Love Again, recensione: Priyanka Chopra e Sam Heughan nella commedia prodotta e interpretata da Céline Dion

Love Again - Priyanka Chopra e Sam Heughan (foto di Liam Daniel)
Love Again - Priyanka Chopra e Sam Heughan (foto di Liam Daniel)

La recensione di Love Again, commedia romantica remake del tedesco SMS für Dich scritta e diretta da James C. Strouse, con protagonisti Priyanka Chopra e Sam Heughan oltre a Céline Dion nei panni di sé stessa

Questo è il weekend delle commedie romantiche al cinema, forse perché primavera è un po’ sinonimo di romanticismo, e quindi dopo Book Club – Il capitolo successivo arriva in sala anche Love Again. Diretto da James C. Strouse e prodotto da Céline Dion (che si è ritagliata anche una parte nel ruolo di sé stessa), il film – remake del tedesco SMS für Dich – vede protagonisti Priyanka Chopra (Citadel) e Sam Heughan (To Olivia).

Tutto comincia da un SMS

In seguito alla morte a causa di un incidente dell’amore della sua vita, l’illustratrice Mira Ray (Priyanka Chopra) torna a casa dei propri genitori per leccarsi le ferite. Due anni dopo è sua sorella Suzy (Sofia Barclay) a riportarla di forza a New York, stanca di vederla ancora sofferente e senza vita. Nel frattempo anche il critico musicale Rob Burns (Sam Heughan) è in preda ad una crisi amorosa senza fine, e nonostante questo viene costretto dal proprio capo ad intervistare la mitica Céline Dion, le cui canzoni Rob aborrisce. Quando Mira comincerà ad inviare una serie di SMS sul cellulare del suo fidanzato defunto, sarà invece Rob a riceverli sul suo nuovo telefono di lavoro. Deciso ad incontrare la misteriosa ragazza dei messaggi Rob si farà aiutare nientepopodimeno che dalla Dion in persona, senza sapere che quella ragazza potrebbe diventare il grande amore della sua vita.

Love Again - Priyanka Chopra (foto di Liam Daniel)
Love Again – Priyanka Chopra (foto di Liam Daniel)

Idea intrigante, esecuzione scialba

L’idea che qualcuno possa conoscere le nostre emozioni più profonde, che possa in qualche modo entrare nella nostra intimità senza che noi ne siamo al corrente per poi utilizzare queste informazioni contro di noi o, come nel caso del film, per darci un vantaggio emotivo e relazionale è un’idea drammaturgicamente molto potente. Love Again parte infatti da un’idea di concept che può dare vita a centinaia di storie diverse dai toni diversi, ma che in questo caso si rivela totalmente sottoutilizzata quando non sprecata. Questo perché Love Again (e il titolo lo fa già intuire) non è altro che l’ennesima, banalotta e melensa storia d’amore tra due persone che fuggono dall’amore perché quest’ultimo, crudele, ha spezzato loro il cuore; non c’è mai pathos, non c’è la volontà di deviare i loro percorsi, di scombinare le carte in tavola, di mandarlo anche un po’ a quel paese quell’amore romantico e irrealistico che al cinema è stato portato in scena da ben altri film con ben altri risultati. Qui siamo lontani dal territorio di Notting Hill o di Pretty Woman, ma non perché quelle commedie fossero particolarmente sofisticate o raccontassero sentimenti davvero autentici, ma semplicemente perché erano film ispirati nella scrittura e capaci di intrattenere con un po’ di necessaria irriverenza.

Love Again - Priyanka Chopra e Sam Heughan (foto di Liam Daniel) 2
Love Again – Priyanka Chopra e Sam Heughan (foto di Liam Daniel) 2

Ironia, questa sconosciuta

Il problema principale di un film come Love Again però, anzi il peccato mortale, è il modo in cui si prende maledettamente sul serio. Non bastano le frasi da Baci Perugina che farebbero impallidire anche il Francesco Sole di turno o una visione dell’amore così idealizzata e artefatta, ci si mette anche la volontà da parte dello sceneggiatore e regista James C. Strouse di parlare di grandi argomenti come il ruolo del destino nelle vite di ognuno di noi o l’elaborazione del lutto attraverso la scoperta del suo significato. Argomenti che sarebbero spinosissimi e decisamente ambiziosi anche per uno sceneggiatore di un certo polso, figuriamoci quando invece dietro la scrittura ci sono così poca forza drammaturgica e così tanta confusione. Nonostante l’utilizzo di comic relief come la sorella della protagonista o il miglior amico gay del protagonista, interpretato da un Russell Tovey mai così macchiettistico, Love Again dimentica totalmente ironia e leggerezza se non per qualche sporadica scena di raccordo. Decisamente troppo poco per riuscire ad alleggerire una storia che invece avrebbe avuto un bisogno disperato di qualche risata in più.

Love Again - Sam Heughan (foto di Liam Daniel)
Love Again – Sam Heughan (foto di Liam Daniel)

Anche New York è sfruttata male

Il merito di commedie leggendarie come quelle citate poc’anzi o di tante altre passate alla storia del genere sta nell’aver saputo rendere l’arena parte integrante della narrazione. La Londra di Notting Hill, La Los Angeles di Pretty Woman, la Roma di Vacanze romane o la Parigi di Cenerentola a Parigi sono città vive, anzi sono dei veri e propri personaggi che non si limitano a fare da sfondo alle vicende ma interagiscono con gli attori, li mettono alla prova, li meravigliano e li spingono a passare all’azione per ottenere ciò che vogliono dal proprio cuore. La New York di Love Again è invece una città assente, tanto che il film avrebbe potuto tranquillamente essere ambientato ovunque vista la sua impercettibilità. Questo è un errore che all’apparenza può sembrare minore, ma che è invece sintomo della personalità totalmente scialba del film; una personalità che neanche un paio di scene discretamente riuscite come quella della terribile cena tra Mira e il personaggio interpretato da Nick Jonas (nella realtà marito di Priyanka Chopra) o l’intervista tra Rob e Céline Dion riescono a salvare. Se avete una buona tolleranza per il romanticismo a buon mercato Love Again potrebbe anche rivelarsi piacevole , altrimenti ritornate pure ai fondamentali. Julia Roberts e Audrey Hepburn vi aspettano.

Love Again. Regia di James C. Strouse con Priyanka Chopra, Sam Heughan, Céline Dion, Sofia Barclay, Russell Tovey e Lydia West, in uscita oggi nelle sale distribuito da Sony Pictures.

VOTO:

Due stelle

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