Marco Mengoni, il racconto traccia per traccia del disco Materia (Prisma)

Marco Mengoni -Photo di Andrea Bianchera
Marco Mengoni -Photo di Andrea Bianchera

Il racconto traccia per traccia di Materia (Prisma), il nuovo disco di Marco Mengoni, i featuring, da Elodie ad Ernia, e gli autori, da Calcutta a Franco126

Materia (Prisma) il nuovo album di Marco Mengoni, disponibile da venerdì 26 maggio per Epic Records Italy / Sony Music Italy e già in pre-order e pre-save. Il terzo progetto discografico conclude la trilogia multiplatino Materia, un percorso in tre album che presenta tre anime differenti e complementari, inaugurato a dicembre 2021 con Materia (Terra) e proseguito ad ottobre 2022 con Materia (Pelle).

L’ultimo album di Marco Mengoni Materia (Prisma) arriva a pochi giorni dalla partecipazione
del cantautore all’Eurovision Song Contest 2023, l’evento non sportivo più seguito al mondo, che lo ha visto classificarsi alla quarta posizione con Due Vite, aggiudicandosi inoltre il Marcel Bezençon Composer Award, il premio assegnato per la miglior composizione da tutti gli autori dei brani in gara. Materia (Prisma) suggella un percorso unico di oltre due anni e uscirà questo venerdì insieme al nuovo singolo Pazza musica – e al videoclip ufficiale – che vede Marco Mengoni ed Elodie per la prima volta insieme in un progetto discografico. Il brano, scritto da Paolo Antonacci, Davide Petrella, Davide Simonetta e Stefano Tognini (Zef) e prodotto da E.D.D., Simonetta e Zef, è un inno alla libertà che ci accompagnerà per tutta la prossima estate, un invito ad assaporare il piacere di lasciarsi andare, abbandonando le preoccupazioni quotidiane.

Il videoclip, girato a Milano con la regia di Roberto Ortu – già dietro la macchina da presa di tutti i video che hanno accompagnato il progetto Materia, regala al brano un immaginario anche visivo di libertà e spensieratezza, richiamando l’’attitudine tipica del block party che, attraverso la musica e il divertimento, crea un momento di forte aggregazione e comunione. Con questo nuovo ed ultimo capitolo Materia (Prisma), il cantautore esplora nel profondo ogni singola sfaccettatura che caratterizza l’essere umano, traducendo in musica le esperienze e gli insegnamenti che ha fatto propri grazie al suo spirito d’osservazione che da sempre lo accompagna,

Lui stesso racconta: “Ho pensato, vissuto e scritto questo album analizzando stati d’animo e comportamenti, da quelli più carnali o poco razionali, ma anche quelli abituali e conosciuti, cercando di mostrare una visione filtrata di quel che la natura umana mi ha mostrato”. “Il prisma ha la capacità di scomporre la luce e mostrare i colori che la compongono. Dicono sia fisica, per me è pura magia. L’uomo è un prisma: ha la capacità di assorbire esperienze, filtrarle e scomporle per analizzarne ogni possibilità e ogni significato… Esiste solo una differenza: l’uomo ha una coscienza, il prisma no.”, così questo album, a chiusura della trilogia, ci permette di avere uno sguardo sulla realtà attraverso diversi punti di vista e prospettive, svelando e abbracciando un mondo di sfumature nascoste ed uniche. Ogni oggetto, ogni persona, ogni storia e ogni viaggio assumono molteplici significati e chiavi di lettura a seconda del punto di vista attraverso cui si guardano. Questo rappresenta una enorme ricchezza per chi è in grado di approcciarla senza il metro del giudizio.

