I peggiori giorni, recensione: ancora 4 festività per raccontare le ombre degli Italiani

I peggiori giorni - Rocco Papaleo e Giovanni Storti
I peggiori giorni - Rocco Papaleo e Giovanni Storti

Ecco la nostra recensione de I peggiori giorni, secondo capitolo del dittico creato da Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo sul peggio delle festività italiane: rabbia e un po’ di cinismo, ma il motore fatica ancora a girare

Meno di un anno dopo I migliori giorni Edoardo Leo e Massimiliano Bruno tornano ad analizzare le festività italiane attraverso i quattro episodi de I peggiori giorni: questa volta saranno quelli di Natale, Primo Maggio, Ferragosto e Halloween i giorni in cui sviscerare tutto il peggio dell’italiano medio, grazie anche ad un cast ancora una volta nutritissimo che va da Anna Foglietta agli stessi Leo e Bruno, senza dimenticare Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Fabrizio Bentivoglio e tanti altri grandi nomi.

Aria di festa

A Natale Stefania (Anna Foglietta), Luca (Massimiliano Bruno) e Alessandro (Edoardo Leo) sono tre fratelli che devono decidere chi di loro dovrà essere a donare un rene al padre morente. Durante il Primo Maggio l’operaio Antonio (Giuseppe Battiston) prende in ostaggio Stefano Barazzutti (Fabrizio Bentivoglio), il capo dell’azienda per cui lavora, stanco dei continui soprusi a cui è sottoposto. A Ferragosto Vincenzo (Ricky Memphis), Ramona (Claudia Pandolfi), Guido (Neri Marcorè) e Flavia (Anna Ferzetti) devono decidere come comportarsi dopo che i due figli di Vincenzo e Ramona hanno abusato dell’unica figlia di Guido e Flavia. Ad Halloween Vittorio (Rocco Papaleo) si ritrova a fare da prestigiatore alla festa del nipote di Gildo (Giovanni Storti), suo vecchio amico ora nemico.

I peggiori giorni - Ricky Memphis e CLaudia Pandolfi
I peggiori giorni – Ricky Memphis e CLaudia Pandolfi

Il bestiario degli Italiani

Un po’ come come succedeva nel primo capitolo, anche ne I peggiori giorni l’assalto nazionalpopolare ai vizi, alle idiosincrasie, agli egoismi e alle ipocrisie dell’Italiano medio del 2023 viene messo in atto lungo quattro festività. In ordine di ricorrenza, dal Natale all’Halloween successivo, assistiamo ad un vero e proprio campionario di individui gretti e meschini, acceccati dall’interesse personale, dall’avidità, dall’egoismo o anche semplicemente dal disperato bisogno di mantenere le apparenze, uno scampolo di moralità illusorio e del tutto apparente.

Leo e Bruno decidono, come ne I miglior giorni di utilizzare il lanciafiamme piuttosto che l’accendino, guardando forse a Risi e Monicelli che già negli anni ’60 e poi nei ’70 avevano raccontato i mostri del Bel Paese, e per far sì che il messaggio arrivi forte e chiaro buttano dentro tutto ciò che determina lo zeitgeist contemporaneo: precarietà, molestie sessuali, ascensore sociale immobile, classismo e pure una punta di razzismo sono i temi toccati ma mai troppo sviscerati da un film la cui scrittura risulta più debole e meno a fuoco del dovuto.

I peggiori giorni - Giuseppe Battiston e Fabrizio Bentivoglio
I peggiori giorni – Giuseppe Battiston e Fabrizio Bentivoglio

Episodi sì, episodi no

Purtroppo I peggiori giorni offre di una disomogeneità nella costruzione e nella scrittura dei singoli episodi che inficia, e non di poco, sul risultato finale. I meno riusciti senza ombra di dubbio sono il primo e il secondo, rispettivamente ambientati a Natale e durante il Primo Maggio, nonostante il parterre di grandi attori nostrani e una chimica tutto sommato convincente tra Bentivoglio e Battiston. Il problema principale di entrambi gli episodi è che non sono mai credibili, né nella costruzione delle singole scene e né nel mondo narrativo che raccontano.

Sono entrambi giocati sull’esasperazione del grottesco e dei comportamenti animaleschi, tutto è talmente tanto carico e sopra le righe da non funzionare neanche mai come parodia, perché la parodia ha bisogno di un innesto di realismo, di un po’ di respiro. Gli ultimi due episodi invece funzionano un po’ meglio, specialmente quello di Halloween, perché le dinamiche relazionali sono un po’ più curate, i personaggi (pur restando macchiettistici) hanno un minimo di colore in più e le loro backstory regalano un po’ di pepe in più anche allo sviluppo tematico. Senza considerare poi l’ottimo lavoro di Claudia Pandolfi nei panni di una madre un po’ “cafona” ma umanissima, forse il personaggio più interessante di tutti.

I peggiori giorni - Anna Foglietta
I peggiori giorni – Anna Foglietta

Sempre la solita solfa

Forse però il maggior tallone d’Achille di un’operazione come quella de I peggiori giorni sta nel non sapersi rinnovare né in termini di linguaggio e né di racconto, perché non è in grado di rappresentare niente di ciò che non si sia mai visto sul grande schermo negli ultimi 60 anni. D’altronde sono passati esattamente sei decenni dal primo indimenticabile I mostri e in tutto questo tempo la rappresentazione iconografica del nostro paese non è riuscita a stare al passo con il cambiamento dei tempi e dei costumi. Rimangono perciò le storie (solite) dei soliti guasconi arrivisti, dei fratelli coltelli, degli sfruttatori integerrimi e dei genitori che si rivelano essere più irresponsabili dei propri figli.

In questo né Leo e né Bruno alla scrittura compiono un passo avanti anche minimo, riproponendo situazioni già viste con svolte di trame ampiamente prevedibili e personaggi che non sono in grado di staccarsi dalla propria monodimensionalità. Alla fine tutta l’operazione paga lo scotto di una narrazione pigra e poco ispirata, e questo si riflette poi anche nel modo superficiale in cui i singoli temi vengono trattati all’interno dei singoli episodi. Non c’è vera cattiveria, non c’è coraggio, non c’è la capacità di ragionare fuori dagli schemi che invece c’era sessant’anni fa. Certo, era un’epoca diversa e c’erano anche meno film a cui rendere conto, ma l’impressione è che oggi si faccia il minimo indispensabile. Solo che non basta più.

I peggiori giorni. Regia di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno con Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Marco Bonini, Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Neri Marcorè, Anna Ferzetti, Claudia Pandolfi, Ricky Memphis, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Rocco Papaleo e Giovanni Storti, in uscita domani 14 agosto nelle sale distribuito da Vision Distribution.

VOTO:

Due stelle e mezzo

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