologici e diabetici, ma c’è stato un piccolo giallo sulla morte: la notizia era già iniziata a circolare nelle prime ore della mattinata, per essere poi clamorosamente smentita dalla clinica stessa e dal suo profilo Facebook ufficiale. Alla fine la conferma del responsabile dei ricoveri Fabio Turiello: «Purtroppo il cuore di Mirna Doris si è fermato alle 11.40 di stamane. In un primo momento abbiamo sperato di non dare questa notizia, poi dal medico che aveva in cura la cantante è arrivata la notizia esatta del decesso: arresto cardiaco». E’ poi arrivato, nuovamente sul Facebook ufficiale anche un comunicato della famiglia per chiarire la vicenda.

Mirna Doris, all’anagrafe Annunziata Chiarelli, era nata a Napoli il 28 settembre 1940. Dopo aver studiato canto ha iniziato a esibirsi in festival di strada e feste private nella sua città, e nel 1962 è stata finalista al Festival di Castrocaro. Tra il 1963 e il 1970 la Doris partecipò al Festival di Napoli, vincendolo nel 1968 con Core spezzato e nel 1969 con Preghiera a ‘na mamma.

Durante la sua carriera Doris ha anche partecipato a diverse edizioni di Un disco per l’estate, Canzonissima, il Festival delle Rose, Viva Napoli. A teatro è stata protagonista di celebri sceneggiate napoletane, al fianco tra gli altri di Mario Merola, Pino Mauro e Geppy Gleijeses. In tv è stata spesso ospite in tutte le trasmissioni di Paolo Limiti, da E l’Italia racconta a Ci vediamo in TV.

«Profondo cordoglio della città di Napoli» è stato espresso dal sindaco, Luigi de Magistris, che l’ha ricordata definendola «voce storica della canzone napoletana e grande protagonista della musica di Napoli e del Paese».

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