Final Portrait racconta Giacometti e le sue Muse: la nuova clip

La nuova clip di Final Portrait: L’arte di essere amici, scritto e diretto da Stanley Tucci con Geoffrey Rush e Armie Hammer. Al cinema dall’8 febbraio.

Final Portrait è l’affascinante ritratto di un genio e la storia di un’amicizia tra due uomini profondamente diversi, eppure uniti da un atto creativo in costante evoluzione. Il film racconta anche le difficoltà del processo artistico – a tratti esaltante, a tratti esasperante e sconcertante – chiedendosi se il talento di un grande artista sia un dono o una maledizione.

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Una scena del film con Giacometti con la sua musa Caroline

Gli artisti e le muse

Alberto Giacometti come la maggior parte dei più grandi artisti ebbe le sue muse, donne incontrate nel corso della sua vita che ne hanno ispirato il lavoro. La sua prima musa fu sua moglie Annette, numerose sono infatti le opere che la ritraggono. Nonostante il matrimonio, Giacometti visitava frequentemente i bordelli parigini e fu così che incontrò Caroline, lui era già un artista ricco e famoso, lei invece aveva vent’anni. Giacometti fu letteralmente travolto dall’energia di Caroline, era divertente, bellissima e anche un po’ pericolosa, poiché frequentava l’ambiente della malavita, cosa che Giacometti adorava. La loro relazione durò fino alla fine della vita dell’artista, avvenuta nel 1966.

Altre muse divenute famose per aver in qualche modo influenzato la vita artistica e personale di molti artisti furono: Dora Maar una delle donne di Picasso e sua musa; Gala Éluard fu la moglie e la musa di Salvador Dalì, celebre è il quadro che la ritrae Leda Atomica; Andy Warhol fece di Edie Sedgwick prima e poi di Nico, cantante dei The Velvet Underground, delle vere icone degli anni ’60; Amedeo Modigliani visse profondamente il suo amore con Jeanne Hébuterne, che fu il suo principale soggetto artistico.

Troverete qui tutti gli articoli sul film Final Portrait: L’arte di essere amici.

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