Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno, recensione: una festa tra musica e cinema dedicata ai fan

Luciano Ligabue - 30 anni in un giorno - Ligabue in concerto (foto di Jarno Jotti)
Luciano Ligabue - 30 anni in un giorno - Ligabue in concerto (foto di Jarno Jotti)

La recensione di Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno, un documentario di Marco Salom che celebra trent’anni di carriera di Ligabue raccontando il concerto di Campovolo 2022 tra ricordi, testimonianze e tanta musica

Arriva come evento speciale al cinema soltanto per tre giorni Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno, un docufilm diretto dallo specialista Marco Salom la cui carriera include decine di video musicali e alcuni documentari per il cinema. Ligabue ci porta nel backstage e sul palco del suo epocale concerto di Campovolo dello scorso giugno davanti ad oltre centomila persone, senza tralasciare aneddoti, ricordi e testimonianze di una carriera lunga più di trent’anni da oltre 8 milioni di copie vendute.

Il meglio deve ancora venire

Campovolo, 4 giugno 2022. A due anni dalla data prefissata finalmente Luciano Ligabue può esibirsi davanti ad oltre 100.000 fan adoranti, in un concerto di oltre tre ore che ripercorre tutti i momenti salienti della sua pluritrentennale carriera. Da Certe notti a Balliamo sul mondo, passando per Tra palco e realtà, Ho messo via, L’odore del sesso, Questa è la mia vita, Piccola stella senza cielo e tanti altri successi storici per un totale di oltre trenta canzoni. Insieme a lui alcuni ospiti speciali lo hanno accompagnato nel corso della serata oltre alla sue due storiche band, i Clandestino e La Banda: nomi come quelli di Elisa, Loredana Bertè, Francesco De Gregori, Mauro Pagani, Eugenio Finardi e Gazzelle. Oltre alla musica però c’è spazio anche per delle chiacchierate con tutti gli amici, i collaboratori storici, gli stessi ospiti e i produttori musicali che raccontano un lato inedito di Ligabue, la sua voglia di tornare sul palco dopo lo stop per la pandemia, di comporre nuova musica e di condividerla con i suoi innumerevoli fan, per lui una seconda famiglia.

Luciano Ligabue - 30 anni in un giorno - Ligabue in concerto (foto di Jarno Jotti)
Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno – Ligabue in concerto (foto di Jarno Jotti)

Una vera e propria festa

È difficilissimo mantenere un pensiero oggettivo su un’operazione come quella di Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno perché si tratta di un docufilm pensato, scritto e diretto soprattutto per i fan del rocker di Correggio, com’è usuale che siano questo tipo di operazioni. In fondo la musica di Ligabue occupa quasi tutte le due ore di durata, e quando la musica non c’è c’è comunque il Liga anche quando non è presente nell’inquadratura. Il ritratto che amici, conoscenti e anche ammiratori ne danno sfiora in più momenti l’agiografia, ed è un peccato perchè forse ci si sarebbe potuti aspettare una maggiore tridimensionalità e profondità dello sguardo, soprattutto visto e considerando che Ligabue ha anche una carriera di scrittore e regista cinematografico alle spalle non da poco. Salom invece decide di lasciare andare il pensiero critico per imbastire una vera e propria festa di cui la musica è assoluta protagonista, e che non manca di regalare qualche simpatica curiosità soprattutto sulla fanbase del Liga nazionale. E allora Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno rimane un film per chi Liga lo ha amato in passato e soprattutto per chi lo ama tuttora, mentre per tutti gli altri l’unico motivo di interesse nel dargli una possibilità potrebbe risiedere nel volerlo riscoprire o nel volerlo rivalutare.

Luciano Ligabue - 30 anni in un giorno - Ligabue in concerto (foto di Jarno Jotti)
Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno – Ligabue in concerto (foto di Jarno Jotti)

Eccellenza tecnica

Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno rimane comunque un prodotto tecnicamente di ottima fattura, tra una fotografia curatissima che alle volte potrebbe risultare un po’ patinata e una qualità di montaggio sia visivo che sonoro decisamente sopra la media di queste produzioni. Il tutto ha lo scopo puro e semplice di migliorare l’esperienza dello spettatore, portandolo quasi a credere che il concerto si stia svolgendo davanti ai suoi occhi e che non sia presente un filtro come quello del grande schermo. Tra riprese aeree con i droni, movimenti di camera a spalla e dolly Salom si gioca tutte le frecce del proprio arco per realizzare un film totalmente immersivo, pur senza bisogno della tridimensionalità, sfruttando tutti i mezzi tecnici a propria disposizione e volando letteralmente tra i volti degli spettatori, sopra le luci avvolgenti e la folla che balla e che canta e restituendo allo spettatore l’adrenalina sia di Ligabue e della sua band che del pubblico stesso. Tanto sudore, tante lacrime di gioia, bocche che cantano all’unisono, corpi che saltano all’unisono e si scatenano, mentre il sole pian piano alle spalle va giù.

Luciano Ligabue - 30 anni in un giorno - Ligabue in concerto (foto di Jarno Jotti)
Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno – Ligabue in concerto (foto di Jarno Jotti)

Lo stato dell’arte

Forse però il maggior interesse di un prodotto come Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno sta nel modo, più o meno cosciente, in cui fotografa lo stato della musica (e più in generale dello spettacolo) italiani.  Lo percepiamo non solo attraverso le parole del Liga stesso e dei suoi collaboratori, ma proprio attraverso le difficoltà logistiche, le incertezze e le paure che nel docufilm vengono in qualche modo incanalate, seppur in maniera sottile. Non è certamente un film politico o di denuncia questo, come già scritto appena sopra è una festa a tutti gli effetti, ma la sensazione è che rimanga una festa alla fine della quale tocca chiedersi come andare avanti. Ligabue si racconta in questa pellicola e si spoglia metaforicamente di tutte le sue certezze, o almeno di una gran parte di esse, ma è anche consapevole del periodo non roseo della cultura, dell’arte e dello spettacolo italiani e questo “fantasma” in qualche modo aleggia lungo tutto questo Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno. Per fortuna però la musica resta e piaccia o meno Ligabue resta un’icona del pop italiano (alcuni direbbero rock ma qui le fazioni si spaccano), le cui canzoni sono entrate ormai a far parte della memoria nazionalpopolare. E poi, confessiamolo, chi di noi non ha mai strimpellato Certe notti davanti ad un falò in una sera d’estate?

Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno. Regia di Marco Salom con Ligabue, Elisa, Loredana Bertè, Francesco De Gregori, Eugenio Finardi, Mauro Pagani e Gazzelle in uscita nelle sale come evento speciale dal 20 al 22 marzo distribuito da Vision Distribution.

VOTO:

Tre stelle

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