Sarà in scena al Teatro Quirino dal 6 al 18 Novembre Il fu Mattia Pascal, capolavoro di Luigi Pirandello, nel riadattamento di Daniele Pecci, che vestirà anche i panni del celebre personaggio pirandelliano.
«Una delle poche cose, anzi forse la sola ch’io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de’ miei amici o conoscenti dimostrava d’aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo: — Io mi chiamo Mattia Pascal. — Grazie, caro. Questo lo so. — E ti par poco?». Inizia così Il fu Mattia Pascal, il romanzo di Luigi Pirandello, una delle opere più rappresentative del ‘900 italiano, che sbarca ora al Teatro Quirino, dal 6 al 18 Novembre, per la regia di Guglielmo Ferro e con Daniele Pecci, che firma anche il riadattamento.
Note di regia
Tre personaggi: Mattia Pascal, Adriano Meis, il redivivo Mattia Pascal. La Morte dell’identità delle maschere nude. La rinascita attraverso qualcosa di nuovo: l’umorismo. La decomposizione della morte nella vita. La semplicità che serve la complessità è la scelta estetica e registica della messinscena del romanzo di Pirandello, così come per i tanti testi pirandelliani già realizzati. È la stessa lingua che lo impone. È la complessità filosofica che lo esige. È il profondo sentire che ritrovo in Pirandello ad avermi sempre consentito di esprimere le geometrie e i ritmi serrati che sono alla base del mio concetto di regia.
L’adozione di una recitazione lineare, l’essenzialità del messaggio drammaturgico in questo Il fu Mattia Pascal servono ad assegnare ai tre personaggi, tre punti di vista delle diverse vicende. È uno stare in equilibrio di Mattia sulla scena. I portali del baratro sono sempre in azione. Si aprono e si chiudono su ricordi, incubi, amori, malumori, famiglie, donne, città. Un’acrobazia della coscienza sull’incoscienza, della Morte sulla vita. Ed è in questi azzardi di Mattia che cadono gli altri personaggi: tutti traditi e traditori. Vittime e carnefici impastati. E allora Mattia è un codardo o è un eroe negativo? È Mattia Pascal e si tiene in bilico… con il rischio di cadere sempre giù. (Guglielmo Ferro).
Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, nel riadattamento di Daniele Pecci, è in scena presso il Teatro Quirino di Roma dal 6 al 18 Novembre, regia di Guglielmo Ferro. Con Daniele Pecci (Mattia Pascal), Rosario Coppolino (Don Eligio/Anselmo Paleari), Adriano Giraldi (Batta Malagna/Pantegada), Diana Höbel (La vedova Pescatore/la signorina Caporale), Marzia Postogna (Romilda Pescatore/Adriana Paleari), Giovanni Maria Briganti (Pomino/giovinetto al casinò), Vincenzo Volo (Terenzio Scipione), Maria Rosaria Carli (Pepita / La donna del casinò). Scene di Salvo Manciagli, costumi di Françoise Raybaud, musiche di Massimiliano Pace. Una produzione Arca Azzurra Teatro, La Contrada Teatro Stabile di Trieste, ABC Produzioni.
Per informazioni su orari e biglietti, vi rimandiamo al sito ufficiale del teatro.