Sanremo 2025, Tony Effe polemico in conferenza: «Mi sono messo alla prova ma per molti di voi faccio schifo»

Tony Effe (foto Bogdan)
Tony Effe (foto Bogdan)

Ecco cosa ha raccontato Tony Effe nella conferenza al Festival di Sanremo 2025, in cui è in gara con il brano Damme ‘na mano

Tony Effe è tra gli artisti più discussi di questo Festival di Sanremo 2025, dove è in gara con il brano Damme ‘na mano. Nella conferenza stampa a poche ore dalla serata delle cover, il trapper romano ha raccontato la scelta di presentare un brano lontano dai suoi recenti successi e del duetto con Noemi: «Mi sento onorato e responsabilizzato ad omaggiare Califano, Roma è la mia città, ci sono cresciuto e mi ha trasmesso il romanticismo. Vivo a Milano da sette anni, avevo il desiderio di fare un pezzo in dialetto e questa è stata l’occasione giusta. Mi sembrava un pezzo adatto al Festival, mi sono messo alla prova, spero che sia da apprezzare questo tentativo, poi alcuni dicono che la canzone fa schifo».

Il suo ultimo disco, Icon, è stato il più venduto del 2024: «Credo che la trap sia apprezzata per l’energia, il sound, la musicalità e non per i testi. Apprezzo che ci siano bambini che si interrogano sulle parole. Ci sto male quando mi arrivano dei commenti offensivi. La critica deve essere costruttiva. Se i ragazzi ascoltano i miei pezzi, ci ballano in discoteca, sono contento. Parlano i numeri. Quando ho iniziato a scrivere questi pezzi, mia madre mi ha detto che dovevo andare a lavorare, io ero già convinto che sarei arrivato in cima, con la convinzione si fa tutto, allo stesso tempo mi sento il meno artista di tutti qua dentro, so di dover migliorare tanto nel canto, riconosco di essere stato anche fortunato».

Ha protestato ieri sera, dichiarando che gli sono stati tolti i poteri, lui si spiega: «Mi è stata tolta la collana un secondo prima di andare sul palco, fa parte del nostro immaginario. Altri artisti sono saliti con gioielli, mi ha dato fastidio che abbia avuto un trattamento diverso. A me piace il confronto, non posso piacere a tutti, ci saranno sempre persone che non comprenderanno i miei testi».

Interviene un’esponente dell’etichetta di Tony, precisando: «Rappresento un’etichetta, l’Island Records, che ha sotto contratto artisti molto vari, da Brunori Sas a Sfera Ebbasta ed Elisa. C’è una cultura nell’hip hop profonda e lontana, i testi devono essere crudi, sono la rappresentazione dell’esterno, da sette mesi collaboriamo con una comunità da cui sono usciti artisti tra cui Baby Gang che ha trovato nella musica una via d’uscita dal fare rapine. Anche le collane fanno parte di un’ideale».

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