Giuseppe Pambieri in scena con Una storia semplice al Teatro Vittoria

Una storia semplice - Giuseppe Pambieri
Una storia semplice - Giuseppe Pambieri

Giuseppe Pambieri in scena con Una storia semplice di Leonardo Sciascia al Teatro Vittoria: un giallo in cui tutto appare il contrario di quello che è

Una storia semplice di Leonardo Sciascia
regia e adattamento: Giovanni Anfuso
con Giuseppe Pambieri, Paolo Giovannucci e Stefano Messina e con Davide Sbrogiò, Liliana Randi, Carlo Lizzani, Geppi Di StasioMarcello Montalto, Luigi Nicotra e Giovanni Carpani

Una storia semplice va in scena al Teatro Vittoria dal 21 al 26 marzo 2023 (h 21.00, mercoledì 22 h 17.00, domenica 26 h 17.30).

Al contrario di quanto dichiarato nel titolo, la storia è tutt’altro che semplice: un giallo dall’inequivocabile sapore sciasciano, che ha come sfondo mafia e droga; parole che l’autore si trova costretto a non nominare mai. Una storia in cui tutto vi appare al contrario di ciò che realmente è: un suicidio che potrebbe essere un omicidio, una masseria che potrebbe essere abbandonata, un prete che sembra un vero uomo di chiesa, così come un poliziotto che sembra un onesto servitore dello stato… Realtà e apparenza: apparenza e realtà.

Giuseppe Pambieri in La donna in nero
Giuseppe Pambieri

Sciascia rinuncia a narrarci la mafia come ha fatto per tutta la sua vita, e ce la racconta come fosse una resa, ed invece è un’ulteriore presa di coscienza di una realtà su cui non si possono mai chiudere gli occhi, per quanto le storie siano semplici. Tutto comincia con una telefonata alla questura, di un uomo che dichiara di aver trovato qualcosa… E subito la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, diventa un rebus. Davanti alla proliferazione dei fatti, l’unico personaggio che è davvero alla ricerca della verità, un brigadiere, è chiamato a risolvere un puzzle in cui i pezzi non riescono ad incastrarsi.

La ricerca della verità rappresenta, come sempre in Sciascia, l’estremo azzardo concesso a chi vuole “scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia”. Chissà, forse è l’occasione per salutare degnamente il centenario della nascita di un grande italiano, passato così frettolosamente in sordina, sia il centenario che il grande italiano, come ogni cosa che dà fastidio.

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