Ecco la nostra recensione de La casa dei fantasmi, ennesima trasposizione della celebre dark ride di Disneyland: neanche Danny DeVito, Rosario Dawson e Owen WIlson possono salvare un film così spento
Vent’anni dopo un primo, non proprio riuscitissimo, tentativo con Eddie Murphy la Disney ci riprova e torna in sala con La casa dei fantasmi, ennesima trasposizione dal cast stellare dalla resa discutibile: Danny DeVito, Rosario Dawson, Owen Wilson, Jared Leto e il piccolo ma talentuoso Chase Dillon non riescono a tenere a galla un pastiche poco ispirato e stanco, che si accende solo in alcuni brevi momenti.
I cancelli si riaprono
New Orleans. Dopo la morte del marito Gabbie (Rosario Dawson) e suo figlio Travis (Chase Dillon) si trasferiscono in una casa infestata dai fantasmi dei precedenti proprietari. Per combattere gli spirit, alcuni dei quali con intenzioni malvagie come Alistair Crump (Jared Leto), si alleano con Ben (LaKeith Stanfield) un ex astrofisico ora investigatore del paranormale, il prete ed esorcista Padre Kent (Owen Wilson), la sensitiva Harriet (Tiffany Haddish) e il professore di storia Bruce Davis (Danny DeVito). Dovranno però chiedere aiuto a Madame Leota (Jamie Lee Curtis), la sensitiva che per prima ha evocato gli spettri, per affrontare e sconfiggere Crump.
Manca la magia
Ci risiamo. Se anche i live action Disney tratti dai film di animazioni più iconici e amati ora faticano persino al box-office, è sintomo di una crisi creativa (forse) senza precedenti che sa avvenendo nella casa dei sogni di Burbank, in California. Ne è una dimostrazione questo La casa dei fantasmi, secondo tentativo di trasporre al cinema le atmosfere e l’immaginario sospeso tra horror e commedia della più famosa dark ride dei parchi Disney, dopo l’omonimo film uscito ormai vent’anni fa.
Il problema, e il titolo scelto lo riassume piuttosto bene, è che manca completamente la magia. Non l’elemento magico o fantastico, intendiamoci, ma la magia del racconto e della messa in scena, quel tipo di vibrazione che parte da un’idea visiva, da un germoglio creativo o da un’intuizione fulminea e che poi si sviluppa fino a creare un nuovo tipo d’immaginario, iconico e irreprensibile come avvenne proprio vent’anni fa grazie ai Pirati dei Caraibi e a quel ” simpatico balordo” di Jack Sparrow/Johnny Depp. Altri tempi, ben altri risultati.
New Orleans dov’è?
C’è un altro elemento imprescindibile che purtroppo latita, se non addirittura manca, ed è New Orleans. Sebbene la città della Louisiana funga solo da macro-arena per quasi tutta la durata, è un vero colpo basso il non aver pensato di valorizzarla davvero; ad esempio sfruttandone non solo gli aspetti folkloristici e storici come quelli legati al colonialismo, ma anche quelli più puramente mitologici e leggendari, senza considerare la musica jazz, la cultura black, le influenze del Vecchio Mondo per quanto riguarda l’esprit de vie.
Ne La casa dei fantasmi l’anima family friendly si impossessa fin troppo velocemente della storia, impedendole perciò di acquisire maggior respiro, di contaminarsi in maniere meno sicure e più eccitanti, di aprirsi a nuove possibilità. Tutto è stato realizzato e scritto con il bilancino, ma paradossalmente è proprio l’equilibrio a difettare perché il regista Justin Simien non trova mai la sintesi giusta tra la ricerca del divertimento e dello spavento, lasciando che il film propenda molto più sul primo versante senza peraltro particolare brillantezza.
I bambini magari apprezzeranno
Se non altro La casa dei fantasmi dovrebbe poter essere in grado di soddisfare un pubblico meno smaliziato ed esigente come quello dei bambini, ma non certo perché privi di gusto bensì piuttosto perché capaci di farsi trascinare da una storia scritta e pensata appositamente per loro, per il loro sguardo e la loro sensibilità. Tutto sommato la pellicola di Simien si lascia anche guardare e vanta un paio di intuizioni niente male purtroppo lasciate irrisolte, ma la sensazione di già visto e la mediocrità di alcuni passaggi narrativi lasciano parecchio a desiderare.
La sensazione che permane addosso è quella di un racconto che vorrebbe affrontare anche un tema importante come quello del peso dell’eredità paterna, che vanta un cast di grandi nomi che sembrano anche divertirsi parecchio e che ha comunque un impianto tecnico di pregio; tutto questo però non basta a fare de La casa dei fantasmi un nuovo caposaldo del cinema per famiglie, perché gli manca la cosa più importante di tutte: un cuore.
La casa dei fantasmi. Regia di Justin Simien con Rosario Dawson, Chase Dillon, Jared Leto, LaKeith Stanfield, Owen Wilson, Tiffany Haddish, Danny DeVito e Jamie Lee Curtis, in uscita nelle sale giovedì 23 agosto distribuito da Walt Disney Italia.
Due stelle e mezzo