Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno, presentazione: “tre anni d’inferno senza quel palco”

Luciano Ligabue - 30 anni in un giorno - Marco Salom e Luciano Ligabue in conferenza stampa
Luciano Ligabue - 30 anni in un giorno - Marco Salom e Luciano Ligabue in conferenza stampa

La presentazione di Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno, il docufilm di Marco Salom che ripercorre tre decenni di carriera del rocker emiliano partendo dall’epocale concerto di Campovolo del giugno scorso

Al cinema di Barberini di Roma si è tenuta l’anteprima di Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno, un docufilm realizzato dal regista di video musicali Marco Salom penato per celebrare gli oltre trent’anni di carriera del rocker di Correggio, a partire dal concerto di Campovolo del giugno scorso davanti ad oltre 100.000 fan. Non sono mancati gli ospiti e le testimonianze di eccezione da Loredana Bertè ad Elisa, passando per Francesco De Gregori, Gazzelle ed Eugenio Finardi.

Cosa ti ha colpito maggiormente del vedere il film in sala e come lo descriveresti? Che tipo di film è Luciano Ligabue – 30 anni in un secondo?

Ligabue: È un film musicale, forse anche di genere. Mi ha colpito molto, mi ha colpito molto soprattutto perché era la prima volta in assoluto che lo vedevo in sala.  Dopo tre anni in cui un toccavo un palco l’accumulo di frustrazioni, impazienza e ansia da prestazione è diventato insopportabile e questa sensazione probabilmente cerco anche di nasconderla un po’, ma nel film c’è e si vede. Marco Salom non è solo il regista del film ma anche la vittima predestinata perché è stato sempre lì durante i giorni prima del concerto, beccandosi anche una serie di vaffa decisamente corposa.

Tu sei un artista che ama raccontare per immagini e lo hai fatto anche da regista con tre film all’attivo. Come mai hai scelto Marco Salom per Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno?

Ligabue: C’è una cosa che fai con l’incoscienza del caso quando decidi che c’è una storia da raccontare come successo nei tre film che ho girato, il che vuol dire dover fare uno sforzo mentale importante. Per fortuna Marco mi ha sollevato da questo sforzo, abbiamo girato insieme tanti videoclip e quindi conosco il suo lavoro molto bene ed è forse per quello che è riuscito a sopravvivere ai miei tanti vaffa quasi affettuosi.

Luciano Ligabue - 30 anni in un giorno - Marco Salom e Luciano Ligabue
Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno – Marco Salom e Luciano Ligabue

Non è la prima volta che esce un film su un tuo concerto, ma la sensazione è che questo Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno e soprattutto questo luogo siano in qualche modo speciali. È così?

Ligabue: La prima volta a Campovolo fu nel 2005, quando avevo deciso di presentare un album molto personale per me (Nome e cognome, ndr.) in un periodo della mia vita pieno di cose sia positive che non. Questa volta è stata un’emozione ancora più grande perché è stato uno dei primi concerti dopo la famosa riapertura, senza dimenticare ovviamente ciò che è stato il Covid e quello che ha prodotto. Io ho un’immagine che mai dimenticherò , cioè quando sono salito sul palco e ho iniziato a cantare Non cambierei questa vita con nessun’altra. Io speravo che loro sentissero la canzone e la celebrazione della vita, riuscendo a cancellare quelle immagini di morte e dolore. Era ancora giorno in quel momento e quando io ho cantato un verso della canzone che fa abbiamo vinto noi, ho visto le loro espressioni mentre la cantavano e ho capito quando desiderassero cantarla assieme a me.

I protagonisti siete tu e il pubblico, mentre i co-protagonisti sono la band e gli ospiti speciali. 

Ligabue: Ho provato a spiegare cosa si prova a salire sul palco condividendolo con le persone che lavorano con te, con gli amici e con quelle persone che ti seguono da sempre. Per quanto riguarda il pubblico ho una visione d’insieme ma anche limitata delle persone, perché le facce che vedo sono sempre quelle che vedo nelle primissime file. Vedere invece come il film sia entrato nelle facce di chi stava dietro, raccontandole e dando loro importanza, mi fa emozionare moltissimo ed è la cosa che probabilmente amo di più del film.

Luciano Ligabue - 30 anni in un giorno - Marco Salom e Luciano Ligabue
Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno – Marco Salom e Luciano Ligabue

Tu sei un enorme appassionato di cinema. Quanto cinema c’è in quello che scrivi o canti?

Ligabue: Sono in molti a dirmi spesso quanto le mie canzoni siano cinematiche e quanto ricordino loro delle immagini o delle inquadrature di film che avevano visto e amato. Il cinema è una passione talmente forte che mi ha messo nella condizione di non resistere al più scellerato desiderio di volerlo fare, grazie anche a quel folle di Domenico Procacci. Per quanto però avessi studiato la materia nei mesi precedenti, c’era sempre una troupe romana che pensava: “Ahò, questo sta a fa du film in uno, er primo e er ultimo.” Non è facile convincere loro che sai quello che stai facendo, però fortunatamente ce l’abbiamo fatta. Mi hanno anche proposto di recitare, ma so di essere negato perciò nell’80% dei videoclip cammino e basta. Ci andai vicino con Marco Tullio Giordana che mi voleva protagonista di un suo film, ma io gli dissi che sarebbe stato molto meglio per lui che io non l’avessi fatto.

Il tuo percorso musicale finora invece che genere è o è stato?

Ligabue: Devo confessare una cosa: 30 anni in un giorno non ci stanno. Le canzoni sono qualcosa di impalpabile o indomabile, non sai chi canterà il tuo pezzo o quanto durerà una canzone e se lascerà un segno. Le canzoni riescono a tenerti compagnia, a darti forza, ad emozionarti, a farti ballare e a non farti sentire solo. Quando una canzone riesce a fare questo è sempre una canzone riuscita.

Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno. Regia di Marco Salom con Ligabue, Loredana Bertè, Elisa, Eugenio Finardi, Francesco De Gregori e Gazzelle in uscita nelle sale come evento speciale il 20,21 e 22 marzo distribuito da Vision Distribution 

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