Marco Mengoni, Atlantico: la recensione del suo viaggio di scoperta

Marco Mengoni ha pubblicato venerdì 30 novembre il suo nuovo album Atlantico, a tre anni dal precedente Le cose che non ho, disponibile in 5 diverse versioni. Il disco racconta un viaggio di scoperta di sé attraverso il confronto con culture diverse.

L’esigenza di fermarsi e capire la direzione da prendere

A tre anni di distanza dalla “playlist in divenire” costituita dai due dischi Parole in circolo Le cose che non ho, il 30 novembre è uscito il nuovo e atteso album di Marco MengoniAtlantico (disponibile qui), che chiude la fortunata collaborazione con il produttore Michele Canova e apre un nuovo capitolo della sua carriera: è un diario di bordo nella forma di un ibrido musicale, in cui le ballate lasciano ampio spazio a suoni elettronici e a ritmi latini e scanzonati. Il progetto è frutto di una lunga pausa, di un momento in cui l’artista ha sentito la chiara necessità di fermarsi e riprendere in mano se stesso e la sua vita, per cercare nuovi stimoli e capire quale fosse la direzione giusta e più onesta da percorrere come musicista, ma soprattutto come persona. Questo disco parla con forza di persone.

Il percorso difficile è quello che fa aprire gli occhi sulla bellezza

Marco Mengoni è partito per un viaggio, durato circa due anni, che l’ha portato ad attraversare più volte l’Oceano da cui quest’album prende il titolo. Atlantico racconta proprio l’esigenza di conoscere, di aprirsi al mondo, come si evince dalle copertine delle differenti versioni del disco e dai singoli apripista del nuovo progetto, Voglio Buona vita, lato A e lato B della nuova “pelle” di Mengoni e invito a rinunciare ai compromessi e a calpestare “la strada che non fa nessuno” perché la bellezza e l’amore si nascondono “dove non si possono vedere”: esortazione ad apprezzare la vita per com’è davvero, perché, nonostante le asperità e gli ostacoli che si incontrano lungo il percorso, bastano “coraggio e buone scarpe”. Due brani che, sebbene abbiano arrangiamenti leggeri, nascondono un bel messaggio.

Atlantico è come la tela di un pittore e i brani all’interno i suoi colori

Atlantico parla di vita e di condivisione, in un momento storico difficile vista la politica di chiusura che sta coinvolgendo la gran parte dei cittadini. Occorre far riscoprire i valori puri dell’amore universale, della libertà e del rispetto: il nuovo album di Marco Mengoni vuole sensibilizzare su questi temi attraverso brani vestiti in modi diversi. Le chiavi di lettura sono molteplici: fa riflettere l’umorismo dell’accostamento tra ritmi latini e Amalia che “canta da sola” perché “ha una ferita da cantare”; l’ironia de La casa azul che gioca sull’effimero e sulle scelte sbagliate, rese con il brillante contrasto tra realtà e disegno; la delicatezza e l’invito all’ascolto de La ragione del mondo, in cui la simbiosi tra gli archi e i versi del brano sembrano davvero chiedere alla luna “nell’ora che svela la voce muta delle cose” quale sia la ragione del mondo, quel ridestarsi della consapevolezza di essere umano “è come fossi nato solo adesso e tu fossi da sempre qui”. Piccola gemma preziosa del disco.

Vivere a pieno la vita concedendosi di sbagliare

Menzione a parte meritano tre brani che trovo siano i più incisivi di quest’album, sia per le scelte sugli arrangiamenti sia per i temi affrontati. Il primo, e qui mi riallaccio a quanto detto sui due singoli, è Muhammad Alì“siamo tutti Muhammad Alì” è il refrain che Mengoni canta per dare valore alle scelte fatte lungo il percorso, è un mantra che esorta ad incassare i colpi e a prendere il meglio da quello che la vita pone davanti, soprattutto quando “ti svegli ogni mattina e il tuo più grande nemico ti sorride allo specchio”. Il secondo è la title-track, Atlantico, un vero inno all’amore e alla libertà “ci basta l’amore a far girare le ruote, a guidare lontano sopra le strade nuove”, concedendosi anche di sbagliare: un invito a vivere a pieno la vita, buttandosi. Il terzo è il singolo appena lanciato in radio, Hola, ed è significativo che il titolo sia proprio un saluto: aprirsi al mondo, conoscere e abbattere i muri, inutili barriere fatte per creare divisioni dove invece dovrebbero esserci amore e condivisione “E tu preferivi la TV che starmi vicino, e come fai a vivere se attorno al cuore hai il muro di Berlino?”.

Terreno fertile per la condivisione

Marco ha viaggiato tra l’Europa e l’America per conoscere nuovi territori e nuove culture, per aprirsi al mondo. Il risultato di quest’esperienza è stato, tuttavia, un viaggio alla scoperta di sé. La condivisione di cui Atlantico si fa portavoce risalta nella scelta di aprirsi per la prima volta ai duetti (qui presenti Tom WalkerAdriano CelentanoVanessa De Mata e i Selton) e nelle collaborazioni alla produzione con Mauro PaganiTakagi & Ketra, El Guincho e i RudimentalAtlantico è il quinto album in studio di Marco Mengoni pubblicato il 30 novembre 2018 dalla Sony Music.

Tracklist:

  1. Voglio – 3:19
  2. Hola (I Say) (feat. Tom Walker) – 3:47
  3. Buona vita – 3:11
  4. Muhammad Ali – 3:07
  5. La casa azul – 3:12
  6. Mille lire – 3:10
  7. Intro della ragione – 1:33
  8. La ragione del mondo – 3:26
  9. Amalia (feat. Vanessa da Mata e Selton) – 3:10
  10. Rivoluzione – 3:27
  11. Everest – 3:34
  12. I giorni di domani – 3:34
  13. Atlantico – 4:08
  14. Hola – 3:48
  15. Dialogo tra due pazzi – 3:56

VOTO:

 

Atlantico Marco Mengoni cover
Le cover delle versioni di Atlantico

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