The New Toy, recensione della commedia francese con Jamel Debbouze e Daniel Auteuil

La recensione di The New Toy, commedia familiare con Jamel Debbouze e Daniel Auteuil che deride il classismo francese in modo divertente ma poco innovativo

The New Toy

Sami (Jamel Debbouze) vive felicemente in un quartiere della periferia parigina, con la compagna Alice (Alice Belaïdi) e circondato da vicini e amici. Tira a campare inventandosi i lavori più ingegnosi, quali ad esempio la vendita di una teiera con due beccucci… Ma quando trova lavoro come guardiano notturno in un grande magazzino tutto cambia: Alexandre (Simon Faliu) il figlio del proprietario Philippe Étienne (Daniel Auteuil) l’uomo più ricco di Francia, lo sceglierà come suo nuovo regalo di compleanno e gli offrirà una cifra folle pur di portarlo a casa per giocare con lui come si farebbe con un oggetto.

Un cialtrone che arriva al cuore

The New Toy, presentato ad Alice nella Città 2023 – sezione parallela e autonoma della Festa del Cinema di Roma – dopo il grande successo riscontrato nelle sale cinematografiche francesi, mette al centro la naturale comicità di Jamel Debbouze: il suo personaggio è il classico cialtrone che vive di espedienti ma che arriva al cuore delle persone grazie alla sua verace sensibilità. Accanto a lui diverte anche il contrasto col miliardario interpretato da Daniel Auteuil, rigido e dalla difficile empatia.

Non tutto si può comprare col danaro

A completare il cast il giovanissimo Simon Faliu nei panni di un ragazzino viziato e prepotente che crede che tutto possa essere comprato dal danaro. La vicinanza con Sami gli farà capire che non è affatto così e metterà a nudo la ferita provocata dalla morte della madre. Sami infatti saprà conquistarlo grazie alla sua capacità di divertirlo senza assecondarlo, standogli accanto senza essere servile a tutti i costi. Tra i due nascerà una bella amicizia, capace di ironizzare sul classismo francese in modo intelligente ma poco innovativo.

Nessuna novità

Per quanto The New Toy utilizzi un linguaggio ironico, brillante e pungente al punto giusto, la struttura narrativa si sviluppa in modo piuttosto prevedibile. Anche il rapporto tra Sami e Alexandre ricorda tante altre pellicole: basti pensare al campione di incassi con Omar Sy e François Cluzet Quasi Amici, con il cinismo di quest’ultimo scardinato dai modo di fare dell’insolito badante che lo tratta “normalmente”. Senza contare che il film diretto da James Huth è già il remake di Professione… giocattolo del 1976 con Pierre Richard. I problemi sociali erano gli stessi, il modo di denunciarli… anche.