Moon Knight, recensione dei primi episodi della serie Marvel con Oscar Isaac e Ethan Hawke

Moon Knight - Oscar Isaac
Moon Knight - Oscar Isaac

La nostra recensione dei primi due episodi di Moon Knight, nuova serie Marvel, dall’ambientazione egizia e tinte thriller, con Oscar Isaac diviso tra diverse personalità e Ethan Hawke villain inquietante

Con l’inaugurazione della fase 4 del suo universo condiviso e lo sbarco sulla piattaforma streaming Disney+, Marvel ha dato il via a una stagione di sperimentazione tanto a livello di formati (le prime serie tv e i primi prodotti animati) quanto a livello di contenuti e toni. Se già Eternals aveva immerso lo spettatore in atmosfere più adulte, Moon Knight, nuova serie sviluppata da Jeremy Slater, fa un passo in avanti. Dai primi due episodi della serie, infatti, pare che con il nuovo progetto dall’ambientazione egizia, che gode dell’apporto di due attori della caratura di Oscar Isaac e Ethan Hawke, pur perfettamente coerente con le vibes del Marvel Cinematic Universe, osi concedersi inedite tinte orrorifiche. 

Moon Knight - Oscar Isaac
Moon Knight – Oscar Isaac

Un mistero dall’Egitto

Steven Grant (Oscar Isaac) lavora come commesso nel negozio di souvenir di un museo egizio. Goffo, impacciato e perennemente esausto, il protagonista soffre di problemi del sonno: ogni notte gli sembra di perdere il controllo del proprio corpo. Quando visioni e allucinazioni iniziano a presentarsi con maggiore frequenza e vividezza, Steven si rende conto di essere invischiato in vicende ben più grandi di lui. Mentre il santone Arthur Harrow (Ethan Hawke), leader di culto religioso legato a una divinità egizia, si mette sulle tracce di Steven questi scopre di condividere il proprio corpo con Marc Spector, spietato mercenario avatar sulla Terra del dio della Luna Khonshu (F. Murray Abraham).

Moon Knight - Oscar Isaac
Moon Knight – Oscar Isaac

Le personalità del cavaliere

Steven vive un disturbo dissociativo dell’identità in piena regola. Se, almeno in queste puntate, la narrazione della dissociazione non raggiunge la psichedelica inquietudine di prodotti come Split con James McAvoy, la messa in scena della coesistenza di coscienze così diverse nello stesso corpo è decisamente interessante. Non solo perchè veder confrontarsi un maldestro commesso e un mercenario tutto d’un pezzo crea situazioni gustosamente ilari, ma anche perché questo spinge a riflettere su questioni come il libero arbitrio, il controllo del proprio corpo e del proprio destino. Le insicurezze di Steven si mescolano ai traumi e al senso di colpa di Marc, mentre la voce di Khonshu, grave, tormentata, velata d’ira, risuona a ricordare loro chi ha il coltello dalla parte del manico. E Oscar Isaac è eccezionale nel riuscire a cambiare registro recitativo quando passa da una personalità all’altra, modulando voce e movimento, sguardo e andamento. Un lavoro impeccabile degno di un attore che sta dimostrando con il tempo tutto il suo valore.

Moon Knight - Ethan Hawke
Moon Knight – Ethan Hawke

La Marvel si fa inquietante?

Se Isaac è l’interprete perfetto del protagonista, a tenergli testa è un’altra star hollywoodiana, qui nei panni di un santone che si fa giudice delle anime sulla Terra. Un pastore che vuole condurre il suo popolo verso la salvezza, che professa la comunione e la bontà, ma è pronto a togliere la vita pur di raggiungere il proprio scopo. Un Thanos terreno e con poteri da divinità egizia, insomma. Ethan Hawke è semplicemente inquietante nel ruolo di Arthur. L’intero andamento dei primi due episodi, in realtà, ricalca ritmi da thriller psicologico e si concede scene decisamente horror legate, soprattutto, al personaggio di Khonshu. La cura per la messa in scena e gli effetti speciali è sempre all’altezza degli standard Marvel. Pare, anzi, che la serie abbia una direzione estetica ben precisa che fa di una fotografia oscura e capace di manifestare i turbamenti della psiche un suo punto di forza. Altrettanto ricorrente è l’uso di specchi e superfici riflettenti che danno il senso visivo della dissociazione che vive il protagonista.

Con l’augurio che i successivi episodi di Moon Knight mantengono il medesimo livello qualitativo e intrattenitivo, risulta impossibile non tributare alla Marvel il merito di aver confezionato un prodotto che ha tutte le carte in regola per sbancare anche attraverso accorgimenti narrativi ed estetici più validi del solito.

Moon Knight. Ideata da Jeremy Slater. Con Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Disponibile dal 30 marzo a cadenza settimanale su Disney+.
VOTO:

3 stelle e mezza

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