Fingernails – Una diagnosi d’amore, recensione RoFF2018: è possibile misurare la compatibilità dell’amore?

Fingernails - Una diagnosi d'amore - Jessie Buckley e Riz Ahmed
Fingernails - Una diagnosi d'amore - Jessie Buckley e Riz Ahmed

Dalla Festa del Cinema di Roma la nostra recensione di Fingernails – Una diagnosi d’amore diretto da Christos Nikou con Jessie Buckley e Luke Wilson: una storia d’amore poco convenzionale raccontata attraverso la statistica, ma con un cuore emotivo

Tre anni fa il greco Christos Nikou esordiva con Apples, una riflessione sul senso dell’identità e su suo rapporto con la tecnologia; oggi al posto dell’identità sceglie l’amore e il risultato è Fingernails – Una diagnosi d’amore, presentato nella sezione Grand Public della diciottesima Festa del Cinema di Roma. Come nella sua opera prima Nikou sceglie e scombina i registri, passando qui dal romantic drama alla distopia soft, cercando comunque di tenere a galla il cuore emotivo della storia. Tutto sommato ci riesce, grazie anche alle prove di Jessie Buckley, Riz Ahmed e Jeremy Allen White.

È solo un’unghia

Anna (Jessie Buckley) e Ryan (Jeremy Allen White) hanno trovato il vero amore grazie a una nuova e controversa tecnologia, attraverso la quale è possibile stabilire se si è o meno compatibili con il proprio partner grazie allo studio delle unghie. Ma Anna non ne è molto sicura, soprattutto quando viene assunta all’Istituto Love Test dal suo capo Duncan (Luke Wilson) dove incontra Amir (Riz Ahmed), un uomo che mette in discussione i suoi sentimenti per Ryan.

Fingernails - Una diagnosi d'amore - Jessie Buckley e Jeremy Allen White
Fingernails – Una diagnosi d’amore – Jessie Buckley e Jeremy Allen White

L’unità di misurazione

Una macchina che sembra quasi un microonde, all’interno un piattino con sopra appoggiate due unghie appena strappate, due clienti che aspettano in una saletta adiacente con un dito fasciato. Non sappiamo come mai la soluzione scelta dal regista Christos Nikou sia stata così violenta e sanguigna, ma la procedura raccontata in Fingernails – Una diagnosi d’amore (in cui appunto il titolo inglese si riferisce alle unghie delle dita della mano) ha anche una violenza molto più simbolica e sottile: decide, infatti, quali coppie sono compatibili e quali invece no. L’amore diventa cioè misurabile, quantificabile in un numero o meglio in una percentuale; 100% se la compatibilità è totale, 50% se solo uno dei due è innamorato e 0%.

Dopo la tecnologia utilizzata per recuperare l’identità persa a seguito di uno strano virus, in questo film è l’amore ad essere messo sotto la lente d’ingrandimento del cineasta greco e di nuovo è la tecnologia il mezzo attraverso il quale dare un senso alle emozioni, con cui raccontarle cercando di scioglierne la complessità. È quindi un algoritmo a decidere cosa è amore e cosa non lo è, una traccia digitale e matematica che però non ha nulla a che vedere con il cuore, la chimica dei sentimenti, il palpitio di due mani che si sfiorano e si incrociano. Ad un costo neanche troppo irrisorio il valore dell’amore è perciò messo in vendita, quantificato, razionalizzato.

Fingernails - Una diagnosi d'amore - Jessie Buckley
Fingernails – Una diagnosi d’amore – Jessie Buckley

Le relazioni

Anna e Ryan diventano perciò le cavie di questo esperimento amoroso, ed è la loro relazione che viene studiato, messo alla prova, analizzato in ogni piccolo particolare o movimento. Ma per far sì che questo studio resti dinamico e fruttifero è necessario portare un terzo elemento al triangolo, elemento che in Fingernails – Una diagnosi d’amore è rappresentato da Amir. Quest’ultimo rappresenta il grande what if mai direttamente esplicitato dalla sceneggiatura, la scheggia impazzita in grado di far vacillare le certezze emotive ma non la fredda logica dei numeri. Amir si insinua lentamente nella coppia, finché la relazione che si instaura tra lui e Anna comincia ad assumere toni ambigui.

Ed è qui che Nikou cerca di dare una scossa alla storia, poiché da questo punto in avanti tutte le azioni compiute da Anna verteranno sull’acquisire delle certezze in merito ai propri sentimenti, in barba ad ogni macchinario. Perché il buon Christos si affida alla tecnologia, sì, ma sono gli esseri umani quelli che poi gli interessano davvero. Il suo è un cinema che trasfigura l’algidità della matematica in temperatura emotiva, attraverso i baci appena accennati, il sesso che viene fatto intendere ma mai mostrato, il desiderio, i tumulti. Come già accadeva in Apples anche qui la techné è destinata ad essere soppiantata dall’umanità, dalle nostre decisioni, dalle nostre emozioni, dal pathos.

Fingernails - Una diagnosi d'amore - Luke Wilson
Fingernails – Una diagnosi d’amore – Luke Wilson

Eleganza formale

In tutto questo non si può negare come Fingernails – Un diagnosi d’amore restituisca un’eleganza formale e di sguardo nel raccontare l’amore che, forse, non si ritrovava nel cinema americano non più indipendente dai tempi di quel film seminale che fu Eternal Sunshine of the Spotless Mind o forse dall’Her di Spike Jonze. Certo, qui non si esce dalla sala devastati come con le due pellicole di cui sopra, perché purtroppo Nikou non trova mai del tutto la pasta di quello stesso sentimento che cerca di manifestare ed il lavoro sui personaggi resta sempre un po’ troppo in superficie, nonostante il trio di attori protagonista (e Luke Wilson) reciti benissimo in sottrazione.

Forse il film avrebbe dovuto smettere un po’ quel controllo e aprirsi di più alla grammatica del drama romantico; drama appunto, cioè in grado di far detonare quel conflitto creatosi qui purtroppo fin troppo gestito e depotenziato. Perché è un peccato ridurre una storia all’apparenza così forte e, per certi versi, così all’interno dello zeitgeist a quello che potrebbe apparire più come un ottimo esercizio di stile, che una vera necessità di racconto. Alla fine fanno molto più male e impressione le inquadrature delle unghie strappate dalle falangi che i cuori spezzati, le illusioni infrante, gli amori impossibili che non hanno più vita.

TITOLO Fingernails – Una diagnosi d’amore
REGIA Christos Nikou
ATTORI Jessie Buckley, Riz Ahmed, Jeremy Allen White, Luke Wilson, Christian Meer, Amanda Arcuri, Annie Murphy, Katy Breier, Clare McConnell, Nina Kiri
USCITA 3 novembre 2023
DISTRIBUZIONE Apple TV+

 

VOTO:

Tre stelle

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