Magna Graecia Film Festival, il Miglior film è Una Femmina di Francesco Costabile. Tutti i vincitori

Una femmina - Lina Siciliano
Una femmina - Lina Siciliano

Magna Graecia Film Festival 2022, il Miglior film è Una Femmina di Francesco Costabile; premiati anche Gabriele Mainetti, Lillo Petrolo e Lina Siciliano. Tutti i vincitori

Si è tenuta Catanzaro dal 30 luglio al 7 agosto 2022 la diciannovesima edizione del Magna Graecia Film Festival (qui il sito internet ufficiale), ideata e diretto da Gianvito Casadonte, che ha visto quest’anno come madrina l’attrice e musicista Beatrice Grannò. Un fitto programma di proiezioni di lungometraggi italiani e internazionali e di documentari, incontri e masterclass di ospiti internazionali e la grande musica dal vivo hanno animato il festival. Le serate del Magna Graecia Film Festival sono state presentate dalla conduttrice radio e tv Carolina Di Domenico, mentre masterclass e talk con gli ospiti sono state tenute da Silvia Bizio e Fabrizio Corallo.

I concorsi dedicati alle sezioni di Opere prime italiane e a quelle internazionali e di documentari, curate rispettivamente da Silvia Bizio e Antonio Capellupo, hanno presentato alcuni dei lavori più apprezzati della stagione.

Tra le opere prime e seconde di lungometraggi italiani  giudicate da una giuria composta da Pietro Marcello (Presidente di giuria), Michele Alhaique, Giuseppe Zeno, Maria Sole Tognazzi e Barbara Chichiarelli sono stati consegnati i seguenti premi:

Miglior film: Una Femmina diretto da Francesco Costabile, con la seguente motivazione: “Una storia di cronaca trasportata sullo schermo attraverso le potenzialità immaginifiche del cinema. ‘Una femmina’ è un’eccellente opera prima”.

Una femmina - Lina Siciliano e Sara Grillo
Una femmina – Lina Siciliano e Sara Grillo

Miglior regia: Gabriele Mainetti per Freaks Out, con la seguente motivazione: “Autore, produttore, regista visionario. Gabriele Mainetti si conferma un talento unico nel solcare territori inesplorati. Una voce indipendente e ormai necessaria per il nostro Cinema”.

Miglior attrice: Lina Siciliano per Una femmina, con la seguente motivazione: “Il suo temperamento, il suo sguardo e il coraggio con il quale è riuscita a mettersi a nudo per la prima volta davanti alla macchina da presa fanno di Lina Siciliano una futura certezza del cinema a venire”.

Miglior attore: Lillo per Gli idoli delle donne, con la seguente motivazione: “Per la sua straordinaria capacità di mettersi a servizio del racconto con grazia ed ironia, per la libertà con la quale affronta temi, mondi e personaggi del nostro tempo che, come in questo film, prendono vita grazie alla sua unicità”.

Miglior sceneggiatura: Nicola Guaglianone e Gabriele Mainetti per Freaks Out con la seguente motivazione: “Un osservatore attento e scrupoloso del reale, capace di sintetizzare e trasporre la nostra Storia in un racconto libero e non lineare. Nicola Guaglianone ci accompagna in un viaggio che, partendo dal passato, ci immerge nel nostro presente e ci proietta in un futuro che si reinventa ogni volta al servizio di un pubblico ideale”.

Freaks Out - Gabriele Mainetti, Claudio Santamaria e Pietro Castellitto sul set
Freaks Out – Gabriele Mainetti, Claudio Santamaria e Pietro Castellitto sul set

Le opere prime e seconde di lungometraggi internazionali, giudicate da una giuria composta dal regista John Landis (Presidente di giuria), dallo stilista Domenico Vacca e da Nadia Tereszkiewic, protagonista del prossimo film di François Ozon. La giuria ha premiato:

Miglior film: Princess of the row, di Van Maximilian Carlson

La Giuria ha anche riconosciuto una Menzione speciale all’attrice Seidi Haarla, protagonista di Scompartimento N.6 di Juho Kuosmanen. Di seguito la dichiarazione della Giuria:

“La Giuria apprezza l’eccellenza di tutti i film presentati. Dall’Ucraina abbiamo visto Bad Roads, uno sguardo straziante sula violenza e la follia della guerra. Dalla Spagna abbiamo visto Alcatraz, la tragedia di generazioni di agricoltori che si trovano ad affrontare la maledizione del progresso. Dal Buthan abbiamo visto Lubiana, che ci ha portati in un viaggio verso una terra lontanissime ed una cultura molto diversa. Dalla Finlandia è arrivato Compartment 6, la storia di un  viaggio in treno attraverso la Russia di una donna, un viaggio forse alla ricerca di se’ stessa. Da Los Angeles, California, arriva Princess of the Row, che parla del rapporto di una giovane ragazza con il padre senza tetto e malato di mente che vive in una tenda in un quartiere malfamato. Siamo felici di annunciare la nostra decisione, vince Princess of the Row: il film ci porta nel cuore di LA proprio al centro di un drammatico  problema sociale americano che deve essere affrontato e risolto.

La Giuria desidera conferire una menzione speciale a Seidi Haarla in riconoscimento della sua straordinaria performance in Compartment 6”.

Scompartimento n. 6 - Seidi Haarla
Scompartimento n. 6 – Seidi Haarla

Le opere prime e seconde di documentari, giudicate da una giuria composta da Agostino Ferrente (Presidente di giuria), Roberto Perpignani e Serena Gramizzi hanno premiato  con un ex aequo:

Rue Garibaldi, diretto da Federico Francioni, con la seguente motivazione: “Per aver narrato, con sottigliezza e condivisione, la vicenda di due fratelli spaesati, emigranti, che comunicano tra loro e con il mondo esterno in un mix di lingue (tunisino e francese, siciliano e inglese), cercando di individuare un significato a un’esistenza che non ha più un luogo. Una storia d’immigrazione/emigrazione 2.0, che sembra non riguardare direttamente lo spettatore ma che, invece, lo riporta alle proprie origini, rendendolo testimone di un’esperienza dal finale ancora tutto da scrivere”.

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Non sono mai tornata indietro, diretto da Silvana Costa, con la seguente motivazione: “Per aver riscoperto un pezzo rimosso della nostra Storia partendo dal coinvolgimento personale, quello della regista che si mette in gioco raccontando una vicenda familiare, innestata in un’antica consuetudine che da secoli caratterizza le disuguaglianze sociali, di cui erano vittime soprattutto le donne. Attraverso la potenza di una presa diretta durata anni, e la ricchezza dell’archivio, Silvana Costa racconta bene la ribellione della protagonista, la voglia d’indipendenza, ma anche l’atteggiamento conflittuale di amore e odio verso la propria terra, la Calabria…”.

Numerosi i personaggi premiati sul palco del festival a Catanzaro Lido. Tra questi, star del calibro di Richard Gere, John Landis, Stefania Sandrelli, Marco Tullio Giordana, Ricky Tognazzi, Marco Leonardi, Manuel Agnelli, Michael Radford,  Jeremy Piven, Ludovica Francesconi,Sara Lazzaro, Zahi Hawass. Spazio anche ai libri, con l’attore e sceneggiatore Marco Bonini e la musica protagonista con le esibizioni de Il Volo, Malika Ayane, Giulia Penna e Noè. L’informazione protagonista con i premi a Paolo Petrecca e Leonardo Metalli.

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