Across the Waters, recensione: una storia di sopravvivenza e salvataggio

Across the Waters

Across the Waters è un film di salvataggio e sopravvivenza, proiettato esclusivamente al Nordic Film Fest 2018, mostra la deportazione degli ebrei con un occhio diverso, evidenziando il dolore ma anche la forza di reagire e ribellarsi alla tirannia tedesca.

Una storia vera

Basato su eventi veri, Across The Waters è diretto e co-scritto da Nicolo Donato, il cui nonno è stato tra i coraggiosi pescatori danesi a traghettare i rifugiati di guerra in salvo. Godendo della vita notturna del 1943 a Copenhagen, il chitarrista jazz Arne Itkin (David Dencik) è apparentemente immune alle avversità della guerra, dal momento che il governo danese opta per una relazione soddisfacente con la Germania nazista. Tuttavia, il suo scetticismo viene capovolto da un raid notturno che costringe la coppia a fuggire dalla propria casa con il figlio di cinque anni Jakob (Anton Dalgård Guleryüz). Aiutati da un pastore ecclesiastico e da una resistenza sotterranea, intraprendono un viaggio per il villaggio di pescatori di Gilleleje, dove i rifugiati attendono il passaggio in Svezia in barca. Tra il pericolo in agguato della Gestapo e dei loro collaboratori, la famiglia mette il suo destino nelle mani di estranei la cui fedeltà e motivazioni non sono sempre chiare.

Tutto apparentemente tranquillo

Arne e la sua famiglia sono cittadini benestanti danesi, con una loro vita ed un equilibrio, distrutto dall’arrivo improvviso delle forze tedesche e in fretta e furia sono costretti a prendere più soldi possibili, scappando come prede dalla loro casa. Da qui il film diventa un road movie per le foreste danesi, rifugio naturale per tutti gli ebrei scappati dalla città fino ad evolversi, dilatando sempre più i tempi ma mantenendo un ritmo incalzante che porta irrimediabilmente ad una fine, equilibrata tra dolore e felicità. L’uomo è l’elemento da sacrificare per il futuro della famiglia davanti ad una moglie che soffre ma allo stesso tempo lotta per rialzarsi in vista di un futuro migliore.

Across the Waters - Arne e e la sua famiglia fuggono nei boschi
Arne e e la sua famiglia fuggono nei boschi

Superare il confine

L’unica speranza per tutte queste famiglie è raggiungere la Svezia attraverso i pescherecci del porto che silenziosamente di notte organizzano dei turni per trasportare tutti in salvo. A Gilleleje, il piccolo villaggio sulla costa si crea un clima di solidarietà nazionale, comandanti, pescatori, cameriere e uomini comuni si aggregano per salvare quante più vite possibili, creando dei piani d’azione capaci di contrastare i tedeschi ma allo stesso tempo molti passano al nemico o si curano solamente dei propri interessi, impedendo il salvataggio da parte dei pescatori. Il film in questo contesto di eroismo nazionale assume mutevoli aspetti ed equilibra l’azione alla drammaticità, grazie anche ai molti personaggi che lo abitano, permettendo di avere un quadro ampio di quello che è realmente accaduto. Ognuno di essi è spinto da qualcosa che vada oltre i propri scopi personali, con un istinto di sopravvivenza che li anima e li rafforza affrontano il loro destino man mano sempre più vicino in un futuro tetro ed inevitabilmente drammatico.

Across The Waters è un film diretto da ​Nicolo Donato con David Dencik, Danica Curcic, Jakob Cedergren, Laura Bro. Proiettato in esclusiva al Nordic Film Fest 2018, distribuito da SF Film.

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