The Christmas Show, Raoul Bova, Serena Autieri e Tullio Solenghi raccontano il film

The Christmas Show - Raoul Bova e Serena Autieri
The Christmas Show - Raoul Bova e Serena Autieri

La conferenza di The Christmas Show, con Raoul Bova, Serena Autieri, Tullio Solenghi e il regista Alberto Ferrari che raccontano il loro film natalizio per famiglie, in arrivo nei cinema

Presentato il film The Christmas Show con i protagonisti Raoul Bova e Serena Autieri, i co-protagonisti Tullio Solenghi e Alice Andrea Ferrari, insieme al regista Alberto Ferrari e al produttore Pier Paolo Piastra.

Come è nato il progetto che ha portato a The Christmas Show e che tipo di film volevi fosse realizzato?

Ferrari: Il film è nato come “costola” di un certo tipo di percorso che ho intrapreso fin dalla mia opera prima e che continuerò ad intraprendere anche dopo, con il mio prossimo progetto. È un film che volevo ricordasse in qualche modo “La vita è meravigliosa” di Frank Capra, con quell’unione tra realismo magico e una sorta di disincanto non cinico, un film che sia per tutta la famiglia e che possa unire un po’ le varie generazioni. In un certo senso è quasi un po’ come una favola, volevo che si respirasse quell’atmosfera lì.

Storicamente sappiamo che sono le commedie natalizie a riportare il pubblico al cinema. Considerando il periodo difficile che il cinema sta vivendo, come produttore ti auguri che possa essere questo il film in grado di dare una scossa al cinema italiano e di riportare le persone in sala?

Piastra: Noi a dire la verità abbiamo già vinto. Abbiamo già vinto perché questo è un film fatto con amore e devozione, un film per il quale abbiamo dovuto ricostruire un intero villaggio natalizio alla periferia di Lecce, con tanto di slitta di Babbo Natale e affini, per far sì che la vicenda potesse avere quei contorni e quell’atmosfera tipici del Natale appunto. Oggi come oggi fare un film così importante e con un cast così meraviglioso non è affatto semplice, e credo siano stati in pochi in Italia a poterlo fare. Questo è il film giusto per dare calore e infondere speranza a tutti coloro che oggi sono in difficoltà, questo è un film davvero per tutti, senza nessun tipo di volgarità.

The Christmas Show - Alberto Ferrari e Tullio Solenghi
The Christmas Show – Alberto Ferrari e Tullio Solenghi

Lei Tullio Solenghi, invece, è un attore e un artista poliedrico in questo momento anche protagonista di uno spettacolo teatrale dal titolo “Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene”, e che ha sempre dichiarato di cercare sempre nuove sfide. Come si è trovato ad interpretare questo nonno Angelo, un nonno che di angelico ha molto poco? Qual è stata la sfida?

Solenghi: Diciamo che Angelo è angelico di nome, ma non di fatto, un ossimoro vivente. La sfida maggiore nell’interpretarlo è stata sicuramente quella del coniugare questo suo essere dissacrante in questo Truman Show consapevole con la sua umanità. Lui è un uomo che ha perso un figlio, ma che ha mantenuto un rapporto molto forte con sua nuora e coi suoi nipoti e che cerca comunque di far sì che possano essere felici nonostante tutto. Questo The Christmas Show è un film soprattutto di personaggi e di relazioni, ma è anche un film che ha molte chiavi di lettura diverse e un’altra sfida è stata proprio quella di far sì che il pubblico potesse avvicinarsi a queste chiavi attraverso anche il mio personaggio.

Serena Autieri invece interpreta Sofia, una donna molto saggia come vuole il nome. Dato che è stata protagonista anche di un cinepanettone come vede il cambiamento anche nella concezione stessa di film natalizio in Italia, visto che si è passati dalle location esotiche ai villaggi di Natale?

