Mahmood e Blanco a Sanremo 2022: «Non ci aspettavamo questo supporto pazzesco»

Blanco e Mahmood
Blanco e Mahmood

Mahmood e Blanco ci raccontano lo stupore per l’accoglienza del pubblico, con Brividi che è finito nella Top 5 Global di Spotify, della cover di Gino Paoli, di come hanno vissuto questa settimana sanremese e molto altro

Mahmood e Blanco sono intervenuti nell’incontro con la stampa al quale abbiamo partecipato. Il primo ha raccontato in sintesi quest’esperienza: «Dovevo non pensare alla mia precedente vittoria, quando non sei da solo l’energia è diversi e l’approccio è nuovo. Il ritmo è molto veloce, è molto adrenalinico. Da Riccardo ho imparato a uscire sempre più dagli schemi, essere più imprevedibile. Ha 18 anni e vive tutto in modo libero.». Blanco ribatte: «Da Ale ho imparato tante piccolezze che sono quelle che fanno il grande. Mi ha dato più tranquillità rispetto a se fossi venuto da solo e poi sono felice perché ho baciato Amadeus».

Sono primi in classifica dopo la quarta serata: «Chi è favorito non vince mai, non ci pensiamo alla classifica. Siamo fan e stimiamo molti altri artisti. Speriamo di non deludere chi ha ascoltato il pezzo, abbiamo ricevuto un sostegno pazzesco. Stasera ci sarà una piccola sorpresa». Sono arrivati i complimenti di Gino Paoli per la cover di ieri sera Il cielo in una stanza: «Se uno cambia un pezzo di Gino Paoli non capisce niente, abbiamo solo messo una scala sul finale per dare un tocco di nostro. Noi facciamo anche musica classica, come Blu celeste o Rapide. Brividi potrebbe stare bene in uno dei nostri dischi».

Entrambi hanno apprezzato molto Fiorello e Drusilla Foer: «Abbiamo conosciuto Fiorello dietro le quinte è un grande. Drusilla mi è piaciuta, servono personalità del genere, aprire le menti e fare riflettere. In cinque minuti ha chiuso un discorso per niente scontato». Il pezzo è finito nella top 5 Global e attualmente è al sesto posto: «Una settimana incredibile, mai avremmo pensato di finire nella top 5 Global. Quando il pubblico italiano supporta così tanto si possono fare grandi cose. Gli stream devono essere la risposta a quello che succede, non devono essere contati ai fini della classifica. Ci sono giurie competenti che sanno quello che fanno».

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