La nostra recensione di Marry Me – Sposami, sdolcinata commedia romantica con Jennifer Lopez, nel ruolo di una pop star che sposa un fan sconosciuto, interpretato da Owen Wilson, che imparerà a conoscere e amare
È il film di San Valentino più sdolcinato uscito negli ultimi anni. Un luna park per qualunque fan delle commedie romantiche. Un concentrato di cliché triti e ritriti così ben miscelati da rendere la pellicola un usato sicuro. C’è la pop star incantevole, il cantante latino belloccio e il volto rassicurante di uno degli attori comici più amati di Hollywood: è proprio necessaria una buona sceneggiatura quando puoi puntare tutto sui tuoi protagonisti? Marry Me – Sposami di Kat Coiro, segna il ritorno sul grande schermo della regina delle rom com zuccherose Jennifer Lopez qui in coppia con un Owen Wilson biondissimo, buonissimo e dolcissimo, nonché l’esordio al cinema del cantautore Maluma.
Sconosciuto, scelgo te!
Kat Valdez (Jennifer Lopez) è una pop star strepitosa che sta per sposare in diretta televisiva, sulle note della canzone Marry Me, la nuova stella della musica Bastian (Maluma). Quando sta per salire sul palco, la protagonista scopre il tradimento del futuro marito attraverso un video virale sui social e decide così di mandare in fumo la relazione e sposare uno dei fan presenti al concerto. Il fortunato sconosciuto è Charlie (Owen Wilson) un umile professore di matematica, una personalità che sembra agli antipodi rispetto a quella della pop star. È questo l’assurdo incipit che segna l’inizio di una improbabile storia d’amore.
Lustrini e tanto amore
Con una premessa narrativa così assurda e inverosimile, ci si aspetterebbe un film scoppiettante totalmente votato ad un appagante nonsense dal retrogusto camp. Marry Me, invece, resta per tutto il suo sviluppo una commedia romantica prevedibile e neanche tanto brillante, che punta tutto sull’emozione facile e il sentimentalismo. Non mancano però delle rappresentazioni interessanti che dimostrano quanto, nonostante segua percorsi già tracciati, il film riesca a stare al passo con i tempi. C’è la protagonista straricca, ma che si è fatto da sé e riscopre il valore dell’umiltà, emblema di una femminilità emancipata; c’è il boomer super nerd che impara ad usare i social e propone un esempio (relativamente) nuovo di mascolinità, lontana dall’immaginario del bello e dannato. Soprattutto, però, c’è l’amore, l’amore vero che va oltre le differenze, supera tutte le barriere e, in fondo, vince sempre: un pericoloso attacco ai valori glicemici degli spettatori.
Let me pop!
Se Marry Me, pur senza pretese alcune, funziona e può coinvolgere una buona fetta del suo pubblico di riferimento è certamente merito dei suoi protagonisti. Jennifer Lopez è energia pura che esplode nei numeri musicali, una pop star che si dimostra consapevole delle sue capacità attoriali (e dei suoi limiti) puntando sulla sobrietà nella caratterizzazione della sua Kat. Wilson è un fuoriclasse nei ruoli comici: molto misurata è la sua interpretazione del noioso professore Charlie e, per questo, tenera e irresistibile. La chimica tra i due protagonisti è palese e giova tanto alla tenuta della pellicola. Altrettanto funzionale è la coinvolgente colonna sonora: il brano che dà il titolo al film, On my Way e Love of my Life intonate dalla strepitosa voce di JLO lasciano il segno. In questi tempi bui una Jennifer Lopez luccicante che ci ricorda l’esistenza del vero amore ce la meritiamo tutti.
Marry Me – Sposami. Regia di Kat Coiro. Con Jennifer Lopez, Owen Wilson, Maluma, Chloe Coleman, Sarah Silverman, Utkarsh Ambudkar, Katrina Cunningham, Jimmy Fallon, Michelle Buteau, John Bradley, Brady Noon, Stephen Wallem. Al cinema dal 10 febbraio, distribuito da Universal Pictures.
2 stelle e mezza