Paradise – Una nuova vita, la recensione di un inno alle seconde occasioni

Paradise - Una nuova vita

La  recensione di Paradise – Una nuova vita, l’esordio alla finzione di Davide Del Degan: un film che oscilla tra il comico e il tragico, mettendo in mostra un buon Vincenzo Nemolato

Fuga al Nord

Calogero (Vincenzo Nemolato) è un venditore di granite siciliano che un giorno assiste ad un omicidio di mafia e decide di fare qualcosa che non tutti avrebbero il coraggio di fare: testimoniare. Il gesto però non è privo di conseguenze, così Calogero viene spedito, sotto il programma protezione testimoni, lontano dalla sua bella Sicilia tra le montagne del Friuli, a Sauris. Lì la popolazione è ospitale, eppure lui fa fatica ad integrarsi. Calato in una realtà completamente diversa, distante da tutto ciò che ama – moglie (Selene Caramazza) e figlia neonata compresa – un arrivo in paese crea altro scompiglio nella sua nuova vita. Il killer contro cui lui ha testimoniato (Claudio Castrogiovanni) è diventato a sua volta un collaboratore di giustizia e, per un errore amministrativo tipicamente italiano, è stato spedito nella stessa località, con lo stesso falso nome. Il terrore lo assale: il killer lo vorrà uccidere? Oppure, al contrario, vorrà prendere questo distacco dal passato come una seconda opportunità che la vita gli ha voluto regalare?

Esordio nella finzione

Paradise – Una nuova vita segna un doppio esordio: quello di Davide Del Degan nella finzione e quello di Vincenzo Nemolato nel ruolo di protagonista. Il regista, dopo una vasta esperienza nel mondo dei documentari, dei cortometraggi e degli spot, sfrutta la sceneggiatura di Andrea Magnani per portare sul grande schermo un film che oscilla tra il comico e il tragico, in cui non tutte le scene vanno prese sul serio. Proprio questo approccio permette di gustare la pellicola con tutti i suoi alti e bassi, apprezzando anche la vena surreale che viene delicatamente somministrata.

Paradise - Claudio Castrogiovanni e Vincenzo Nemolato
Paradise – Claudio Castrogiovanni e Vincenzo Nemolato

Integrità e smarrimento

Positivo anche l’impatto di Vincenzo Nemolato, al suo primo ruolo da protagonista dopo la partecipazione in pellicole apprezzate quali Martin Eden e 5 è il numero perfetto – rispettivamente con Luca Marinelli e Toni Servillo. Va riconosciuta la capacità dell’interprete di regalare al pubblico un personaggio genuino, capace di rinunciare ai propri affetti più cari in nome degli ideali di giustizia. Ciò ovviamente non gli impedisce di essere fragile e impaurito, sensazioni che traspaiono dallo sguardo spesso spaesato del suo Calogero.

Omertà o integrità

La plausibilità lascia così il posto ad una continua metafora di ciò che è giusto nella vita e di ciò che invece è sbagliato. In un mondo in cui viene premiata l’omertà, in cui ciascuno insegue solamente il proprio tornaconto personale, quante possibilità di successo ha un’anima pura come quella di Calogero? La sua integrità è completamente anacronistica oppure rappresenta un germoglio di speranza? Il finale, nel quale probabilmente sarebbe stato meglio lasciare il segno in maniera più perentoria, non chiude nessuna delle due porte.

Paradise – Una nuova vita, dopo essere stato presentato al Torino Film Festival 2019, è stato rimandato a causa del Coronavirus e arriva nelle sale l’8 ottobre distribuito da Fandango. È una produzione italo-slovena Pilgrim con Rai Cinema. Nel cast anche Andrea Pennacchi (nel ruolo dell’agente di polizia che dovrebbe proteggere Calogero) e Katarina Cas (che interpreta una splendida mamma single).

VOTO:

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