The Marvels, recensione: questa volta serviranno 3 “Captain Marvel” per salvare l’universo

The Marvels - Iman Vellani, Brie Larson e Teyonah Parris
The Marvels - Iman Vellani, Brie Larson e Teyonah Parris

La nostra recensione dell’atteso The Marvels, terzo film della fase 5 dell’universo cinematografico Marvel con Brie Larson, Samuel L. Jackson, Teyonah Parris e Iman Vellani: il MCU raggiunge il suo nadir con un film confuso e straniante, in cui purtroppo non funziona quasi nulla

Ci eravamo lasciati, almeno dal punto di vista cinematografico, con il bell’addio di James Gunn ai suoi Guardiani della Galassia. In mezzo ci sono stati un doppio sciopero epocale che ha paralizzato Hollywood, i guai con Jonathan Majors accusato di molestie e aggressioni, i ritardi e i costi lievitati e il flop di Quantumania e di parte delle produzioni televisive. Non un anno facile quindi per i Marvel Studios, ma la casa delle idee non si è tirata indietro e ha deciso di rilanciare con  The Marvels, sequel sia del primo capitolo che della serie Ms. Marvel, diretto da Nia DaCosta con Brie Larson, Samuel L. Jackson, Teyonah Parris e Iman Vellani. Come sarà andata? Male, decisamente male.

Non una, ma tre supereroine

Carol Danvers (Brie Larson) ha recuperato la propria identità dai tirannici Kree e si è vendicata della Suprema Intelligenza ma, a causa di conseguenze impreviste, Carol deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri s’intrecciano con quelli della sua super fan Kamala Khan (Iman Vellani) e con quelli della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau (Teyonah Parris). Questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo dalla guerriera Kree Dar-Benn (Zawe Ashton), assieme al fidato capo dello SHIELD Nick Fury (Samuel L. Jackson).

The Marvels - Zawe Ashton
The Marvels – Zawe Ashton

La confusione regna sovrana

Quando si arriva ad un tale livello produttivo, soprattutto come in questo caso con una pellicola costata oltre 250 milioni di dollari, la prima cosa che si chiede è un certo grado di chiarezza nella messa in scena, nei raccordi di montaggio, nella gestione del minutaggio e di tutti gli elementi base di grammatica cinematografica. A maggior ragione se si tratta di un film come The Marvels, chiamato a dare la spinta definitiva alla fase 5 dopo un mediocre inizio e un film – quello di Gunn- che per quanto bello non avrà un impatto così forte sulla continuità narrativa del MCU. Ecco perché tutte le speranze erano rivolte in Carol Danvers e nel suo team al femminile, ma qualcosa non ha evidentemente funzionato.

Perché questo secondo capitolo dedicato all’eroina dagli immensi poteri è un gigantesco calderone di idee più o meno interessanti che vengono solo abbozzate, gettate nel mucchio e triturate senza pietà. Non aiuta certamente un montaggio che in alcuni momenti (soprattutto del primo atto) procede per tagli improvvisi, raccordi completamente sballati e la creazione di un pacing tanto indiavolato quanto incomprensibile. Sembra quasi che, nel tentativo di risolvere la vicenda in poco più di 90 minuti di durata, la DaCosta si sia dimenticata di dare un certo grado di respiro alle singole scene, senza parlare dei personaggi tagliati col machete e delle svolte di trama raffazzonate alla bell’e meglio.

The Marvels - Samuel L. Jackson
The Marvels – Samuel L. Jackson

Manca praticamente tutto (o quasi)

La produzione di The Marvels, va detto, è stata funestata da tutta una serie di eventi sfavorevoli che probabilmente hanno modificato il progetto iniziale, e costretto Nia DaCosta e il resto del team creativo a rimaneggiare tante idee diverse in un racconto che potesse portare avanti l’arco narrativo di tutto il macroverso marvelliano e allo stesso tempo avere senso compiuto come film a sé stante. Spiace però constatare come questo sforzo non abbia alla fine ripagato, perché a questo ennesimo capitolo della casa delle idee manca praticamente tutto (o quasi) per definirsi anche lontanamente riuscito. A partire dalla cifra stilistica di molto cinema della Marvel, il tono divertente e scanzonato.

Si ride poco in The Marvels, eccetto per un paio di sequenze anche piuttosto inventive che coinvolgono i fenomenali gatti mostro, ma soprattutto manca una vera e chiara posta in gioco perché manca un antagonista degno di questo nome. Dar-Benn è infatti un prototipo vetusto e privo di mordente di villain mosso dalla vendetta, le cui motivazioni e le cui azioni non posseggono coerenza interna, e inoltre le stesse tre protagoniste sono costrette a sottostare ad un’evoluzione banale e anche un po’ forzata dei propri archi di caratterizzazione. Posto che l’unica del trio vagamente interessante è la Ms. Marvel di una brava Ivan Vellani, ci si chiede a che pro utilizzarle in questo modo così sciatto.

The Marvels - Brie Larson
The Marvels – Brie Larson

Un cinecomic del passato

Ciò che rimane di The Marvels è un’operazione affrettata e affettata in cui scrittura, montaggio e effetti visivi sono molto al di sotto dello standard odierno dei cinecomic migliori e in cui l’intera costruzione del mondo narrativo sembra uscita dal passato del genere. La stessa concezione basata sull’accumulo di storie precedenti che dovrebbero condurre a quest’ultima diventa allora un boomerang, perché di fatto rischia di penalizzare gran parte del pubblico che non è rimasto dietro a tutte le uscite seriali e quindi di allontanarlo a priori da ciò che vedrà. Per questo sarebbe stato necessario un lavoro di maggior chiarezza espositiva, mentre qui è il caos a regnare sovrano.

Qui siamo a livelli peggiori anche di un Quantumania, perché almeno lì si era cercato un certo tipo di gravitas che qui invece manca proprio, come manca il fattore emotivo e drammaturgico che dovrebbe farci appassionare alla sorte degli eroi che si sacrificano per noi (sullo schermo). Persino la proverbiale scena post-credits a questo giro appare troppo furba e piaciona, segno che alla Marvel non sanno più dove andare a pescare idee e suggestioni per dare profondità, senso dell’epica e coerenza ad un universo che si sta sempre più sgretolando. Perché le piccole crepe che già si intravedevano nelle primissime fasi ora sono diventate voragini, e forse non c’è Captain Marvel che possa porvi rimedio.

TITOLO The Marvels
REGIA Nia DaCosta
ATTORI Brie Larson, Samuel L. Jackson, Teyonah Parris, Iman Vellani, Zawe Ashton
USCITA 8 novembre 2023
DISTRIBUZIONE Walt Disney Pictures Italia

 

VOTO:

Due stelle

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome