Fino all’ultimo indizio, la recensione del thriller con Denzel Washington, Rami Malek e Jared Leto

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La recensione di Fino all’ultimo indizio, il thriller con Denzel Washington, Rami Malek e Jared Leto in cui il crimine diventa ossessione

Sulle tracce del serial killer

Los Angeles, 1990. Il vice sceriffo della contea di Kern Joe “Deke” Deacon (Denzel Washington) viene chiamato nel distretto della polizia di Los Angeles per raccogliere prove forensi relative a un recente omicidio. Deacon, un ex detective messo sotto pressione per andare in pensione dai suoi superiori del dipartimento, accompagna il nuovo detective capo Jimmy Baxter (Rami Malek) sulla scena di un nuovo omicidio ed è proprio lui a notare alcune somiglianze tra il modus operandi dell’omicidio con un vecchio caso: quello di un serial killer che non è stato in grado di trovare durante i suoi giorni da detective. L’instabile Albert Sparma (Jared Leto) sembra il sospettato numero, ma la ricerca dei più piccoli indizi porterà a verità difficili da accettare.

Un cast appariscente

Il trio di protagonisti possiede la sicurezza necessaria per farsi pienamente carico del proprio personaggio. Denzel Washington veste i panni di un ex detective carico di rimpianti e sensi di colpa, ai quali l’attore riesce a dare una fragilità decisamente umana. All’estremo opposto c’è Rami Malek, pieno di sé ma pronto a crollare non appena vengono intaccate le sue sicurezze. A completare il quadro si aggiunge il sociopatico Jared Leto, che regge su di sé il vero enigma della storia. Le prove porteranno a scagionarlo o a ritenerlo colpevole? La curiosità viene stuzzicata e l’ansia sale, mentre Sparma continua a fare e disfare tutto prendendo in giro a suo piacimento le forze dell’ordine.

Fino all'ultimo indizio - Rami Malek, Jared Leto e Denzel Washington
Fino all’ultimo indizio – Rami Malek, Jared Leto e Denzel Washington

Un percorso tortuoso

Prima della sua realizzazione, Fino all’ultimo indizio ha dovuto affrontare un percorso tortuoso. La prima stesura della sceneggiatura risale al 1993, quando a dirigerlo sarebbe dovuto essere Steven Spielberg. Il cineasta tuttavia decise di rifiutarlo, definendolo “troppo cupo”. Nel corso degli anni vennero contattati nomi del calibro di Clint Eastwood, Warren Beatty e Danny DeVito, ma senza alcun successo. Dopo 30 anni di stallo, John Lee Hancock ha deciso di dirigere questo thriller che lui stesso aveva sceneggiata anni prima, ponendo fine al lungo tira e molla. La sua scrittura poggia sul sospetto, sull’ossessione, e presenta un incedere lento che si sofferma su ogni piccolo dettaglio. Ai fini dell’indagine è lo stesso Deacon a spiegarne il motivo: “Sono sempre i dettagli a fare la differenza e a farti beccare”.

Quando il crimine diventa ossessione

L’ingrediente più interessante della storia consiste nell’incertezza che aleggia dall’inizio alla fine. I personaggi sembrano nascondere qualcosa – quello interpretato da Denzel Washington in primis – ma non è chiaro cosa ci sia sotto e ciò crea il giusto pathos. Azzeccato anche il cast, che riesce a coinvolgere nella spirale distruttiva di un’indagine destinata a mettere a dura prova anche i detective più esperti. Non solo. Le conseguenze portano via via strascichi più evidenti sulla vita e sulla psiche dei protagonisti, in un climax che porta inevitabilmente al colpo di scena finale. Tuttavia è proprio qui che viene a mancare qualcosa. Un quid, un dettaglio indelebile. La chiave di lettura sembra essere una sola: le conseguenze del crimine, quando questo diventa ossessione per i cosiddetti “buoni”. Ma lì, dove si poteva fare la differenza, non si riesce ad affondare il colpo e i contorni restano troppo rarefatti.

Fino all’ultimo indizio è disponibile in esclusiva digitale per il noleggio dal 5 marzo 2021 su Sky Primafila e Infinity, e per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple TV, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film&TV. Nel cast anche Chris Bauer, Judith Scott e Terry Kinney.

VOTO:
3 stelle e mezza

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