May December, recensione: Natalie Portman e Julianne Moore in un melodramma torbido e seducente

May December - Julianne Moore e Natalie Portman
May December - Julianne Moore e Natalie Portman

La nostra recensione di May December di Todd Haynes con Natalie Portman e Julianne Moore, candidato ai Golden Globes: Haynes torna al cuore del proprio cinema con un film che mescola l’anima del melodramma al thriller, parlandoci di manipolazione e controllo

Dopo la presentazione a Cannes arriva in sala in primavera il nuovissimo film dell’americano Todd Haynes (Lontano dal Paradiso, Carol, Io non sono qui) che, per l’occasione, ritrova Julianne Moore dirigendo per la prima volta Natalie Portman in May December. Nel farlo l’autore americano torna alle radici tematiche e al cuore emotivo del proprio cinema, grazie ad una storia (vera e riadattata per il cinema da Samy Burch) sinuosa e seducente che sfrutta la torbidezza dell’argomento per parlare di manipolazione e controllo, ma anche del rifiuto categorico di vedere chi siamo davvero.

Il passato che ritorna

Due decenni dopo che il loro rapporto è stato al centro di uno scandalo sui tabloid, Gracie (Julianne Moore) e Joe (Charles Melton) sembrano condurre una perfetta vita di provincia. Il loro idillio domestico è sconvolto dall’arrivo di Elizabeth (Natalie Portman), una famosa attrice televisiva che giunge nell’affiatata comunità per prepararsi a interpretare il ruolo di Gracie. Quando Elizabeth si insinua nella quotidianità di Gracie e Joe, gli spiacevoli eventi dello scandalo tornano a galla provocando una nuova ondata di emozioni sopite.

May December - Julianne Moore e Natalie Portman
May December – Julianne Moore e Natalie Portman

I wish I could be a California…

Sotto il sole della California, tra le palme lussureggianti e le schiere di ville opulente e gigantesche, il cinema ci insegna da decenni che serpeggiano segreti inconfessabili, scandali oscuro pronti a venire alla luce distruggendo famiglie, reputazioni, sogni e persino vite. Come poteva uno come Todd Haynes farsi sfuggire una simile opportunità di racconto torbido e seducente? Ovviamente non poteva. May December è così il suo progetto forse più divertito, almeno sotto certi aspetti, perché il bravo autore americano spariglia di continuo le carte, diventa ancora più sfuggente del solito e si bea nel confondere lo spettatore, a partire già dal titolo piuttosto enigmatico.

Perché in quel May December si nota già una certa ambiguità di fondo, una tendenza a voler offrire più di una chiave di lettura possibile per entrare nelle psiche di Gracie ed Elizabeth, ma anche forse in quella degli stessi Haynes e Burch: May come possa o May come maggio. Come maggio e dicembre, appunto, due mesi antitetici e in conflitto tra loro un po’ come le due protagoniste del film: la giovane e rampante Elizabeth e la matura e “decadente” Gracie, che saranno costrette a mettersi in discussione; la prima la propria apparente sicurezza, la seconda la propria apparente infelicità. Entrambe sono due donne chiamate a vivere in un mondo in cui le regole non valgono allo stesso modo.

May December - Natalie Portman
May December – Natalie Portman

Saper entrare nell’intimità

Eppure è difficile empatizzare con Gracie, con le sue azioni, con il modo in cui ha sconvolto la vita del tredicenne Joe fino a svuotarlo della propria psicologia, del proprio carattere, della propria innocenza. Quello che Haynes fa non è farcela piacere a tutti i costi, anzi  ce la rende persino sgradevole, quanto piuttosto non farla diventare l’unica antagonista della situazione. Perché è innegabile come ci sia un sottotesto femminista molto forte nel modo in cui viene percepito il personaggio di Gracie coi suoi comportamenti, come a insinuare che se al contrario fosse stato un uomo ad approfittarsi di una tredicenne nessuno si sarebbe scandalizzato così tanto.

Ovviamente May December non si spinge mai a tanto (e per fortuna), però è innegabile come l’impianto anche un po’ camp e melodrammatico della confezione faccia presagire quantomeno un lamento in tal senso, accentuato dalla volontà del regista statunitense di confondere ulteriormente le verità con le bugie, la manipolazione con la realtà come fossimo in un thriller psicologico à la Verhoeven. Di certo è un film capace di entrare come pochi altri nell’intimità delle sue protagoniste, fino restituircele con tutte le loro contraddizioni. È emblematica la scena in cui Elizabeth tiene una lezione di recitazione ad una classe di bambini, incluso quello di Gracie, e parla loro di come affrontare la realtà delle scene di sesso.

Consapevolezza di sé e percezione esterna, identità individuale e identità collettiva (o duale), manierismo e autenticità, costrutti sociali e trasgressione degli stessi: in May December convivono anime opposte che si intersecano, flirtano quasi le une con le altre e si rincorrono in una pellicola in cui tutto ciò che si vede potrebbe non essere autentico o, al contrario, potrebbe esserlo perfino troppo. Il meccanismo non gira sempre perfettamente e qualche momento di stanca lo si avverte, specialmente nel terzo atto, ma Haynes ha girato un’opera sexy, divertente e divertita, che suggerisce molto più di quello che lascia intravedere. Non è cosa da poco.

May December - Natalie Portman e Charles Melton
May December – Natalie Portman e Charles Melton

 

TITOLO May December
REGIA Todd Haynes
ATTORI Natalie Portman, Julianne Moore, Charles Melton, Cory Michael Smith, Piper Curda, Elizabeth Yu
USCITA 24 aprile 2024
DISTRIBUZIONE Lucky Red

 

VOTO:

Tre stelle e mezza

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