La stanza delle meraviglie, recensione: dal dolore più grande la riscoperta dell’amore per la vita

La stanza delle meraviglie - Alexandra Lamy e Hugo Questel
La stanza delle meraviglie - Alexandra Lamy e Hugo Questel

La recensione de La stanza delle meraviglie: Lisa Azuelos racconta l’avventura on the road di una madre coraggio che lotta per riavere indietro suo figlio e, nel farlo, scopre un’incredibile voglia di vivere

Thelma e Louis

Thelma (Alexandra Lamy) è una madre single che lavora e cresce da sola suo figlio Louis (Hugo Questel) di 12 anni, col supporto della madre (Martine Schambacher) e di un bizzarro baby sitter (Xavier Lacaille). Quando però il bambino è vittima di un incidente in skateboard e finisce in coma, decide di portare a termine le “10 cose da fare prima della fine del mondo” elencate nel diario del ragazzino. La speranza è che questo lo faccia finalmente risvegliare. La donna intraprende così un viaggio che la porterà molto più lontano di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

Amore materno, amore per la vita

La stanza delle meraviglie è l’ottavo lungometraggio di Lisa Azuelos, la quale si avventura su un terreno complesso come quello della dell’amore materno e dell’amore per la vita. Il personaggio di Thelma racchiude queste due anime, sebbene con proporzioni assai diverse: se l’attaccamento al figlio è innegabile e sconfinato, la donna ha scordato quanto sia bello godersi ogni attimo che la vita ci offre. “Avevo dimenticato come la vita possa essere dolce”, dirà Thelma al personaggio interpretato dall’affascinante Maria Fernanda Cândido, la quale le risponderà con un eloquente “La vita è dolce, siamo noi che siamo duri”.

La stanza delle meraviglie - Alexandra Lamy
La stanza delle meraviglie – Alexandra Lamy

Un racconto frettoloso

È proprio su questo aspetto che la Azuelos perde la sua occasione più grande, non riuscendo a dare la giusta profondità al personaggio. Le sfide che Thelma cerca di portare a termine sono trattate in modo grossolano, con eccessiva frettolosità, il che impedisce allo spettatore di appassionarsi fino in fondo ad esse. Un discorso simile può essere fatto per i momenti in cui la donna cerca una vicinanza – fisica o mentale – col figlio inerme: anche qui manca una reale profondità, sebbene non venga mai meno una certa, apprezzabile, delicatezza. Thelma non ha permesso al figlio di avere un padre così come lei non ne ha avuto uno, eppure questo lato emozionale viene liquidato con troppa facilità.

Le meraviglie della vita attraverso gli occhi di un bambino

Un vero peccato, soprattutto perché il percorso di rinascita di Thelma poggia su un’avventura on the road resa particolarmente interessante dalla fervida fantasia di un bambino di soli 12 anni. Louis possiede la curiosità tipica della sua età ed è questa a spingerlo a desiderare un bagno con i delfini, l’autografo di un misteriosissimo disegnatore di manga in un posto sperduto in Giappone o ad affrontare una folle discesa con lo skate. Sua madre imparerà a conoscere lui, i suoi amici, le sue passioni. Solo così potrà immaginare un futuro: paradossalmente, la tragedia occorsa a suo figlio le permetterà di svegliarsi da un torpore durato fin troppo, di scrollarsi di dosso ogni paura e di riappropriarsi di tutta la libertà con la quale è giusto vivere la propria vita. Molto gradevoli i brani scelti per questo percorso, tra cui spiccano la commovente Nightcall di London Grammar e la ritmatissima Intense di Saari Raat.

La stanza delle meraviglie, distribuito da Notorious Pictures, arriva al cinema il 13 luglio 2023. Diretto da Lisa Azuelos, il cast è formato da Alexandra Lamy, Muriel Robin, Hugo QuestelXavier LacailleMartine Schambacher, Rafi PittsMaria Fernanda CândidoEye Haidara.

VOTO:
3 stelle

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