Autieri: Sicuramente la società è cambiata in questi anni, grazie anche alla pandemia. Ora le persone trascorrono le feste molto di più a casa e la casa è la vera protagonista del film, perché subisce sia trasformazioni fisiche che trasformazioni legate allo stato emotivo dei personaggi. Quando Sofia si reillumina anche la casa si reillumina di nuovo e come ha detto Tullio prima, con una battuta, siamo passati dal cinepanettone al cinepandoro. In questo film il concetto di casa come luogo in cui ritrovarsi e reimparare a conoscersi è fondamentale, e credo che questo calore sia l’elemento distintivo di questo film rispetto ai classici cinepanettoni.

Solenghi: Ed è per quello che abbiamo ribattezzato il nostro regista da Frank Capra a Frank Capretta. Tra l’altro oggi a Bari al posto della scritta Hollywood in pratica è presente la scritta Lecce, visto che ormai i film ambientati in Puglia li girano tutti lì.

Era da un po’ di tempo che invece non rivedevamo Raoul Bova sul grande schermo, dopo una serie di progetti per la televisione tra cui uno insieme proprio a Serena. Cosa ti ha convinto nello scegliere proprio questo The Christmas Show e questo personaggio?

Bova: L’ho scelto perché è un film che rischia e che vuole uscire al cinema, e al cinema volevo tornarci. Mi ha fatto piacere lavorare con Pier Paolo, visto che è un produttore che vuole tenere il cinema in vita. Poi il personaggio era bello, la storia era bella perché comunque in qualche modo parla del periodo che abbiamo trascorso chiusi in casa, a guardare il mondo solo da una finestra. Lo sguardo del mio personaggio, Pier, si sofferma su una casa spenta, senza luci, ed è in sintonia con questa casa e alla fine quando ci entra dentro e si crea un legame con Sofia riescono assieme a far tornare la speranza e la luce nelle vite di entrambi.

The Christmas SHow - Raoul Bova, Serena Autieri e Alberto Ferrari
The Christmas SHow – Raoul Bova, Serena Autieri e Alberto Ferrari

Come mai la scelta di far partecipare al film sua figlia Alice, al suo debutto cinematografico?

Ferrari: Alice l’ho scelta per via del suo percorso artistico visto che si è diplomata al conservatorio di Santa Cecilia in canto e che ha sempre voluto fare la cantante, non l’attrice. Tanto è vero che all’inizio, quando mi chiese di poter sostenere il provino, io e sua madre le dicemmo di no. Per il cinema vuol dire anche poter stare assieme, che però non è nepotismo perché se non hai le capacità non c’è santo che tenga.

Il film è pieno di citazioni, che alle volte si anticipano proprio. Avete aggiunto qualcosa di vostro, anche in fase di scrittura?

Solenghi: Visto il clima del set eravamo più consapevoli delle eccitazioni.

Ferrari: Ad un certo punto del film viene fuori una battuta interessante con il personaggio di Solenghi che non anticipiamo ma che riguarda Kant, il filosofo. O magari Eva Kant, visto che Diabolik uscirà nello stesso weekend. Comunque, scherzi a parte no, abbiamo aggiunto poche cose mano a mano che eravamo sul set anche grazie agli attori che ci imbeccavano.  Ci tengo tantissimo a rimarcare come sia un film corale, realizzato da tante persone talentuose e interpretato da tanti attori bravissimi. Mi piaceva l’idea che ogni personaggio avesse un suo arco di trasformazione, che ogni personaggio avesse una sua storia per quanto piccola e che tutti fossero poi in qualche modo importanti. È stata un’esperienza bellissima per tutti noi, e spero che il film piaccia a tutti coloro che lo guardano quanto a noi è piaciuto farlo.

The Christmas Show. Regia di Alberto Ferrari con Raul Bova, Serena Autieri, Tullio Solenghi, Francesco Pannofino e Ornella Muti, in uscita il 17 novembre nelle sale distribuito da Viva Productions in associazione con Adler Entertainment e Pama Film.

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