La conferenza de Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, secondo film italiano in concorso a Cannes 2023: con lui erano presenti le tre sceneggiatrici, i produttori, Margherita Buy e Barbora Bobulova
In Italia è giù uscito da un mese e noi ve lo abbiamo raccontato qui, ma ora Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti ha fatto il suo debutto al Festival di Cannes come secondo film italiano in concorso. Tanti applausi durante la proiezione di ieri sera al Théatre Lumière e un’accoglienza calorosa anche durante la conferenza di oggi, con Margherita Buy e Barbora Bobulova in rappresentanza del cast del film, le sceneggiatrici Valia Santella, Francesca Marciano e Federica Pontremoli e il produttore Domenico Procacci. Come spesso avviene nelle conferenze è stato il regista il più bersagliato dalle domande, e Moretti ha per una volta abbandonato la sua proverbiale reticenza nel parlare a lungo aprendosi ai giornalisti in sala, a partire dalla genesi de Il sol dell’avvenire. “Diversi anni fa con le mie sceneggiatrici avevamo provato a scrivere un film ambientato per intero nel 1956, ma non è uscito fuori nulla che ci piacesse. L’abbiamo quindi abbandonato e nel frattempo ho girato Tre piani, ma poi ho richiamato le sceneggiatrici e ho detto loro di voler ancora girare un film ambientato nel ’56, però assieme alle speranze, gli amori, i desideri del regista di questo film nel film che è Giovanni e che vive nel presente. Poi, ad un certo punto, è arrivata l’idea di fare un film sul Nuotatore di John Cheever e mano a mano questo film è diventato anche un film in cui ho voluto inserire delle parti cantate quasi come fosse un musical. Durante la fase della sceneggiatura non ci dividiamo i blocchi del film, lavoriamo assieme e riscriviamo continuamente i dialoghi per capire se sono ben scritti, se suonano bene e quindi poi li recitiamo a voce alta. Io non credo nel fatto che il primo take sia il migliore, a differenza di tanti giovani registi, io progredisco lentamente nel mio lavoro per avere il tono giusto nei dialoghi e nelle scene. È una delle fasi del lavoro che vivo con maggiore intensità quella della scrittura, assieme a quella della recitazione.”

L’incontro con Nanni Moretti è stato anche un buon modo per fare un breve excursus sulla sua carriera. “Sin dai primissimi cortometraggi che giravo in super 8, ormai cinquant’anni fa e più, io ho sempre parlato del mondo che mi è familiare, della mia generazione, del mio ambiente e dei luoghi da cui provengo, cercando di rendere il tutto vero ma anche ironico allo stesso tempo.” Ad un certo punto qualcuno in sala chiede se Scorsese avesse visto il suo film e, in caso affermativo, quale fosse stato il suo feedback. “No, Scorsese non mi ha dato nessun feedback sul mio film. E adesso come ne usciamo? Non credo che Scorsese abbia visto il mio film, l’avevo cercato ma probabilmente mi avevano dato la mail sbagliata.” ha ironizzato Moretti. E a proposito delle sue dichiarazioni rilasciate due anni fa nei confronti dei giurati di Cannes, Moretti si difende così. “Non trovo eleganti le domande sulla giuria, ma il mio lavoro di spettatore influenza il mio lavoro da regista. La mia esperienza di spettatore invece non influenza la mia persona; sono un regista, un attore, un produttore e un esercente ma sono anche uno spettatore, e da spettatore ho notato una certa inconsapevolezza degli sceneggiatori e dei registi nel dipingere la violenza al cinema. Non parlo dei film che sono specificamente sulla violenza però. Per esempio ho visto quest’anno Holy Spider e mi è piaciuto molto perché non era estetica della violenza pura.” E poi ancora la questione Netflix, già preso di mira in una esilarante scena de Il sol dell’avvenire. “Se la mia scena su Netflix fosse un modo per prendermi gioco di Netflix e delle piattaforme? Voi cosa ne dite? Io non prendo di mira solo Netflix ma tutte le piattaforme, a me dispiace che in tanti sceneggiatori e registi si siano consegnati alle piattaforme e invece bisognerebbe continuare ad investire economicamente, psicologicamente ed emotivamente sul cinema. Questo è quello che vivo, non è solo quello che penso. Non penso ad un ragazzo in Pennsylvania che guarda un film sul cellulare, penso invece agli spettatori che vengono al cinema in sala per condividere l’esperienza cinematografica.”

Poco chiamate in causa Barbora Bobulova e Margherita Buy, che però ci tengono a rimarcare quanto sia stata bella l’esperienza sul set con Moretti. ” Io sono la nuova arrivata in questa famiglia morettiana, quindi non sapevo cosa aspettarmi sul set. Mi era stato detto molto di lui, avevo sentito di tutto su di lui, ma sono rimasta estremamente sorpresa e abbagliata dal modo in cui lavora. Nanni è molto intenso, mette gli attori al primo posto, per me è stata un’esperienza meravigliosa che non dimenticherò. È una persona incredibilmente umana, oltre ad essere un grande professionista.” ha dichiarato la Bobulova, mentre Margherita Buy annuisce. “Sono d’accordo, Nanni è preciso, perfetto ma anche molto umano, ti senti così sicura da attrice nel lavorare con lui. Lui difende i personaggi, difende le parole del film e questo ti rende incredibilmente sicura e al sicuro.” Infine c’è tempo per un’ultima considerazione di Nanni Moretti sull’attualità e su come quest’ultima abbia inevitabilmente influenzato Il sol dell’avvenire. “Noi la sceneggiatura l’abbiamo scritta prima dell’invasione russa, poi quest’invasione è avvenuta mentre stavamo per cominciare a girare e perciò nel momento in cui si vedono i carri armati ungheresi la memoria può riportare a quello che succedendo in Ucraina. Mi è già capitato in passato di anticipare il presente, però tutto immaginavo tranne che potesse diventare un argomento così caldo di attualità. Il film racconta una storia che nessuno conosce ma che a me interessa molto, però il finale del film è positivo perché vuole dare un’idea di speranza e di pace. C’è davvero bisogno di utopia, il percorso è quello che conta e non bisogna mai considerarlo concluso.”
Il sol dell’avvenire è diretto da Nanni Moretti e interpretato da Silvio Orlando, Margherita Buy, Barbora Bobulova, Mathieu Amalric e Nanni Moretti. È uscito in sala il 25 aprile distribuito da 01 Distribution.