La recensione di Bullet Train: Brad Pitt circondato da folli assassini nel thriller divertente e pieno d’azione diretto da David Leich con Joey King, Aaron Taylor-Johnson, Brian Tyree Henry, Sandra Bullock, Michael Shannon, Bad Bunny e molti altri
Un’ambita valigetta
Ladybug (Brad Pitt) è uno sfortunato assassino – forse il più sfortunato del mondo – determinato a portare a termine il suo compito dopo l’ennesimo ingaggio finito male: deve prendere una semplice valigetta da un treno che percorre ad alta velocità la tratta Tokyo-Kyoto. Il destino, tuttavia, non ha intenzione di facilitargli le cose. Ladybug si trova così in rotta di collisione con avversari letali provenienti da ogni parte del globo, tutti con obiettivi collegati ma contrastanti.

Action
Bullet Train è prima di tutto azione. Gli spazi sono ristretti – inevitabile conseguenza di un’ambientazione perlopiù legata ai vagoni di un treno superveloce – ma David Leich sa farli fruttare al meglio. Nel suo film non c’è nulla di claustrofobico. Al contrario, duelli corpo a corpo e sanguinose sparatorie si susseguono dinamiche senza esclusione di colpi con un ritmo quasi forsennato. Si potrebbe pensare all’ennesima americanata (il sangue e le esagerazioni non mancano), eppure questo folle thriller tratto dal romanzo di Kōtarō Isaka I sette killer dello Shinkansen è molto di più.

Parata di star capitana da Brad Pitt
Merito del super cast cui fa affidamento, con star di Hollywood che si palesano a sorpresa una dopo l’altra. A capitanare questa lussuosa spedizione un Brad Pitt sempre più deciso a prendersi poco sul serio, sulla falsariga di quel Cliff Booth visto in C’era una volta… a Hollywood che gli valse la più ambita delle statuette. Accanto a lui Joey King, Aaron Taylor-Johnson, Sandra Bullock, Brian Tyree Henry, Andrew Koji, Hiroyuki Sanada, Michael Shannon, il rapper Bad Bunny e molti altri volti super noti e super amati. Una vera parata degna del red carpet più prestigioso, con qualche sorpresa che nessuno spoiler dovrebbe rovinare al pubblico.

Destino e fortuna
Altro tema portante della pellicola è il destino. Ogni personaggio – o forse sarebbe più opportuno dire “ogni killer” – si rapporta con una questione esistenzialista decisamente complessa: è giusto parlare di destino prestabilito? Se sì, come affrontarlo: con serena rassegnazione o come una sfida da vincere? Infine, la fortuna e la sfortuna sono davvero due facce della stessa medaglia? Domande serie cui Bullet Train non vuole dare risposte altrettanto seriose. Sì, perché la chiave è pur sempre il divertimento e il film in effetti riesce a far ridere parecchio. Un marchio di fabbrica di David Leich, già regista del dissacrante Deadpool 2.
Impossibile annoiarsi
Insomma, non c’è spazio per la noia tra azione, destino e anche la giusta dose di emozioni e sentimenti disseminati qua e là nella storia. Il tutto viene però bilanciato con mestiere e soprattutto con l’intelligenza di sapersi sempre fermare al momento giusto. È così che la sceneggiatura corre via con la stessa fluidità dell’alta velocità Tokyo-Kyoto. Certo, saranno in molti a non arrivare a destinazione ma l’ambita valigetta saprà tenere il pubblico incollato alla poltrona per tutto il tragitto.
Bullet Train, dopo aver aperto il Locarno Film Festival, è prodotto da Sony Pictures e arriva in sala il 25 agosto 2022 distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Diretto da David Leitch, il cast è formato da Brad Pitt, Joey King, Aaron Taylor-Johnson, Brian Tyree Henry, Sandra Bullock, Andrew Koji, Hiroyuki Sanada, Michael Shannon e il rapper Bad Bunny.