Materia (Prisma) si sviluppa in 10 tracce e apre con il brano vincitore della 73esima edizione del Festival di Sanremo e quarto classificato all’Eurovision Song Contest, Due vite. Il brano è già certificato triplo disco di platino, ha totalizzato oltre 135 milioni di stream audio/video, è tornato, post finale all’ESC, nella top 200 della classifica global di Spotify. Il video ufficiale ha superato i 60 milioni di views su YouTube ed è il videoclip più visto tra i brani presentati ad Eurovision 2023. Anche la performance di Due Vite sul palco della Liverpool Arena è tra le più viste su tutti i social di Eurovision, incluso il profilo YouTube ufficiale della manifestazione.

La tracklist prosegue con Fiori d’orgoglio (feat. Ernia): un ritmo travolgente racconta le
difficoltà che si presentano quando si sente il bisogno di tornare sui propri passi dopo gli errori commessi in un rapporto. L’orgoglio è un sentimento complesso, che crea una distanza imposta, negando l’espressione del proprio io più onesto per proteggersi. “Mi manca ma non te lo dico mai, quando chiedevi tutto senza dare mai”. Si prosegue con Incenso: una ballad classica sporcata con elementi come synth, vocoder, per darle un carattere più spinto. Un rapporto arrivato al capitolo finale, l’idea di lasciarsi senza giudicare ma anche l’umano dolore e la voglia di continuare a sognare: con i ricordi che si mischiano alla realtà.

La quinta traccia è Un’altra storia, una canzone – tra gli autori Franco 126 – che è come una fotografia piena di ricordi, alcuni vissuti intensamente e altri che non si ha avuto il coraggio di vivere e che, quindi, si possono solo idealizzare, viscerale e carica di sentimenti, questa canzone è una presa di coscienza che custodisce con cura tutte le emozioni e i bei momenti passati che riaffiorano alla mente, “guardo la tua ombra farsi piccola, fino a scomparire”.

L’album prosegue con In tempo, un brano dalle sonorità elettroniche minimali unite agli archi di Rob Moose, ci porta in una dimensione inaspettata. Il testo è il riflesso delle contraddizioni che abitano ogni persona, in cui sogno e realtà si contrappongono, “vieni adesso a risvegliarmi in tempo, è un sogno così vivido”. Ritmato ed in sintonia con la produzione curata da Crookers, In tempo è espressione delle influenze elettroniche di Marco Mengoni, che donano al brano delle sfumature inedite ed uniche. Si passa poi a The damned of the Earth: una canzone con un testo profondo e intenso: il riferimento chiaro è alla piaga del caporalato, alla violenza e alla disumanità che si porta dietro. Sono le strofe serrate il perno del brano, seguite dalla parte strumentale, ricca di contaminazioni africane appoggiate su una ritmica rap anni ‘90 e cori. A chiudere il pezzo la registrazione della voce di Nelson Mandela, figura simbolo della battaglia e della lotta per la pace e l’uguaglianza: “Our march to freedom is irreversible, we must not allow fear to stand in our way”, è la frase pronunciata dal Premio Nobel per la pace nel 1990 in occasione del suo
rilascio dalla prigione in Sudafrica e che arricchisce questo inno.

La tracklist prosegue con Lasciami indietro (feat. Jeson) che rappresenta la visione più attuale del gospel per Marco. Nella canzone anche Jeson, giovane cantautore romano che firma anche il brano e che con il suo sound rap e R’N’B, allarga lo spettro del pezzo: un elogio ai propri errori, alle proprie debolezze e limiti, per imparare a vederli come trampolino di lancio, e una spinta ad andare oltre e “vivere il brivido di un salto”. Il brano che chiude l’album è Due Nuvole, che vede Calcutta tra gli autori alla prima collaborazione con Mengoni. Il brano è la fotografia di un incontro tra due persone che si ritrovano dopo tanto tempo e che, con timore, cercano un modo per rimettere insieme i pezzi (“Io per paura non ti chiedo che fai, se sei felice, se hai cambiato città”). Un brano decisamente cantautorale che trova il suo vestito perfetto con l’elettronica francese che lo veste.

Marco Mengoni - Materia (Prisma) cover
Marco Mengoni – Materia (Prisma) cover

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