Miss Marx, recensione: perché il suo socialismo punk poteva essere migliore

Miss Marx, recensione: perché il socialismo punk dell'ultimo film della Nicchiarelli poteva essere migliore
Miss Marx - Romola Garai

La recensione di Miss Marx, il film dedicato alla più tenace delle figlie di Karl Marx: presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2020 da Susanna Nicchiarelli, vanta un’estetica notevole e un’interessante colonna sonora, per questo dispiace che la storia si fermi alla superficie

Miss Marx

Eleanor Marx (Romola Garai) è la figlia più piccola di Karl Marx (Philip Groning): colta, libera e appassionata, colpisce tutti con l’elogio funebre pronunciato al funerale dell’amato genitore. Le sue doti la rendono la persona più adatta a seguire le gesta politiche ed ideologiche del padre. Se in pubblico le riesce semplice parlare alle folle, occuparsi di teatro e portare avanti con fierezza le sue battaglie – il tutto in un contesto fortemente maschilista – nel privato non riesce ad avere la stessa forza. Travolta dalla storia d’amore con un uomo che non la rispetta né la supporta (Edward Aveling, interpretato da Patrick Kennedy), vive le contraddizioni della ragione e del sentimento, dell’emancipazione e della sottomissione.

Politica e vita privata

Miss Marx si focalizza totalmente sulla vita di Eleanor Marx, mostrandone la vita politica ma anche il lato più umano. La sceneggiatura comprende alcuni discorsi pubblici enunciati di fronte agli operai di una fabbrica e di fronte ad un gruppo di donne, ma non si tratta degli unici episodi volti a manifestare l’aspetto ideologico del personaggio. In altre occasioni la protagonista guarda in macchina per esporre pensieri e teorie, come se stesse esponendo il suo credo direttamente allo spettatore. È in queste occasioni che si vede d’altronde la forza del personaggio: Eleanor Marx è passata alla storia come una delle prime donne a portare avanti i temi del femminismo e del socialismo, il che certamente emerge in modo nitido dalla storia che si racconta.

Miss Marx - Patrick Kennedy e Romola Garai
Patrick Kennedy e Romola Garai

Il rapporto tossico con Edward Aveling

Susanna Nicchiarelli non si limita a questo. Ciò che la regista vuole mostrare è anche un aspetto privato della sua Miss Marx, e più precisamente legato alla vita sentimentale della giovane. Se infatti il personaggio pubblico è caratterizzato da un’indole combattiva e una viva intelligente, nel privato questa stessa donna non riesce a farsi valere. Legata ad un uomo profittatore e fedifrago, Eleanor non riesce ad allontanarsi da un rapporto tossico che la logora dall’interno. La storia si presenta asciutta e priva di fronzoli, caratterizzata da piccoli salti temporali volti ad eliminare il superfluo. Lo scopo è raccontare gli ultimi anni di vita di Eleanor – dalla morte del celebre genitore fino al suo stesso suicidio – tagliando però tutto ciò che potrebbe distogliere l’attenzione dai due aspetti sopra menzionati.

Una trama asciutta

L’idea è giusta, come d’altronde anche la resa estetica della storia. A completare il tutto si aggiunge la particolarissima colonna sonora tra il rock e il punk del gruppo torinese Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, al quale è andato il Premio Soundtracks Stars a Venezia 77. Buona anche la performance di Romola Garai, candidata non a caso per la Coppa Volpi (andata poi a Vanessa Kirby per Pieces of a woman): la sua è una Miss Marx efficace, che ruba la scena ad ogni inquadratura. Nonostante i numerosi pregi stilistici, la pellicola presenta tuttavia alcune debolezze sotto l’aspetto realizzativo. La storia infatti non riesce a conferire il giusto ritmo ad una battaglia che sarebbe potuta essere molto più coinvolgente. Nemmeno l’uso di immagini di repertorio inserite qua e là riesce a colpire nel segno, rimanendo sulla superficie di una realtà già conosciuta che non stupisce e che purtroppo non riesce ad andare più a fondo.

Miss Marx, dopo essere stato presentato in anteprima alla 77ª Mostra del Cinema di Venezia, è stato distribuito da 01 Distribution a partire dal 17 settembre 2020 per poi passare alle principali piattaforme di streaming. Nel cast anche Emma Cunniffe, Felicity Montagu, Karina Fernandez e John Gordon Sinclair.

VOTO:
2 stelle e mezza

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