Blanco infiamma San Siro, sul palco anche Lazza, Drillionaire e Marracash

Il racconto della data a San Siro di Blanco, sul palco con lui anche Lazza, Drillionaire e Marracash

Il più giovane artista italiano ad essersi esibito in uno stadio. Dopo aver conquistato lo Stadio Olimpico di Roma con il suo adrenalinico show, per la prima volta negli stadi, prodotto da Vivo Concerti e Friends and Partners, ieri sera Blanco si è preso anche lo Stadio San Siro di Milano. Artista multiplatino (62 Platini e 5 Disco d’Oro all’attivocon oltre 3 miliardi di stream complessiviBlanco ha portato al suo pubblico uno spettacolo curato nei minimi dettagli, articolato in 4 diversi momenti, 4 atti di un unico grande show che si evolve e trasforma in un viaggio attraverso i generi, per la direzione musicale del fidato Michelangelo. Quattro momenti, ciascuno con la propria intensità, per portare sul palco le molteplici sfaccettature del giovane fenomeno.

Dalle tracce uptempo ed energiche rivisitate in chiave rock ad un set acustico in cui è la voce nuda di Blanco a risuonare nella maestosità dello Stadio San Siro. E ancora spazio ai suggestivi arrangiamenti che hanno coinvolto un’orchestra di 25 elementi e un coro di 50 voci, oltre ad un intermezzo dominato dall’elettronica ipnotica di MACE e Michelangelo. Ospiti a sorpresa Madame, che insieme a Blanco ha stregato il pubblico sulle note di Tutti Muoiono, Lazza e Drillionaire che hanno fatto esplodere San Siro con Bon Ton, Mahmood per un’emozionante interpretazione di Brividi, e Marracash che con la tormentata Nemesi ha dimostrato la potenza dell’incontro tra generazioni avviando lo show alla conclusione.

Sul palco allestito a cattedrale gotica, ispirata nello stile e nel lettering all’Innamorato che Blanco ha tatuato sulla schiena (titolo del suo ultimo album, uscito per Island Records / Universal Music Italia e certificato Disco Di Platino), è andato in scena lo show pensato dall’artista assieme all’architetto Fabio Novembre e al suo Studio, che hanno immaginato e curato il concept dell’allestimento così come nel precedente tour.

Innamorato è la scritta motorizzata e in led dinamico che svetta trionfale al centro dell’impianto total black fortemente simmetrico, che vede sui lati due schermi sagomati ad arco a sesto acuto e due passerelle per raggiungere ancor meglio il pubblico. Al centro del palco, sotto lo schermo centrale, è presente una scalinata lunga quanto tutto il boccascena che svela all’occorrenza la presenza dell’orchestra, e, ancora più avanti, una pedana romboidale dotata di lift, a ricordare un diamante, permette l’ingresso degli elementi dello show.

I contenuti video – sviluppati da Galattico – e pensati insieme a Novembre Studio sono in equilibrio fra la vocazione architettonica del palco e le diverse anime dello show, mixando riferimenti classici come le illustrazioni di Gustave Doré a ispirazioni più contemporanee come l’opera di Gilbert e George. La scelta cromatica, dopo il bianco e nero del precedente tour, si basa stavolta sull’utilizzo unicamente delle tonalità RGB, ovvero rosso, blu e verde, confermando ancora una volta l’importanza per l’artista di avere un filo conduttore per tutti i suoi spettacoli.

La setlist è pensata per includere il meglio del repertorio di Blanco, dalle hit di grande successo di Blu Celeste fino ad arrivare ai brani di Innamorato. Romantico e selvaggio, delicato e irruento, scuro e innocente, può urlare a pieni polmoni e sussurrare con un filo di voce. Blanco riesce con naturalezza a plasmare ed esorcizzare l’urgenza delle proprie emozioni, positive e negative, attraverso la musica, uno spazio vitale in cui raccogliersi e sfogarsi. Sul palco al suo fianco una band incredibile composta dal fedele produttore e polistrumentista MichelangeloCarmine Landolfi, in arte Bdog, alla batteria ed  Emanuele Nazzaro al basso. Tutti i look di Blanco e della sua band sono firmati  Dolce&Gabbana. Lo styling è curato da Tiny Idols.

Blanco, live a San Siro 2023 - ph Luca Marenda
Blanco, live a San Siro 2023 – ph Luca Marenda

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