Si conclude nella serata di domenica 9 settembre la seconda parte dei Creative Arts Emmy Awards, che ogni anno premiano le categorie tecniche e secondarie del prestigioso riconoscimento televisivo. Saturday Night Live trionfa con sette statuette, premi postumi per lo show di Anthony Bourdain. RuPaul verso la storia.
Creative Arts Emmy Awards 2018, seconda parte
Domenica 9 settembre si è conclusa anche la seconda serata dei Creative Arts Emmy Awards, i premi “tecnici” degli Emmy, che ogni anno sono assegnati alle categorie artistiche secondarie del prestigioso riconoscimento televisivo. Le sette statuette vinte sabato 8 settembre da Game of Thrones (Il trono di spade) sono state eguagliate dal Saturday Night Live, che trionfa in questa seconda parte dedicata soprattutto a reality e documentari. Cinque premi sono stati assegnati poi allo show postumo di Anthony Bourdain, Anthony Bourdain Parts Unknow, lo chef ed ex compagno di Asia Argento scomparso drammaticamente lo scorso 8 giugno. Si distingue anche Jesus Christ Superstar Live in Concert, revival televisivo del celebre musical, ultima regia di Craig Zadan, scomparso in agosto. Il miglior presentatore di un reality è però RuPaul Charles: il team di RuPaul’s Drag Race, che si è aggiudicato in tutto quattro premi durante la serata, potrebbe così fare la storia il 17 settembre e aggiudicarsi nello stesso anno anche l’Emmy come miglior reality competitivo.
La lista completa dei vincitori
Qui di seguito tutti i premi Creative Arts Emmy Awards consegnati domenica 9 settembre . Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo al sito della Television Academy. La cerimonia degli Emmy Awards si terrà invece il 17 settembre presso il Microsoft Theatre di Hollywood, Los Angeles.
Miglior sceneggiatura per un varietà: Last Week Tonight With John Oliver (HBO)
Miglior regia per un varietà: Saturday Night Live per la puntata con Donald Glover, diretta da Don Roy King (NBC)
Miglior illuminazione per un varietà: Saturday Night Live, per la puntata con Kevin Hart (NBC)
Miglior sceneggiatura per un programma non-fiction: Anthony Bourdain, per la puntata Southern Italy di Anthony Bourdain: Parts Unknown
Miglior montaggio video per un programma non-fiction: Hunter Gross, per la puntata Lagos di Anthony Bourdain: Parts Unknown
Miglior fotografia per un programma non-fiction: Ellen Kuras, Hugo van Lawick, per Jane (National Geographic)
Migliori costumi per un varietà, programma non-fiction o reality: Zaldy Goco, per la puntata 10s Across The Board di RuPaul’s Drag Race (VH1)
Miglior illuminazione per uno speciale varietà: Al Gurdon, Travis Hagenbuch, Ben Green, Kirk J. Miller, Eric Christian, per Jesus Christ Superstar Live in Concert (NBC)
Miglior montaggio video per un varietà: Ryan Barger, per il segmento Border Patrol di Last Week Tonight with John Oliver (HBO)
Miglior scenografia per uno speciale varietà: Jason Ardizzone-West, Melissa Shakun, per Jesus Christ Superstar Live in Concert
Miglior coreografia: Mandy Moore, per le esibizioni Brand New, To Make You Feel My Love in So You Think You Can Dance (FOX)
Miglior corto varietà: Carpool Karaoke: The Series
Miglior missaggio per un varietà o speciale: Jesus Christ Superstar Live In Concert (NBC)
Miglior direzione tecnica, operazioni di ripresa e controllo video per una miniserie, film o speciale: Jesus Christ Superstar Live In Concert (NBC)
Miglior speciale documentario o non-fiction: The Zen Diaries Of Garry Shandling (HBO)
Miglior regia per un documentario/programma non-fiction: Brett Morgen, per Jane (National Geographic)
Miglior documentario o programma non-fiction: Wild Wild Country (Netflix)
Meriti eccezionali nella produzione di documentari: Joslyn Barnes, Yance Ford, per Strong Island (Netflix)
Miglior reality strutturato: Queer Eye (Netflix)
Miglior reality non strutturato: United Shades Of America with W. Kamau Bell (CNN)
Miglior montaggio video per un reality non strutturato: Bryan Eber, per la puntata Sikhs In America di United Shades of America with W. Kamau Bell
Miglior montaggio video per un reality competitivo o strutturato: Thomas Scott Reuther, Joe DeShano, A.M. Peters, Ryan Taylor, Matthew D. Miller, Brian Ray, per la puntata Series Body of Work di Queer Eye
Miglior musiche e testi originali: Eli Brueggemann, per il brano Come Back Barack della puntata con Chance The Rapper del Saturday Night Live
Miglior narratore: Sir David Attenborough, per aver narrato la puntata One Ocean di Blue Planet II (BBC America)
Miglior supervisione musicale: Gregg Field, per Tony Bennett: The Library of Congress Gershwin Prize For Popular Song (PBS)
Miglior programma interattivo: Last Week Tonight With John Oliver (HBO)
Miglior realizzazione creativa nell’interattività multimediale per un programma non scritturato: CONAN Without Borders (TBS)
Miglior corto non-fiction: Anthony Bourdain: Explore Parts Unknown (CNN)
Miglior programma o speciale divulgativo: Anthony Bourdain: Parts Unknown (CNN)
Migliori acconciature per una serie multi-camera o speciale: RuPaul’s Drag Race per l’esisodio 10s Across The Board (VH1)
Miglior trucco per una serie multi-camera o speciale (non prostetico): Saturday Night Live, la puntata con ospite Tina Fey (NBC)
Miglior direzione tecnica, operazioni di ripresa e controllo video per una serie televisiva: Saturday Night Live, l’episodio con Donald Glover
Miglior montaggio audio per un programma non-fiction: Anthony Bourdain: Parts Unknown – Seattle
Miglior missaggio per un programma non-fiction: Anthony Bourdain: Parts Unknown – Lagos
Miglior speciale varietà (pre-registrato): Dave Chappelle: Equanimity (Netflix)
Miglior casting per un reality: Queer Eye (Netflix)
Miglior fotografia per un reality: Life Below Zero, Series Body Of Work (National Geographic – BBC Studios)
Miglior regia di un reality: Nick Murray per l’episodio 10s Across The Board di RuPaul’s Drag Race (VH1)
Miglior presentatore di un reality o reality competitivo: RuPaul Charles, RuPaul’s Drag Race (VH1)
Miglior speciale varietà in diretta: Jesus Christ Superstar Live In Concert (NBC)