Coronavirus, la Protezione Civile ha divulgato il numero aggiornato dei morti, dei nuovi contagi e dei guariti: il bollettino di Angelo Borrelli e del prof. Silvio Brusaferro. Dati alla mano, i pazienti deceduti hanno una media di oltre 80 anni.
Attraverso la consueta conferenza stampa condotta dal Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli ha parlato di Coronavirus fornendo i dati aggiornati con il numero dei morti, dei nuovi contagi e dei guariti. La giornata è stata caratterizzata da 181 dimessi guariti, per un totale di 1439. I decessi salgono invece di 250 unità, per un totale di 1266. Sono stati registrati 2116 nuovi contagi. In tutto si arriva a 14955 casi attivi (17600 in tutto). Di questi 6201 si trovano in isolamento domiciliare, 1328 sono in terapia intensiva e sub-intensiva (dato ancora stabile al 10%) mentre i restanti sono ricoverati con dei sintomi.
Nel corso della conferenza stampa (in basso il video integrale), il prof. Brusaferro ha fornito una dettagliata analisi dei tassi di mortalità: i pazienti deceduti hanno una media di oltre 80 anni, sono prevalentemente uomini (solo il 25.8% è rappresentato da donne). Le fasce d’età maggiormente colpite sono quelle over 70 anni, con un picco di letalità (ovvero di morti tra gli ammalati) appunto tra gli 80 e gli 89 anni. Nella maggioranza dei casi la morte sopraggiunge in pazienti portatori di 2 o più patologie croniche. Solo 2 persone, tra gli oltre 1200 deceduti, non avevano ulteriori patologie a carico sebbene le loro cartelle cliniche siano ancora da analizzare.
I malati che si trovano in terapia intensiva e decedono è più bassa, mentre i sintomi più comuni sono dispnea (ovvero l’affanno, la cosiddetta “fame d’aria”) e febbre. Tra i soggetti di età inferiore ai 40 anni si può contare un paziente di 39 anni affetto da patologia neoplastica, deceduto in ospedale, e un altro di 39 anni deceduto sempre in ospedale ma affetto da diabete e obesità già prima di contrarre l’infezione. Ovviamente i dati sono in progress ma restano validi per mostrare più nel dettaglio la stratificazione della mortalità causata dal Covid-19.
Per quanto riguarda il farmaco contro l’artrosi che sembra aver dato buoni esiti anche nei confronti del Coronavirus, il trial prosegue. La sperimentazione segue la plausibilità di alcuni parametri: ci si chiede se i principi attivi possano essere utilizzati per altre patologie e l’Aifa si sta muovendo proprio in questa direzione. Il prof. Brusaferro ha poi ribadito l’importanza di donare il sangue e ha ringraziato la Croce Rossa cinese per quanto sta facendo per contribuire alla risoluzione di questa crisi mondiale.